Diciannove

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I giorni a seguire erano stati estenuanti per ognuna delle ragazze: gli allenamenti si erano intensificati notevolmente, oltre ad essere diventati anche fisici, e le sedute dallo psicologo non avevano fatto altro che aumentare il peso sulle loro spalle.

Le lezioni, anziché durare poche ore, erano diventate più lunghe di una giornata lavorativa e lasciavano a malapena il tempo alle giovani di nutrirsi in modo adeguato durante le pause.

Erano sempre stanche, talmente tanto che non si erano più presentate in salotto per guardare gli episodi settimanali, ovvero la sola attività che amavano fare tutte insieme.

Katarina era l'unica a tenerci al punto da aver combattuto la stanchezza e aver trascinato ognuna delle sue coetanee sui divani "adesso ce ne stiamo qui a guardare qualche anime e non accetto alcuna lamentela. Chi proverà a contrastarmi assaggerà il fondo di una padella mista ad una scarica elettrica"

A guardarla senza emozione era stata Mina, troppo stanca persino per dimostrare di esserlo "comprendo il tuo punto di vista e lo rispetto, ma è l'ora della nanna e non puoi toglierci il poco tempo che abbiamo per riposare"

"Un'ora in meno non ucciderà nessuna di noi, ma vi assicuro che rinunciare ad ogni singola cosa che ci fa stare bene sarà molto peggio di una dormita più breve del solito"

"Dove la prendi tutta questa voglia di fare?" Sana, assieme alla sua ragazza, aveva perdonato, anche se a fatica, coloro che le avevano soggiogate, però non poteva fare a meno di mettersi fisicamente in mezzo per non farle avvicinare.

La posseditrice del Lampo era alle prese col televisore "non lo so nemmeno io, però il bisogno di interagire con voi si è fatto troppo forte. Mi sembra anche di essere di nuovo single perché, parliamoci chiaro, ormai riesco a stare con Jeong solo quando dormiamo insieme"

Sua sorella si era trattenuta dal ridacchiare "il sesso ti manca così tanto?"

"Non è quello il problema, è la mancanza di dialogo ad esserlo" sembrava molto più calma del solito "vorrei far tornare le cose come prima, per quanto possibile"

Jeongyeon la stava guardando con orgoglio e il luccichio nei suoi occhi era la prova dell'amore che le teneva legate "mi hai convinta, io resto"

Anche Dahyun, al sicuro nell'abbraccio della sua compagna di stanza, si era mostrata favorevole. Lo era stata al punto da aver convinto tutte le altre come un effetto domino.

Dopo aver spento la luce era calato il silenzio più assoluto ed era stato in quel momento che Momo aveva deciso di infilare le dita sotto uno dei guanti che tanto detestava, ignorando ogni protesta "mi manca sentirmi toccare da te, concedimi almeno di prenderti la mano"

Quel sussurro era stato come un'arma letale per Jihyo, la quale si era sentita impotente e fin troppo accaldata. Nonostante ciò era riuscita a non surriscaldarsi troppo, generando soltanto del calore piacevole a contrastare il freddo nella stanza.

Un'altra coppia che si stava coccolando in gran segreto era quella formata da coloro che possedevano degli elementi strettamente collegati e, per la prima volta da quando si erano messe insieme, era stata Katarina ad andare alla ricerca di un po' di affetto che non avesse secondi fini.

Chaeyoung, vedendo com'era la situazione, aveva mosso la mano per cercare quella della sua ragazza, andando a toccare qualcosa che, ne era certa, era tutto fuorché ciò che aveva desiderato.

Mina le aveva rivolto un'occhiata inizialmente truce, la quale si era trasformata in breve tempo in una maliziosa "vuoi fare le porcherie come nelle storielle che leggi sul cellulare?" gliel'aveva detto all'orecchio, trattenendosi dal ridere "guarda che queste ci beccano, non sono mica stupide"

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