Ventiquattro

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Il bagno sembrava essere molto più freddo del solito, oltre che stranamente più stretto, e l'agitazione di Nayeon aveva raggiunto dei livelli impensabili "quindi.. Come te la passi?"

"Ci vediamo ogni giorno, dovresti saperlo già" si era messa a sedere sul bordo della vasca, guardando le mattonelle sul pavimento per tenersi impegnata. Era alla ricerca di possibili crepe.

"È vero, ma l'apparenza può ingannare. Sembri stare bene, eppure sento che c'è qualcosa che non dici ed è sbagliato tenersi tutto dentro fino a farsi logorare"

"Apprezzo molto la tua premura, ma sono soltanto stanca a causa di tutti gli allenamenti che facciamo ultimamente" le aveva rivolto un sorriso di circostanza "tu invece?"

"Cosa?" sembrava sinceramente confusa.

Gli angoli della bocca di Tzuyu si erano curvati leggermente verso l'alto per circa un secondo, ma li aveva rimessi subito a posto "ti sto rigirando la domanda"

La bionda era arrossita per la milionesima volta da quando aveva capito di avere una cotta per la sua ex complice "oh.. Sto bene. Credo"

L'improvviso calo di umore aveva fatto preoccupare la posseditrice del Caos "so che non siamo chissà quanto amiche e che probabilmente preferiresti parlarne con Jihyo, ma se ti va di sfogarti sono disponibile. Dopotutto abbiamo ancora otto minuti da passare qui dentro e dobbiamo pur fare qualcosa"

Vedere l'espressione ferita della sua coetanea le aveva fatto capire di essersi espressa nel modo peggiore possibile, ma era troppo tardi per tirarsi indietro e si era preparata a qualsiasi tipo di reazione negativa.

"Giusto, per un attimo avevo quasi creduto che ti interessasse davvero sapere come sto. Sono proprio una stupida, illusa e ci aggiungo anche imbecille" si era portata una mano al viso, inumidendola della stessa acqua del mare per potersi calmare col suo odore salato "possiamo stare in silenzio a pensare ai fatti nostri, non devi parlarmi per forza"

"Nay, ho sbagliato a formulare la frase e mi dispiace per averti dato un'impressione sbagliata. Mi importa davvero di te" si era alzata per prenderle il polso, in modo tale da poterla guardare negli occhi "ti chiedo scusa, non volevo ferirti col mio pessimo modo di parlare"

Anche se era arrabbiata sapeva di non dover rispondere senza riflettere e, prima di farlo, si era concentrata sul proprio battito cardiaco, il quale era parecchio accelerato "sto bene, grazie alla pietra mi sento molto più forte e la mia mente non è più offuscata. Ti ringrazio per averlo chiesto e spero sia lo stesso per te" si era liberata dalla sua presa, evitando di farlo in un modo brusco per non farla sentire in colpa.

"Perché mi stai dicendo tutte queste bugie?"

"Per lo stesso motivo che ti ha spinta a fingere di non aver notato il mio interesse per te. È vero che ho i capelli biondi, ma non sono così stupida da non averlo notato"

"Cosa c'entra il tuo essere bionda?" a quel punto era veramente confusa, tanto da aver inclinato la testa da un lato.

"Hai presente quello che si dice in giro? Che le bionde sono tutte stupide?" la stava guardando con insistenza, rendendosi conto della confusione nei suoi occhi "ma dove hai vissuto fin'ora? Sotto una roccia come Patrick?"

Tzuyu si stava grattando la testa "chi sarebbe questo Patrick?"

La posseditrice dell'Acqua aveva battuto le palpebre svariate volte, poi si era allontanata per rivolgere le braccia al cielo "non conosce nemmeno Spongebob, uno dei pilastri dell'infanzia di molti e cartone talmente iconico da non poter essere dimenticato; non ce la posso fare"

Il sorriso appena accennato della più alta si era ampliato mentre stava guardando la sua coetanea, la quale si era lasciata trascinare in un mare di insulti velati, e si era persa talmente tanto da non aver notato lo scadere del tempo.

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