Capitolo 4

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Era passato un mese dall'arrivo di Louis. E contro ogni aspettative, e ogni avvertimento da parte del padre di quest'ultimo. Louis era stato tranquillo. Indifferente certo, ma era tranquillo. Non aveva creato problemi, non si era mai opposto ogni qual volta i ragazzi lo coinvolgevano in qualcosa. Aveva legato tantissimo con Zayn, passava quasi tutte le giornate con lui. Aveva anche legato un po' con Harry, quando nessuno dei due aveva le lezioni andavano in giro. Ed ora erano tutti stravaccati sul divano della casa della confraternita a riposarsi. Louis era accoccolato sulla poltrona con le gambe penzolanti dal bracciolo, un libro sulle gambe e leggeva in tutta tranquillità. Liam era seduto a gambe incrociate sul tappeto a smanettare con il PC, Zayn fumava una sigaretta aspettando l'ora per andare a lavoro, Harry era in cucina e Niall sonnecchiava sul divano. La porta della casa si aprì, un rumore di passi farsi sempre più vicino accompagnati da delle risatine da civette. Quando le ragazze più Taylor fecero il loro ingresso,l'intero salotto cadde in un silenzio assordante. L'aria era tesa. Louis alzò lo sguardo dal libro e fissò le tre ragazze. Le prime due sapeva chi erano ma quella bionda no. Fu proprio la bionda a rompere il silenzio.

«Chi è quel bambino?» disse Taylor acida.

«Non iniziare. Non è un bambino», alzò gli occhi al cielo Zayn . «Harry è in cucina và!»

Ma Taylor ignorò totalmente Zayn e si concentrò su Louis. Quando ad un tratto sembrò capire chi era parlò di nuovo;

«Ah, tu sei il muto. Harry mi ha parlato di te, ha detto che sei un peso» disse sorridendo soddisfatta di aver appena detto le parole del riccio.

Ma Louis era indifferente a quelle parole, nonostante avesse legato con Harry. Per tutta risposta scrollo le spalle e si riconcentro sul libro. Niall era soddisfatto della reazione che aveva avuto suo cugino. Quindi si girò verso Taylor con ghigno divertito e con la mano gli fece segno di andare a raggiungere Harry in cucina. Di sicuro, dopo il riccio avrebbe avuto una bella ramanzina da parte sua, se le parole di Taylor erano vere.

Ma la bionda non era soddisfatta ancora abbastanza perché si appoggiò alla porta e parlo di nuovo;

«So anche che sei un piccolo bastardino e che tuo padre si è liberato di te spedendot...»

Non riuscì neanche a finire la sua frase che Louis saltò dalla poltrona, e con una mossa veloce gli diede un pugno in pieno viso. La stanza si era riempita di un coro di ''Oohh''. Taylor cadde a terra, il suo naso prese a sanguinare ma Louis non sembrò soddisfatto perchè si avvicinò di nuovo alla bionda. I ragazzi non ebbero il tempo di afferrarlo che lui pianto un calcio nel petto della ragazza. Liam che era quello più forte prese Louis di peso e lo spostò. Dalla cucina un Harry confuso uscì con un bicchiere in mano, che cadde a terra in mille pezzi nel minuto seguente.

«Che cazz....» riuscì a dire Harry, prima che un Liam con un Louis furioso tra le braccia gli passarono accanto entrando in cucina.

Harry non badò a Taylor che piagnucolava a terra con i vestiti sporchi di sangue. Non badò all'occhiataccia di Zayn e Niall. Si girò semplicemente e andò in cucina da Liam e Louis.

«Louis calmati,non ne vale la pena».

Liam cercava di calmare il ragazzo, che nonostante fosse piccolo, molto più piccolo di lui , aveva una forza inaudita. Ma tutti sapevano che se c'era qualcuno che potesse calmare Louis in quel momento era solo lui. Così mise le mani sulle spalle del ragazzo e lo fece sedere, gli riempi un bicchiere d'acqua e glielo diede. Louis era con i gomiti sul tavolo, le mani nei capelli e faceva avanti e indietro con la schiena. Era come se stesse cercando di calmarsi. Harry era spiazzato e non aveva capito un cazzo di tutto quello che era successo. Sentì la porta dietro di lui aprirsi e un Niall infuriato entrare.

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant