Capitolo 10

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Erano tutti entusiasti per la festa. Avevano messo sotto sopra il salotto. I divani erano stati spostati sotto la finestra in modo da lasciar il salotto libero per ballare, ai lati della stanza c'erano tavoli pieni di qualsiasi alcolici, cibo e tanti bicchieri. Niall era un po' agitato per la serata. Era preoccupato un po' per Louis. Sapeva che suo cugino non amava stare tra le persone e tanto meno le feste. Ma oggi era di buon umore e stava aiutando i ragazzi a preparare tutto. Il biondo guardava dallo stipite della porta suo cugino seduto sul divano, mentre questo veniva spostato da Liam e Luke. Louis se la rideva mentre i ragazzi brontolavano. Zayn era in cucina a riempire le ultime ciotole con qualsiasi tipo di patatine. Harry entrò in quel momento con altra roba.
Niall aveva notato che il riccio in quest'ultimi giorni era po' distratto e soprattutto guardava sempre Louis. Per questo ora si stava avvicinando a lui, con la scusa di aiutarlo per parlare di cosa avesse. Approfittando soprattutto ora che Louis ero con Liam e stava ridendo per qualcosa che quest'ultimo aveva detto.

«Ti aiuto,dammi» disse sorridendo.

«Grazie, Nì».

Harry passò alcune buste a Niall e si avviarono in cucina. Zayn uscì con alcune ciotole e i due ragazzi ne riempirono altrettante. Nessuno dei due proferì parola. Harry troppo occupato a pensare al da farsi per quella sera. Niall a pensare a come in tavolare la conversazione.

«In questi giorni sei distratto. Qualcosa non va?» chiese con tono innocente.

«Oh,nulla» rispose in fretta Harry.

«Sicuro? È successo qualcosa con Louis?» chiese Niall smettendo di fare quello che stava facendo per guardare il riccio.

Harry si irrigidì all'istante e questo non passò inosservato a Niall.

«No» disse semplicemente.

Harry stava andando in iperventilazione. Perché mai Niall gli stesse facendo quella domanda? Forse Liam aveva parlato. Ma si diede dello stupido il secondo dopo, Liam non lo farebbe mai fatto. Guardò Niall e gli sorrise e si avviò alla porta per chiudere la conversazione.

«Io non lo so cosa è successo» disse Niall prima che Harry uscisse dalla cucina. «Solo Harry. Louis non è per te, non è come la maggior parte delle persone che ti porti a letto. Quindi non vorrei avere spiacevoli sorprese» chiarì il biondo.

Harry strinse i pugni ai lati del suo corpo, sospirò e si girò verso il suo amico con un finto sorriso. «Non ne avrai» sputò fuori le parole ed uscì.

___

La casa era piena, c'erano persone ovunque. Il centro del salotto che fungeva da sala da ballo era pieno di corpi sudati che si muovevano a ritmo di musica. Dopo che Niall aveva ripetuto svariate volte a Louis di non accettare drink dagli altri e di non prendere le bottiglie già aperte da nessuno, si era rilassato. Ed ora, era al centro della sala con una ragazza avvinghiata al collo che si strusciavano senza dignità. Louis storse la bocca a quella scena. Spostò lo sguardo e vide Liam e Luke intenti a parlare con un gruppo di ragazzi. Zayn era nella parte della casa riservata alle canne, stravaccato su una sedia a rollava una canna,mentre una pendeva dalle sue labbra. Mona e Luce erano al centro della sala, mezze nude a strusciarsi tra di loro in modo da catturare l'attenzione di tutti. Ma Louis cercava un'altra persona, che era scomparsa all'inizio della serata. I suoi occhi vagarono ancora un po' nella grande stanze, ma la testa riccioluta di Harry non si vedeva. Forse si era già accampato in qualche stanza con qualcuno. Solo l'idea di Harry che scopava con qualcuno gli faceva rivoltare lo stomaco. Ma era giusto che Harry si desse a qualcuno che non era lui. Lui l'aveva ignorato. Decise che aveva bisogno di bere di più, voleva divertirsi. Per una sera lasciarsi andare, sballarsi come non faceva d'anni e dimenticare tutto. In cucina la situazione non cambiava rispetto al salotto,anche quella era piena di persone. Si fece spazio nella stanza per arrivare agli alcolici ancora chiusi. Prese una bottiglia di vodka l'apri, non prese neanche un bicchiere, prese un lungo sorso dalla bottiglia e per poi sospirare soddisfatto. Con la bottiglia stretta tra le mani ritornò in salotto.

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Where stories live. Discover now