Capitolo 16

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Harry si lasciò andare in quelle coperte che profumavano di buono, di casa. I suoi sogni,però, vennero interrotti da qualcuno che iniziò a saltellare sul suo letto. Mugugnò qualche protesta e in cambiò ricevette una risatina, ormai a lui molto familiare.

Louis dopo che Harry si era chiuso in camera si era dato una sistemata. Aveva fatto una passeggiata nel bosco lì vicino proprio come quando era piccolo. Al rientro in casa gli altri dormivano ancora, così era andato da Mrs Jonas che lo aveva coccolato e lo aveva aggiornato su gli ultimi accaduti. Suo padre fece la sua comparsa, lo abbracciò e come da copione gli chiedeva di andarsi a cambiare e andò via. Beh, nulla era cambiato pensò Louis. Era così assurdo che per suo padre, lui fosse solo un oggetto d'esposizione. Dopo aver esaudito le richieste di suo padre, era stanco di aspettare. Così andò a svegliare Harry.

Il riccio allungò un braccio per prendere Louis, ma lo mancava ogni volta. Sbuffò ed apri finalmente gli occhi. Vide Louis saltellare sul letto proprio come fa un bambino. Fece un ultimo salto prima di atterrare sulle ginocchia e andare a coccolarsi vicino ad Harry , che subito lo accolse con un sorriso. Il riccio strofinò il naso sui suoi capelli , respirando il suo profumo. Le sue braccia avvolgevano il corpo del più piccolo che gli stava lasciando piccoli baci sul collo.

«Ma cosa indossi?» chiese ad un tratto, notando l'abbigliamento poco conosciuto per lui.

Louis aveva dovuto indossare una camicia blu, pantaloni chino del medesimo colore e le sue bretelle. Per suo padre era importante che lui fosse sempre vestito per bene, e che non indossasse vestiti che tutti i ragazzi della sua età sfoggiavano.

Il più piccolo si strinse semplicemente nelle spalle e fece una delle sue facce indifferenti. Poi una domanda balenò nella testa di Harry.

«Anche Niall è vestito così?» chiese. Louis annuì. «Anche io devo vestirmi così?» chiese ancora. Louis lo guardò corrucciato e scosse la testa,mentre Harry tirò un sospiro di sollievo.

In quel momento Harry era curioso di sapere a cosa fosse dovuto quel cambio di abbigliamento. Forse in casa Tomlinson dovevano vestirsi in un certo modo. Fremeva dalla voglia di sapere, ma in quel momento i baci soffici e delicati del più piccolo sul suo collo, lo stava leggermente distraendo.

«L-Louis» balbettò Harry,cercando di allontanarlo da sé. «No che non mi piace questa cosa. Ma Niall può entrare in qualsiasi momento» disse.

Dovevano ancora star attenti a Niall. Nessuno dei due voleva rovinare il rapporto che avevano con il biondo, quindi si limitavano alle occhiatine allusive, hai sorrisi di nascosto, tutto questo finché Niall non venisse a conoscenza di quella situazione. Ricevette uno sbuffò dal più piccolo, che si staccò dal suo corpo con un adorabile broncio.

«Mi dici perché sei vestito così?» chiese corrucciando le sopracciglia.

Ora che Louis si era seduto sul letto, Harry ebbe l'opportunità di guardare meglio il modo in cui era vestito. Louis di tutta risposta scrollò le spalle e si distese sul letto.

«Dai Louis, parlami lo hai già fatto» disse Harry mettendo un tenero broncio. Louis lo imitò mettendo anche lui il broncio. «Mi arrendo. Vieni qui» sospirò prima di allungare le braccia nella sua direzione.

Louis non se lo fece ripetere due volte. Si posizionò di nuovo come prima, la testa incavo del collo di Harry, le mani sul suo petto. Harry lo circondava con il suo braccio e gli lasciava piccoli baci sulla testa. Presto la situazione divenne più passionale. Louis mise una mano sotto la coperta ed iniziò a toccare Harry, che si lasciava sfuggire piccoli ansiti. Prese anche a baciargli e a mordergli il collo.

«L-Louis fermati» disse Harry cercando invano di fermare il ragazzo, che scosse subito la testa. «Louis giuro che ti scopo in questo momento» e di tutta risposta Louis lo morse di nuovo sul collo.

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon