7.

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B L A I R

Swinging in the backyard
Pull up in your fast car
Whistling my  n a m e

«Blair, mi stai ascoltando?» borbotta irritata mia madre passandomi una mano davanti agli occhi.

«Eh?» il mio sguardo scatta su di lei, «Sì ti sto ascoltando.» rispondo.

Ho mentito, non stavo per nulla ascoltando quello che mi dice.
Non m'importa delle stronzate che escono dalla sua bocca e non vedo l'ora che questa festa del cazzo finisse.

Ma purtroppo è iniziata da solo mezz'ora.
Seduta al tavolo osservo i camerieri girare per tutto il patio e giardino.

«E cosa ho detto?»

Alzo gli occhi al cielo esasperata dalla pressione che mia madre mi mette, «D'accordo non ti stavo ascoltando!» sibilo. Pensavo che la bugia detta prima le andasse giù, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Mamma mi guarda con un'occhiata torva e inizia a predicare puntandomi l'indice. «Cosa ti passa per la testa? Non ti stai divertendo?»

Non rispondo e ciò non fece che aumentare il suo nervosismo, tant'è che sbatte le mani sul tavolo alzandosi e andando verso gli ospiti.

E così riporto la mia attenzione al vuoto più assoluto, facendo passare lo sguardo ovunque tranne che sulle facce degli invitati.

Facendo ciò noto tutti gli addobbi fatti appositamente per la mia festa.

Le luci fioche pendono giù dai rami degli alberi illuminando le foglie e tutto il giardino, creando un'atmosfera più tranquilla che solo a guardarla la mente si sentiva più leggera.

Il patio è completamente addobbato di Iris, i miei fiori preferiti. Colorano il giardino di un leggero blu insieme tutti i pilastri, i tavoli e le statue presenti nel patio.

Un pizzico sul fianco mi fa sobbalzare, «Possibile che sei triste il giorno del tuo compleanno?» domanda Damon appoggiando i gomiti sul tavolo e le mani davanti la bocca per non farsi sentire dagli invitati.

Lo guardo, «Non c'è nulla che mi renda felice!» borbotto nervosa, appoggio anch'io il gomito sul tavolo e misi la testa sulla mano.

«Va da Patrick, ha sempre avuto una cotta per te, magari può rallegrarti la serata!» sorride prendendomi in giro. Lo sa davvero bene che Patrick non mi va a genio.

Patrick è il compagno di squadra di Damon, nonché suo migliore amico. Come dice mio fratello, Patrick ha sempre avuto una cotta per me fin da quando ha messo piede dentro casa mia.

Ma purtroppo per lui non ho mai ricambiato.

Lo fulmino con lo sguardo, ci manca solo che io iniziassi una relazione con Patrick Anderson per poter finire di mandare a puttane la mia reputazione, «Scordatelo.» mugugno iniziando a mordermi il labbro inferiore con forza, segno di ansia.

«Guarda si sta avvicinando!» dice mentre ride per la situazione creatasi.

Vedendo Anderson avvicinarsi, mi alzo facendo strisciare la sedia sul pavimento e corro tra la folla, con un pizzico di speranza che nessuno notasse la mia uscita improvvisa dal ricevimento. 

Ma non è servito a nulla, il mio vestito blu si individua bene all'interno del giardino siccome sono l'unica vestita con quel colore, infatti mia madre mi chiama insistentemente.

A volte maledico mia madre per le sue fottute feste a tema che non hanno senso, per quale motivo gli invitati sono obbligati a vestirsi di nero? Lo sanno tutti che il blu e il nero  stonano vicini e non servirebbe nemmeno una laurea in moda per capirlo. 

Wicked GameWhere stories live. Discover now