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Questo capitolo non è tanto tranquillo.
Ci sono alcune tematiche che probabilmente potranno
urtare la vostra sensibilità, quindi se siete persone
facilmente impressionabili vi consiglio di saltarlo e di
aspettare il prossimo aggiornamento, anche se
questo punto di vista è molto importante
per la storia🙏

TW: omicidio

TW: omicidio

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J A D E N

2 anni fa

L'ultimo colpo dell'anno è andato a buon fine.
Le auto che abbiamo rubato sono state consegnate a Tom e adesso si trovano da qualche parte pronte ad essere usate per una gara illegale.

Ma qualcosa che non fa filare liscio il piano ci deve sempre essere e in questo caso è un povero giardiniere che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato...

«Allora carissimo Brian, io e i miei colleghi attendiamo una risposta», Andrew gira intorno al povero uomo legato alla sedia.

Ci troviamo nel nostro magazzino, dove nascondiamo le auto e "interroghiamo" gli uomini che si mettono in mezzo ai nostri affari.

Interroghiamo si fa per dire, la maggior parte delle volte li torturiamo.

L'uomo scuote la testa, «io non so nulla, lo giuro. Poi vi ho già promesso che non dirò nulla a nessuno, quindi lasciatemi andare», parla con tono freddo.

Sono davvero stupito, di solito la gente che finisce nel magazzino è sempre spaventata.
La sua tranquillità mi fa capire che c'è qualcosa sotto.

«Tu non sei un fottuto giardiniere in quella villa del cazzo!» esclama di rimando Andrew. Si è stufato della situazione, infatti io e i miei amici lo vediamo prendere un enorme sospiro e togliere la sicura alla pistola.

Mike accanto a me sobbalza, avvicinandosi con grosse falcate ad Andrew.
Gli poggia una mano sul braccio steso in avanti che mira la testa calva dell'uomo.
«Andrew no.»

Lo guarda serrando la mascella e infine annuisce. Lancia la pistola sul tavolo e lentamente si avvicina a Brian.
«Ti decidi a darmi una cazzo di risposta?», borbotta piegando di poco le ginocchia e appoggia le sue mani sulle cosce.

«Ragazzi, così state esagerando», arriva a tutti e quattro la voce angelica di Chloe dagli auricolari che indossiamo, «come ha già detto, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lasciatelo andare.»

Andrew geme frustato, «puoi chiudere quella dannata bocca Chloe? Sono affari che non ti riguardano» le risponde male.

Mi stacco dal muro, indurendo tutti i muscoli del mio viso.
Nessuno può permettersi a parlare male alla mia ragazza.

Wicked GameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora