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D A M O N

io faccio lo scemo ma co' lei no,
non attacca

24 luglio

«Mio padre mi ha lasciato le chiavi dello yatch e della casa a Malibu se vogliamo andarci. Chiedi anche a Blair, sai che non mi crea problemi, se viene pure lei.» Patrick sorseggia lentamente lo champagne nel calice mentre mi parla della sua vacanza appena fatta in Grecia e di quella che vuole fare con me a Malibu.

Annuisco distrattamente, «Sì certo, Blair accetterà sicuro! Poi non può rimanere a casa da sola.» gli dico ridendo sotto i baffi. Come no, Blair non rifiuterebbe mai un'offerta del genere e restare con Patrick non può proprio perderselo!

Chi non vorrebbe andare in vacanza a Malibu per una settimana in un'ottima casa sul mare? Blair adora questi viaggi, ma non accetterà mai se vedrà che è Patrick il ragazzo che ci ospiterà.

Mamma e papà partiranno la settimana prossima per tre settimane in Italia. Viaggio regalato da me e Blair per i loro 20 anni di matrimonio. Finalmente un po' di riposo senza quei due tra i piedi.

Patrick fa schioccare le dita e rimane con l'indice alzato, «Mi stavo dimenticando! Forse verrà anche mio cugino.»
Aggrotto le sopracciglia. E questo cugino da dove è uscito?

«E chi è?» domando confuso, non è mai entrato nei particolari della sua famiglia.
Oppure lo avrà fatto, ma in uno dei suoi discorsi che parla di Yatch e allenamenti di basket.

Certo, conosco la sua famiglia, la conosco da quando siamo nati in poche parole, ma non ho mai chiesto e allo stesso tempo Patrick non mi ha mai parlato degli altri componenti della sua famiglia.

Conosco solo sua madre, suo padre, sua nonna e il suo chihuahua rompicoglioni.
Il suo nome è pallina.

Rotea gli occhi al cielo, «Oh andiamo! Mike, te ne ho parlato sempre, quel cugino da parte di mia madre, ricordi?» No, non ricordo Patrick.

Scuoto la testa.
Patrick sbuffa, «Mike Cole, ricordi?»

Appena sento il nome mi si accende la lampadina nel cervello, «Oh sì, quello che ha distrutto la macchina di tuo padre non mettendo il freno a mano?» chiedo ridendo, come si fa a parcheggiare una macchina in discesa e scordarsi di mettere il freno a mano?

Il mio migliore amico annuisce, «Sì e ha dato tutta la colpa a mia nonna.» rido al solo pensiero.

Poggia il calice ormai vuoto e prende una tortina dal Buffett, «Hai visto Blair? Ancora non gli faccio gli auguri.» dice guardandosi intorno mentre mastica delicatamente la tortina.

Trattengo una risata, è da tutta la sera che mia sorella lo evita, appena lo vede arrivare cambia direzione o si nasconde dietro qualche cameriere in movimento.

Scuoto la testa, «Sarà dentro, al bagno o che ne so... A fare qualcosa con qualche nostro amico.» mi mordo il labbro inferiore trattenendo una risata.

Patrick socchiude gli occhi, è proprio cotto a puntino.
«Non rovinarmi la serata dicendomi queste cose Damon!» mi rimprovera, rosso dalla rabbia e gelosia. «Dio, mi sto immaginando tua sorella fare... fare cose con quei bufali dei nostri amici.»

Non ce la faccio più a trattenermi e scoppio a ridere, «Scherzo! Blair odia tutti della nostra squadra.» rivelo bevendo l'ultimo sorso di champagne.

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