5- Save you tears

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"Non c'è cosa che lega di più di quando
trovi parti di te stesso in qualcun altro"
-Charles Bukowski

⭐️⭐️Isabel⭐️⭐️

Fui svegliata dalla luce del giorno che attraversava forte la finestra. Ma che ore erano?

Girai molto lentamente la testa di lato cercando di non svegliare Aaron e notai che il mio cellulare segnava le 09:10, era presto. Fortunatamente il sabato non avevamo scuola.

Mi ero addormentata con la testa poggiata sul suo petto e con le sue braccia che mi tenevano stretta a sé.

Mi ero sentita bene, protetta, come se lui fosse il mio porto sicuro, ma in realtà io e lui non eravamo niente. E non lo saremmo mai stati.

Io ero diffidente, calcolatrice e fredda, lui il migliore amico dei miei fratelli, stronzo, arrogante che non aveva mai voluto relazioni. Due bombe ad orologeria, meglio non fare strani pensieri.

Io e Michael dormivamo quasi sempre insieme ma con lui non mi ero mai sentita così, non avevo mai provato quel tipo di sensazione. Ciò mi faceva strano.

Alzai di poco il capo e rimasi in quella posizione a guardarlo, mi presi un attimo per ricompormi da questi pensieri che, nonostante mi facessero stare su un livello emotivo che michael non era mai riuscito a farmi percepire, tutto dovevano essere fuorché tangibili.
Dopodiché alzai la testa, lo guardai ancora una volta prima di sorridere, eh si, solo guardandolo mi faceva un certo effetto, era tremendamente bello.

Mi avvicinai di più a lui e gli diedi un bacio sulla fronte.

Cosa mi era preso?

Fortunatamente lui non si smosse e continuava a dormire come un bambino, i suoi lineamenti erano rilassati, sembrava così dolce rispetto a come l'avevo sempre visto, con quel ghigno arrogante sul volto.

I suoi lineamenti erano così delicati, il naso all'insù e il nostril, un cerchietto in argento sulla narice destra. Era bello, molto.

Rimasi lì con la testa poggiata al suo petto a guardare il soffitto. Cercavo delle risposte dentro di me, cosa mi stava succedendo? Tutto ciò non mi piaceva e non avrebbe portato sicuramente a qualcosa di buono.

Ad un tratto i miei pensieri vennero interrotti da Aaron che mosse il suo braccio avvolto intorno al mio corpo.

«Buongiorno Belle» disse accarezzandomi delicatamente la schiena

«Buongiorno lunatico» dissi sorridendogli

«Ma che ore sono?» domandò

«Sono le 10 dormiglione, è tardi. Io devo andare a casa prima che i miei fratelli allarmino tutta Seattle, in più ho le lenti da ieri sera i miei occhi chiedono pietà» dissi

«Sei così bella struccata, con i capelli scompigliati, con i miei vestiti, nel mio letto»

«Ehi, non ho i capelli scompigliati» gli diedi un colpetto sul braccio, lui rise.

«Ti va di fare colazione e poi ti accompagno?»domandò

«Va bene, dopo chiama i miei fratelli e dagli un appuntamento in centro, quando loro saranno già lì tu mi accompagni, okay?»

«Bel piano devo dire, va bene. Andiamo di sotto» disse dandomi una pacca sul sedere

Lo guardai malissimo e gli lanciai un cuscino, lui alzò le mani a mo' di resa e rise.

«Posso fare io i pancake, ti va?» domandai

«Vuoi avvelenarmi?» disse avvicinandosi a me. Sentivo la sua presenza dietro di me, il suo respiro sul mio collo, le mie gambe iniziarono a tremare e i battiti del mio cuore presero il volo.

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