17- Two fallen souls

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"Ti odierò, se potrò;
altrimenti ti amerò mio malgrado."
-Ovidio

🌪️Aaron🌪️

Ci eravamo dati appuntamento durante la pausa pranzo, non vedevo l'ora di vederla. Le mie labbra rivendicavano le sue, ieri sera quella stronza mi aveva provocato per poi spostarsi. Cazzo se l'avrei baciata, ero andato lì con quel pensiero e stanotte non avevo chiuso occhio per colpa sua. Quel piccolo diavoletto mi stava fottendo il cervello.

Avevo passato tutte le ore di lezione a pensare a lei. Mancavano 10 min alla pausa pranzo.

Sorrisi.

Ma cosa significava questo? Avremmo avuto l'esclusiva? Sarebbe stato solo sesso?

Chiesi alla professoressa di scienze di uscire prima dall'aula e stranamente mi diede il permesso, volevo solo vedere lei. Fanculo tutto il resto!

L'aula di musica era vuota fortunatamente così mi poggiai sulla scrivania ad aspettarla, contando i minuti che mi separassero da lei.

12:57

12:58

12:59

13:00

13:01

Finalmente sentì la porta aprirsi, puntuale come un orologio svizzero.

«Ciao lunatico» mi salutò venendo verso di me con un sorrisetto stampato sul volto

«Un minuto di ritardo non ci siamo proprio» la presi in giro

«Ah sì? Allora vado via ciao»

«Non ti azzardare, vieni qua. Mi sei mancata»

«Tu a me no»

Mi alzai e la imprigionai al muro sovrastandola col mio corpo, era minuscola in confronto a me. Era perfetta per me, i nostri corpi si incastravano perfettamente.

«Non mi provocare Belle» mi stava sfidando anche con lo sguardo. Cazzo.

«Sennò che mi fai?» sussurrò

Mi abbassai alla sua altezza e le afferrai il mento, le mie labbra bramavano con bramosia le sue che subito si schiusero permettendo che la mia lingua scivolasse con passione nella sua bocca. La afferrai per le natiche e le sue gambe aderirono perfettamente intorno alla mia vita, continuai a baciarla mantenendo un ritmo regolare che mi stava facendo impazzire mentre le sue mani presero posto tra i ciuffi dei miei capelli. Le strinsi le cosce e presi a baciarle e mordicchiarle il collo con passione strappandole un mugolio che alle mie orecchie parve un suono proprio piacevole, paradisiaco.

«Cazzo se mi sei mancata» biascicai

«Anche tu»

Cazzo. Mi sentivo lo stronzo più fortunato del mondo in quel momento.

Continuammo a baciarci come se fosse l'ultimo bacio, un bacio d'addio, ma invece quello sarebbe stato solo l'inizio. Ci desideravamo da morire con una passione che probabilmente ci avrebbe condotti all'inferno e fatto bruciare nelle sue fiamme. Potevo sentire il suo respiro irregolare e i battiti del suo cuore correre all'impazzata, non che io fossi messo diversamente.

Le mie mani scesero lungo le sue cosce fino a raggiungere la parte interna di esse

«Aaron io voglio-» biascicò col respiro affranto

«Cos'è che vuoi Belle?» le chiesi continuando a lasciarle baci lungo il collo e le clavicole

«Le tue mani tra le mie cosce»

Heartless Where stories live. Discover now