🎻la musica non c'è🎵

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(Continuo sulla "la gelosia ama")

Reating: verde🟢 (spero che vada lo stesso bene)

Richiesta:quella_idiota

Trama: Ussr non accetterà mai il fatto di poter essere il terzo in comodo, decidendo così di andarsene, scomparire, forse per lui, era meglio cosi, per tutti, ma in queste storie c'è sempre qualcosa di strano, qualcosa che doveva andare storto, è inutile, lo sappiamo tutti, è come se il destino ci trascinasse con sé, senza avere scelta, ma del resto, chi la vuole? Chi riesce a non arrendersi dalle sue grinfie, quando davanti a voi c'è una storia così strappalacrime, cosa fantastica, così speciale?
E magari, chissà! con un pizzico di musica diventerà ancora più speciale, o magari senza :) ?

Prima persona: Italia Fascista🇮🇹🛡️

La luce filtrava in modo davvero disonesto contro il vetro delle finestre, ed essa andò a finire sui miei occhi, come lo sapevo? Bhe mi ero appena svegliato.
Svegliato in un ufficio?
Suona strano vero?
Mi chiedevo cosa avessi fatto la sera precedente, perché ero così stanco e felice allo stesso tempo? Eppure il vuoto di memoria ebbe la meglio su di me, non facendomi ricordare una mazza.
Mi alzai di colpo sentendo una fitta atroce alle gambe, rimettendomi così sopra il legno secco della mia scrivania, imbarcando a bassa e flebile voce..
"Dio...voglio solo sapere cosa è successo ieri..chiedo così tanto?"
Forse avevo assunto qualche droga? Forse è questa la risposta! Aspetta un'attimo...
Cristo Santo...!
Non ci credo..
Fasci cosa hai fatto...o per meglio dire, cosa hanno fatto!
Tutto il macello avuto ieri sera inizio a riaffiorare all'interno dalla mia mente, e forse era meglio non far riemergere..
Stupido!
Sei stato proprio tu a dire che volevi ricordarti cosa caspita era successo! E ora ti tiri indietro!?
Stupido!
Stupido!
Stupido!!
Le lacrime iniziarono ad emergere all'inizio delle guancie, mentre le mie ginocchia andarono a contorcersi verso il petto, avendo, infine, le mani a cerchio, per poterli trattenere.

Cosa avevo fatto...

Pensavo davvero di aver sbagliato con loro...
Del resto...se ne erano andati..senza avere un briciolo di preoccupazione..senza domandarsi come stai? Tutto bene? No...niente di niente.
La stanza era vuota e fredda, il silenzio mi fece venire ancora più istigazione a piangere, a tirare tutto quello che avevo dentro, mentre una sola frase continuava a ronzare intorno alla mia testa.
Se ne erano andati...
________________________

Erano passati diversi giorni "dalla tragedia"
Tragedia?
Il senso di vomito era la mia tragedia..
Nessuno lo doveva sapere, nessuno..
Nessuno doveva sapere chi stavo aspettando..
Reich non mi parlava più, le sue scartoffie erano più importanti, lo erano sempre stati, Ussr era scomparso, non lo so di preciso, davvero, forse tu mi capisci mio caro lettore? Insomma..essere abbandonati in un luogo freddo e solitario come il mio studio, non erano un atto di galanteria no?
Bhe, sta di fatto che qualunque fosse il motivo dietro tutto ciò, io non avevo voce in questo capitolo, non l'avevo mai avuta..forse sbagliavo io? Forse ero io l'idiota? Forse ero io a dover capire chi amare? Chi avere al mio fianco, chi poteva meritarmi..
Eppure, cadevo sempre e nella stessa identica trappola, non so, era qualcosa di ipnotizzante, qualcosa di cui forse io ero drogato, qualcosa di cui andarne pazzo, pazzo nel senso e vero della parola, c'era un fondo di verità in tutto questo..
La forza di alzarmi dalla sedia mancava, non fraintendetemi! Ecco..era solo la mia testa, la mia testa che ripeteva continuamente:
"Non alzarti, non ne ho voglia, non ho voglia di tornare in quell'inferno, non ho per niente voglia di farlo prendere di nuovo in giro..."
L'unica cosa che fu davvero in grado di fare, era mettermi in forma di culla, con questo cosa intendi? Bhe, solo poter appoggiare la mia testa su ginocchia che sembravano rocce, niente di più..solo questo..ripetevo, ripetevo e ripetevo, era l'unica cosa che usciva decente dal mio corpo.
Ero immobile, lo sguardo rivolto verso l'oblio, forse.
"Signore?"
"Mm.."
Ormai non avevo nemmeno voglia di parlare, era solo uno spreco di tempo, solo una perdita..
"Il vostro incontro nella sala di Parigi avverrà a breve termine, ricordate? Poco tempo fa avevate dato conferma su di essa"
Il silenzio calò.
Era un incubo...
Era vero, era tutto vero, Dio! In quel momento volevo solo sotterami, perché cazzo avevo accettato!? Non potevo starmene con quel becco chiuso??
La mia firma era ormai su quel dannato foglio, e di certo, non potevo tornarmene indietro.
Erano davvero le 8:00..?
Era davvero arrivata l'ora di andarsene?, il senso di vomito prese il sopravvento facendomi precipitare verso il bagno e urlando contemporaneamente.
"Digli che non sto tanto bene..."
"Ma signore-"
"È un ordine!"
Dissi, iniziando a far peggiorare la nausea.
"Si signore!"
Poi? Bhe, come sempre, silenzio, era l'unica soluzione rimasta.
Dopodiché, si sentì solo il vomitare no? Si è disgustoso, ma cosa ci posso fare!? Non so come altro spiegarlo!
Ma che-
Le guancie iniziarono ad essere bagnate, contemporaneamente con gli occhi che bruciavano di fuoco vivo.
"Non proprio ora..!"
Dissi un po' troppo ad alta voce.
Ma chissene sarebbe fregato? Se non nessuno?
Erano minuti, se non ore, dove le lancette del orologio andavano avanti, senza mai fermarsi, ovviamente.
E quel silenzio era tutto il mio dolore.
Tutto...
Nemmeno una briciola fuori dal vaso..oppure dovremmo dire fuori dal tempo?
Ah...non lo so, ormai non capisco nemmeno se mi amano, non lo so...
Era anche ora di uscire da quella stanza? Non potevo di certo restare lì, oppure se ne sarebbero accorti, se non già fatto.
I miei piedi si rimisero per terra dopo minuti interminabili, ed è per questo che barcollai per pochi istanti di tempo, per subito dopo cercare di restare in equilibrio, dopo esserci riuscito, finalmente, aggiungerei, mi precipitai con lentezza verso la porta dello studio, ma aprendola di botto, non so, forse per colpa di questa situazione avevo gli sbalzi d'umore? Oddio...spero di no..chi lo vorrebbe?
I miei passi si fecero vivi nei corridoi della magione, per poi arrivare subito dopo al portone dei consigli, ora che ci penso..era proprio in quel posto di ricordare il volto di Reich..il suo profumo, il suo sorriso inquietante, bhe....forse l'ultima era forse meglio non dirla, ma oltre a lei incontrai anche Ussr! Bhe, che dire di lui..se non di essere un ipocrita del cazzo, ma era anche l'unico a consolarmi quando stavo male, era un amore..e pensare che ora era sparito, inseme alla nebbia, inseme ad un fantasma, e forse Reich non era neanche così tanto diverso, se non di essere presente come corpo..
Continuai tra i miei passi, era meglio non ricordare, io non volevo ricordare, vero? Piccolo mio..?
Misi una mano verso l'estremità del bacino.
"Da ora in poi ci saremo solo io e te..."
Il giardino arrivò presto, davvero non sapevo cosa fare? Gironzolavo da un'quarto d'ora, our sapendo di non concludere niente, eppure il mio pensiero va solo e unicamente a loro, a quei due idioti...
Bhe? Allora perché non ci parli?
"Chi va là!?"
Piano idiota, così ti farai sentire!
Di nuovo!? Si può sapere chi caspita sei!?
La tua coscienza idiota!
"Smettila di chiamarmi in quel modo!"
...
"Aspetta...ma se tu sei tecnicamente come hai descritto tu "la mia coscienza" , allora io sto parlando com me stesso??"
A quanto pare ti è rimasta un po' di intelligenza
"Smettila!"
Tornando a cose serie.. perché non gli vai a parlare?
"A chi?"
Senti solo una pesantezza contro il petto.
Questo significa quando si ha una coscienza del genere, o comunque come la mia, nonché tua.
Vagli a parlare fasci, è per il tuo bene..
"Ma ho paura.."
Questo significa che ci tieni, e questo.. significa che hai coraggio, forza..
"Ma se sono un fifone, lo dicono tutti.."
Hai detto bene, tutti, ma è qualcosa che ti credi?
No...
Perfetto!
"Ma se non ho detto niente!"
Dimentichi il fatto che io sia la tua coscienza?
Sento tutto.
"Inquietante.."
Si lo so, lo so, e ora muoviti.
"Ma non so nemmeno come fare!"
...
Se ne andato..o almeno, sono stato io a farlo..
Avevo paura, troppa paura, di fare vedere di nuovo il mio amore verso i suoi confronti, che avrebbe rifiutato, loro non mi avevano detto nemmeno un briciolo di "ti amo", come avevo fatto io..e ora, sapere la risposta da uno delle persone che mi piaceva, faceva venire il volta stomaco, abbassai per l'ennesima volta la mano verso il bacino.
"E tu? Cosa pensi? Riuscirò a conquistare tuo padre...?"
Ma che stavo facendo.., per colpa del amore stavo parlando con qualcuno che non era nemmeno un vivente in questo momento, con il mio bambino, con qualcuno che non dovrebbe sapere queste cose, gli sto passando tutti i miei problemi senza che lui ne abbia colpa, non voglio finire come mio padre, non così.
Bene...
Il respiro si fece sempre più inregolare, mentre la distanza diminuiva ogni volta che facevo un passo verso lo studio.
Davvero sarei riuscito a conquistarlo?
Bhe, sarebbe arrivato da sé, perché ormai ero davanti alla porta del suo studio.
Forza fasci...un colpo e via.
E così feci, sentendo solo un:
"Avanti"
Da una voce fredda e distaccata, questo provocò in me solo brividi lungo la spina dorsale.
Il mio corpo fu costretto ad obbedire ed entrare.
La stanza era abbastanza accogliente per descrivere Reich, il colore delle pareti era di un rosa carne, mentre il pavimento si mischiava bene sul ultimo, era ben decorata all'interno, con scaffali, divani, sedie, insomma quello che servirebbe in uno studio no? Era tutto al punto giusto, tutto in perfetto ordine, tranne qualcuno...
Era davvero stressanto, si vedeva, le pile di documenti erano lunghissimi, i suoi ritmi con la penna erano eccezionali, forse per il troppo tempo rimasto qui dentro, era diventato bravo?
"Reich..senti, ti devo parlare."
La penna come miracolo si fermò insieme alla sua mano, alzando dopo pochi istanti la testa, inclinandola e guardando dietro verso il sottoscritto, ok..questo metteva ansia..
"Non ho tempo fasci, vieni più tardi."
"Ma- lo dici sempre! Per poi non darmi più la parola!"
"Fasci, ti prego..non abusare della mia pazienza, sono già stressato di mio.."
Che se ne andasse al diavolo il lavoro! Lui! Tutti!
Mi girai, senza guardarlo nemmeno una seconda volta.
È davvero così che dimostri il tuo amore? Questa è davvero l'unica forza che hai? Che ti rimane?
Il mio corpo si fermò d'istinto, forse e dico forse, solo in quel momento le mie gambe decisero di non dare ascolto al cervello.
Era davvero così..?
Molavo tutto al primo colpo?
Alla prima parola negativa che mi veniva detta in faccia?
Era davvero così..?
Non lo so, non ho mai una risposta, l'amore non te ne da, non le dà mai, e questo il mistero di essa che noi "esseri umani", se ci possiamo definire così, non capiremo mai.
Mi girai di scatto.
Non mi importava...
Non mi importava davvero più...
Anche se mi avrebbe rifiutato, lo avrei accettato, non avrei fatto il piagnucolone, non lo avrei pregato in ginocchio, lo avrei solo accettato..ma lo dovevo sapere.
"Ti ho appena detto che ho da-"
Nemmeno io ebbi il tempo di metabolizzare il tutto, solo le labbra contro le sue mi fecero capire cosa stesse succedendo, cosa stessi facendo.
Duro poco, lo giuro, solo qualche secondo, il bacio fu dolce e forse un po' mieloso, per i troppi sentimenti provati.
"Non ci riesco..."
Dissi, con il fiato corto.
"Ho provato a dimenticarvi..ci ho davvero provato, ho provato a soffocare i sentimenti verso di voi, ma non ci riesco... dimmi perché.. perché non ci riesco!"
Le lacrime fecero capolino sulle mie guance, con occhi umidi e singhiozzi continuai a fatica.
"Non capisco..."
Uno squittio arrivo attraverso la mia bocca per la troppa sorpresa di una mano trovatosi per caso in quel momento, la forza della mano fece alzare il mio viso pieno di lacrime.
Avevo fallito di nuovo, avevo pianto di nuovo..non sono mai stato forte, nemmeno una volta..
"Cosa provi esattamente?"
La rabbia prese sopravvento.
"Cosa vuoi che provi!? Idiota! Ti amo!"
Non mi era venuto nemmeno il tempo di accorgermene, ma solo delle labbra sopra le mie, aveva tutta la passione, era questo che mi serviva...era questo che la mia vita aspettava con emozione.
Gli occhi si chiusero piano piano, godendosi il momento.
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contryhumans(one shot)Where stories live. Discover now