🎍Pinocchio🤥

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(Regno delle due Sicilie) x (Impero Russo)
(Girl) x (boy)
(Bottom) x (Top)

Reating: rosso🔴

Richiesta:@Lavenoituelleroosi

Prima persona: Regno delle due Sicilie
(Non mi hai detto da quale punto di vista lo dovrei fare quindi sperò non ti dispiaccia se scelgo io)

Trama: Dopo una giornata stancante di lavoro e d'obbligo rilassarsi no?
Bene.
Sicilie sceglierà la cosa più classica che si possa fare, ovvero un bagno alle terme.
Ma non sempre, anzi mai, le cose vanno come vogliamo noi.
Infatti qualcuno la spierà, qualcuno che ama così tanto il suo corpo che non farà a meno di approfittare della sua innocenza per avvicinarsi.
Riuscirà a dire bugie come il nostro protagonista pinocchio, facendo cadere nella sua trappola la povera ragazza.
Cosa succederà infine?
Riuscirà ad avere quello che si aspetta?
Era ovvio..
È ovvio.
Lui ottiene sempre quello che vuole.
Riuscirà a mandarla nella bocca del lupo facendole credere che quelle terme sarebbero per entrambi i sessi, riuscirà a lasciarsi fidare, dire che la voleva aiutare lavandoli, e magari fargli anche un massaggio alla schiena.
Povera illusa..
Il futuro era stato crudele con lei..
Ma anche gentile, comprensibile.

Oggi è uno di quei giorni in cui voglio rimanere tra me e me..
Sapete almeno cosa significa stanchezza?
Bhe, sarebbe la condizione di chi, in conseguenza di uno sforzo fisico o mentale, o di un forte stato di tensione o emozione, sente diminuita la propria forza e la propria capacità di continuare nell'attività normale o in quella in cui era impegnato.
Di certo, potete capire, che io ero distrutta, e l'unica cosa che avrei fatto da quel momento in poi, sarebbe il semplice fatto di "rilassarmi"
"Bene! È tutto pronto!"
I miei piedi iniziarono ad avanzare verso la sauna, sentendo un odore caldo, una sensazione di assoluta calma..
Finalmente..
Presi un bel respiro, sentendomi a mio agio in quel ambiente.
Proprio quello che volevo..
Era una sensazione piacevole, vedere tutto quello spettacolo davanti ai miei occhi era qualcosa che non sapevo spiegare.
Posso solo dirvi che era inspiegabile.
"Ci siamo.."
Dissi questa volta ad alta voce, qualcosa che potevano sentire.
Il piede venne immerso come primo candidato ed avendo come primo, un brivido lungo tutta la sua pelle, che in seguito, venne percorso su tutto il corpo, per essere spinto infine sulla spina dorsale.
Lento e dolce, si poteva dire.
Con tutta la calma in corpo, entrai nella sauna presente, facendo un piccolo sussulto, per il cambiamento di temperatura, che si era avuto rispetto all'esterno.
Il corpo era ormai immerso al interno del acqua calda, quasi bollente, ma piacevole per tutti i corpi bramanti di stanchezza.
Istintivamente chiusi gli occhi, ripensando a tutta la giornata di schifo avuta in precedente.
Si poteva sapere per quale motivo l'universo c'è l'aveva tanto con il suo destino?
Perché mandava all'aria tutto quel duro lavoro?
Tutto quel lavoro fatto da lei?
Dalla sottoscritta.
Avevo fatto qualcosa di sbagliato per caso?
Avevo commesso un errore?
Oppure l'universo si divertiva solo a giocare con il mio destino?
Tutto questo mi faceva venire l'esasperazione, il nervosismo, domande e aumento di stanchezza.
Calmati.
Sei venuta qui per rilassarti, non di certo per continuare a pensare che la tua vita faccia letteralmente schifo come un bidone della spazzatura.
Un profondo e pesante respiro uscì, mischiandosi con il caldo delle terme.
Però non riuscivo davvero a capirne il senso..
Avevo fatto bene così tante cose..
Era impossibile che il destino non mi riservasse una gioia, anche i più sfigati ne avrebbero avuta una, bhe, sta di fatto che io lo stavo iniziando seriamente a pensare..
Non volevo mettermi mica contro me stessa!
Dissi agitandomi per puro caso.
"Certo che però..."
Vorrei rimanere qui per sempre...
Non andarmene più...
Restare qui...
E non raggiungere più i miei problemi...
Dimenticare tutto...
Dimenticare la mia vita..
I miei amici..
I miei genitori..
I miei fratelli...
Tutto..
Scappare da questo mondo, e magari lui me lo avrebbe anche lasciato fare, dopotutto ero solo un puntino sputata sulla cartina geografica, insensata e inutile, non potevo definirmi nemmeno una nazione, da quanto piccola fossi rispetto ad altri..
Ed eccoci di nuovo li..
Riuscivo in qualsiasi caso a paragonarmi agli altri..
Riuscivo a essere sempre la peggiore, l'invisibile, la debole..
Mai, la più forte, un punto di riferimento, la migliore...
Non c'era niente di nuovo..
"Non c'è niente di nuovo Sicilia.."
Sei abituata, ricordi?
Basta solo un piccolo respiro, inspirato e espirato, nulla di più e nulla di meno, e magari, magicamente, come le stelle di notte, la felicità arriva, ogni giorno, ogni mese, ogni anno forse anche ogni secolo, che ne dite?
"Disturbo?"
Mi spaventai, schizzando l'acqua fuori dal suo bordo.
"Ho bisogno di un bagno caldo, ma non di certo in questo modo"
Si senti ridere da dietro le mie spalle secche.
Mi girai d'istituto, o quasi.
Rimasi stupefatta dalla figura postassi davanti alla mia figura minuta.
Diventai un pomodoro appena maturo.
"Emm..scusi s-signore, ma questa sauna è solo per le femmine.."
Dissi un po' imbarazzata.
Senti di nuovo ridere, era confortevole, contagiosa..
"Mi dispiace deluderla signorina, ma ho letto poco prima un cartello con su scritto chiaramente per entrambi i sessi"
Come avevo fatto esattamente a non vedere quella scritta!?
Dio Santo! Credo che la stanchezza mi stia dando alla testa!
Era un uomo abbastanza alto in confronto alla mia statura esile da ragazzina, indossava un accappatoio, con delle ciabatte color carbone, i suoi cappelli erano ben ordinati, ogni cappello al suo maledetto posto.
Quindi ho a che fare con un uomo per bene e galante?
Grandioso...
Non poteva andarmi meglio!
Grazie infinite universo!
Proprio quello che avevo chiesto!
"Può farmi posto?"
Sussultai per la domanda frettolosa, ma con una certa tranquillità e magari un pizzico di inquietudine al suo mezzo.
"Bhe..se è per entrambi, allora...c-credo di si.."
"Molto gentile da una signorina come lei"
Fece un inchino con la testa, facendomi trasalire, era davvero così ben educato persino con una sconosciuta!?
Si tolse come prima cosa l'asciugamano, poco prima intorno al suo corpo, facendomi addochiare i pettorali posizionati ognuno in un posto misurato.
Farà sicuramente palestra...
Dissi tra me e me.
Non notando di osservarlo continuai con essa.
Erano fatti davvero da madre natura o magari da strumenti medici?
O magari poteva anche partecipare ad attività come ed.fisica e sport?
Bhe, sarebbe più plausibile, più credibile, possiamo dire.
Ma non riuscivo ancora a comprendere da dove venissime così tanta perfezione.
Aveva delle tutte color nero, elastici e ben aderenti al corpo dello sconosciuto.
Fu veloce a distogliere lo sguardo, avevo paura, paura di essere scoperta, quel uomo anche se attraente era davvero immenso come corporatura e di certo non metteva un buon occhio per chi non lo conosceva.
Fini col immettersi fino al bacino per colpa della sua grandezza ben esposta, le braccia andarono a finire ai bordi della sauna mentre sentivo una strana presenza o magari pressione sul mio corpo, su me stessa.
Era strano.
Sentivo solo brividi percorrere su tutta la spina dorsale presente, mentre le braccia andarono a circondare le spalle con ginocchia, infine, appoggiate sul metto.
Eppure non avevo freddo, per niente, se posso aggiungere, era solo una strana inquietudine sentita, vista.
Non volevo essere nemmeno così tanto paranoicha!
Ma quella sensazione era talmente forte da farmi dire:
"Alza quel maledetto viso cazzo!"
Riuscì a darle un certo interesse, quelle parole mi catturavano e per di più, molto.
"Questa bella signorina davanti ai miei occhi deve essere Regno di Sicilie"
Dimenticai tutti i pensieri avuti su di lui poco fa, concentrandomi a provare una certa curiosità.
"Come fa a sapere il mio nome?"
Chiusi con un pizzico di paura.
"Conosco tuo fratello"
Disse, appoggiandosi completamente al bordo della sauna, facendo scolpire ancora di più i suoi pettorali, cui, andarono a posizionarsi i miei occhi.
"Regno di Sardegna?"
"Può darsi di si come può darsi di no"
Continuò, divertito.
"Strano, lui non me ne ha mai parlato"
"Non ti deve venire detto tutto solo perché sei una sua parente"
"Giusta osservazione signore..."
Il silenzio calò di nuovo in quel posto.
Era diventato imbarazzante.
"Lei come si chiama signore?"
Chiesi incuriosita, non facendo caso alla domanda scomoda.
Me ne accorsi troppo tardi, quando ormai, la frase era stata formulata.
I miei occhi non riuscirono a tenere un contato visivo, scoppiando in un pomodoro maturo.
"M-mi dispiace! N-non volevo porle domande così personali!"
Dio!
Facevo così schifo a cercare di fare conoscenze..
Sentì una risata rumorosa ma soave raggiungere le mie povere orecchie, facendomi dimenticare il motivo di tante scuse.
"Rilassati, non mi hai chiesto niente di personale, vuoi conoscermi, non è così?"
Chiese, penetrandomi con i suoi occhi neri abisso.
Diventai ormai un fuoco vivo.
Non ero nemmeno brava a tenere nascoste le mie intenzioni..
"Comunque, mi chiamo Impero Russo, è un vero piacere conoscerti signorina"
A quel nomignolo, venni affondata completamente.
Aspetta un'attimo...
Impero Russo...?
Impero Russo..?
Impero Russo.
IMPERO RUSSO!?
rimasi sbalordita dalla confessione appena avuta.
Il mio cervello era completamente fritto.
Ho sentito molto parlare di lui.
Ha un territorio molto vasto e forte, molte ragazze gli vanno dietro per la sua bellezza e galanteria, e di certo, non posso dargli torto..
Ma dicevano anche...
Che era un assassino, un sadico..
All'ultima parola, tremai.
Erano molte le volte che si sentiva delle sue uccisioni, dei suoi ordini di uccidere.
E se uccidesse anche me..?
Se stesse aspettando solo il momento giusto?
Aspettare che io cada ai suoi piedi per poi pugnalarmi..?
Senza rendermene conto iniziai ad indietreggiare verso il bordo della sauna, cercando di uscirne.
Ma il mio gesto, fu subito adocchiato dai suoi occhi.
Il suo volto divenne serio, vuoto, aggressivo, anche se ben nascosto, tutto questo era da brividi..
"Dove stai andando?"
Disse con tono secco e autoritario.
"M-mi dispiace signor Impero Russo m-ma mi sono ricordata di dover fare un servizio davvero urgente, è stato un piacere passare questi pochi minuti con lei! Arrivederci!"
Cercai di alzarmi in fretta e furia, ma una mano ruvida e più grande della mia, andò a posarsi attorno al mio polso pelle ed ossa.
Sussultai per la presa salda e aggressiva.
Andai a scontrarmi con la mia schiena contro il suo petto, cercai di divincolarmi dalla sua presa, troppo spaventata per pensare lucidamente.
"Ho cercato di essere gentile e galante, del resto è proprio questo che piace a voi ragazzine."
Disse spazientito.
Io suo soffio andò a sfiorare il lobo del mio orecchio, facendomi rabbrividire.
"Ma forse con te, dovrei cambiare atteggiamento."
Iniziai ad avere paura, ma allo stesso tempo incuriosita da quella affermazione, quasi eccitata..
"S-signore? C-cosa vuole intendere?"
Non riuscivo a vedere il suo volto, per colpa del mio corpo rivolto dalla parte opposta, ma io sentivo, sentivo il suo divertimento, sentivo la sua risata allargarsi.
Mi pietrificai, quando i miei fianchi vennero circondati dalle sue mani.
Sentivo il suo respiro pesante e faticoso.
Non capivo cosa stesse per accadere, ma riuscivo a fiutare il pericolo.
La mia paura cresceva, cresceva a vista d'occhio, e sentire il mio costume scendere sulle mie cosce, lasciando così la vista alla mia nudità.
Cercai di coprirmi, lo feci davvero, credo sia qualcosa di inappropriato, soprattutto con uno sconosciuto.
"S-smettila...!"
La mia voce doveva avere qualcosa di rassicurante, invece diede l'idea di paura, shock, tremante..
Non riuscivo ad avere gli occhi ben in vista, era tutto sfocato, tutto così confuso..
Riuscivo solo a piangere..
Certo piangere..
Nessuno a mai fatto caso ai miei occhi.
Tutti hanno sempre pensato fossi felice perché sorridevo.
Avete la minima idea di cosa significa essere distrutti, ma continuare a sorridere?
Non lo mai fatto.
Insomma..
Non ho mai pianto.
O almeno così credevo.
Ho sempre avuto l'idea che quando cominci a piangere per un motivo, te ne vengono milioni di altri in mente per continuare.
Mi mancano solo quei giorni in cui il mio sorriso era vero...
Spensierata e felice.
Tutto qui.
Penso..
Mi mancano quei giorni di felicità...
Le lacrime sgorgavano come una fontana in pieno centro, aperta dalle persone, cercando di bere più acqua possibile.
Tutto si fermò.
Non mi ero accorta di questo suo piccolo gesto, ma della sua domanda si.
"Perché piangi?"
Questa volta..
Questa volta...
Non lo so..
Il vuoto totale..
Non so niente né di me né degli altri..
Scoppiai in un pianto isterico, chiunque lo avrebbe sentito, magari pensando fossi in pericolo.
Si..
In pericolo da me stessa..
"Ehy..va tutto bene, regola solo il tuo respiro"
Non capisco..
Non capisco più niente!
Prima era così aggressivo e freddo..
E adesso si preoccupava di me?
Di una sconosciuta!?
Ma questo non importava.
A me non importava.
Volevo l'appoggio di chiunque, avrei accettato anche l'impensabile.
E questo è l'impensabile..
Mi appoggiai per l'ennesima volta al suo petto, trovandolo morbido e caldo per quella volta.
Chiusi gli occhi, inspirando il suo profumo di muschio, quel profumo così inebriante, era da farmi fottere completamente il cervello.
La sua mano andò ad accarezzare i miei capelli, facendomi riprendere un respiro regolare.
"Adesso vuoi dirmi cosa ti è successo?"
Sarebbe arrivato prima o poi no?
Qualcuno avrebbe saputo i miei stupidi problemi?
Di certo non mi aspettavo uno sconosciuto...
Che poi, io lo continuavo a chiamare sconosciuto, ma in realtà lui si chiama Impero Russo...
Impero Russo...
Che suono melodico..
Mi spostai dal suo corpo per non provare più imbarazzo di quello già provato.
E iniziai.
Bhe, inizia a raccontargli tutta la mia vita andata a puttane.
"Sai, è inutile programmare la propria vita in ogni minimo dettaglio, il destino avrà sempre l'ultima parola.."
"Spiegati meglio Sicilie.."
Disse, possadomi una mano sulla spalla,
I brividi partirono, l'instabilità prendeva il sopravvento, il mio corpo non regeva nemmeno più, una singola goccia di qualcos'altro
sarebbe bastato per farmi completamente esplodere!
Non capivo.
Mi appoggiai alla sua spalla, girando il mio viso verso il vuoto, verso il vapore che si era formato per colpa dell'acqua calda.
Riusciva a cambiare drasticamente le sue emozioni, a controllare la sua rabbia, la sua freddezza, ma soprattutto il suo vuoto.
Mentre io..
Potevo solo ammirarlo per la bravura avuta.
Aveva cambiato totalmente atteggiamento con me, sembrava un secondo prima quella paura provata per la sua autorità, ma adesso era diverso, era completamente diverso, e a me friggeva il cervello.
"La vita è come un teatro"
Già, forse anche peggio.
"Sai, ma il peggio arriva quando non sono ammessi errori, non so ancora se il meglio deve ancora venire, o è già venuto mentre non c'ero"
Il suo sguardo si fece duro e dolce allo stesso tempo.
"La vita non è facile, e diventerà solo più difficile se non fai altro che lamentarti."
"Bella questa, chi ve la detta?"
"Dico sul serio Sicilie"
"..."
"Senti, che le cose siano così, non vuole dire che debbano andare così.
Solo che, quando c'è da rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare."
Continuai a non parlare, non ne avevo la forza, non avevo nemmeno un briciolo di voglia.
"Ascolta..se non vuoi parlare va bene, il silenzio è meglio di tante parole insignificanti, ma per me tu sei speciale"

contryhumans(one shot)Where stories live. Discover now