🔮Hai un sorriso che m'ammazza💘

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(Buona Pasqua e Buona Pasquetta a tutti!🕊️ Anche se in ritardo😅)

(boy) x (boy)
(Regno D'Italia🇮🇹) x (Prussia🦅)
(bottom) x (top)
(19 anni) x (35 anni)

Reating: verde🟢

Richiesta: @_COUNTRYHUMANS_AC_

Trama: Un'alleanza verrà stretta tra il Regno di Sardegna e la Prussia, mentre un ragazzino assisterà da solo, solo lui, senza nessun'altro, a quella povera scena, senza capire per quale motivo si commettessero quelle attrocità.
Regno penserà che suo padre avesse a che fare con uno psicopatico, che la sua alleanza non sarebbe andata a buon fine con quel soggetto, Prussia, un uomo colto e gentile, cercherà un contatto con il ragazzo, rimasto affascinato dalla troppa bellezza postassi davanti, riuscirà davvero ad avere la sua attenzione, nonostante un'età a separarli? nonostante l'idea sbagliata dell'italiano? Bhe, che dire? Il prussiano ha sempre avuta una certa capacità sui suoi conti.

Prima persona: Prussia🦅

La giornata era iniziata con un bel caldo afoso, perfetto per il nostro incontro! Gli uccelli facevano di certo il loro lavoro, e devo dire che lo facevano a dir poco in modo impeccabile, il suono dei loro cinguettii arrivarono all'interno delle mie orecchie, mentre con un movimento di bocca, cercavo di imitarli.
Il tacchettio dei miei stivali prese il ritmo della mia bocca, formando una certa melodia, mi piaceva davvero la musica e con questo anche ballare non era male.
Aspettavo con ansia l'arrivo di Sardegna, ci eravamo messi d'accordo per poterci incontrare proprio nel mio ufficio, per parlare.. insomma, di affari.
La solita rottura, ma qualche alleato mi sarebbe servito in futuro, altrimenti una nazione senza alleati è praticamente distrutta, se non finita.
Un sospiro sfuggì di mano dalla mia bocca, mentre il mio viso andò a posizionarsi proprio sopra il soffitto bianco cigno.
"Funzionerà davvero..?"
Dissi tra me e me.
Insomma, non che non ero sicuro!, ma qualche domanda c'è la si deve sempre porre, un sospetto deve sempre venire fuori, non ché il sardo fosse sospetto, ma..
"Non si sa mai"
Dissi per poi prendere con raffinata postura il caffè posizionato sul tavolo.
"Ancora bollente vedo..."
Un gusto amaro arrivo dritto verso la mia gola, assaporando del tutto quel sapore, era un gusto forte proprio come piaceva al sottoscritto, perfetto per riprendere le energie appena sveglio.
Il mio ufficio era nella norma, avevo ordinato tutto prima che arrivasse Regno di Sardegna, doveva essere tutto perfetto, anche il minimo rumore doveva essere scacciato da quella stanza, anche un solo vado doveva essere nella sua posizione corretta, ero un maniaco della pulizia, questo si può notare, non riuscivo a non pulire la stanza in modo impeccabile, più volte le serve mi hanno cercato di convincere che lo avrebbero fatto loro, ma se non lavori tu non sai cosa si è fatto, giusto?
"Schei" (merda)
Pensando a tutte queste cose la lingua si è scottata per colpa del caffè ancora bollente, faceva male, ma mi dovetti trattenere per colpa del bussare alla porta.
"Avanti"
Dissi, mentre la voce era tremante per colpa del dolore, aggiungerei di nuovo.
La porta si aprì con qualche scricchiolio, per poi subito dopo rivelare una persona, o meglio dire, un soldato, abbastanza teso, sembrava di essere puntato con un fucile in gola dal sottoscritto, sembrava che gli scrutassi l'anima.
"S-signore.."
Disse, per poi subito dopo fare un incino.
"Il Regno di Sardegna è qui.."
"Bene! Benissimo!"
Mi alzai di scatto facendo sobbalzare il soldato.
"Puoi andare, o cose più importanti da fare"
"S-signorsì..."
La porta si chiuse dopo pochi secondi, facendo un forte tofo, i miei piedi iniziarono a fare avanti è indietro per la troppa tensione che si era formata nell'aria.
Un secondo rumore colpi la porta.
Quello era il segnale.
Rispose un mio pensiero.
Gli stivali fecero la seconda rima, fino ad arrivare finalmente alla porta di legno, un respiro arrivò, avvolgendo le mie labbra, e così, che diede l'ordine di aprire quella dannata porta.
Si aprì, semplice.
Era un uomo abbastanza raffinato.
"È un piacere conoscerla"
Disse in seguito a sguardi intensi.
E anche educato..
Mi dovevo ricredere, in giro passavano voci sugli italiani, sparlavano pesantemente dei sottoscritti, che erano sgarbati, egoisti e maleducati, ma forse erano solo tre delle poche parole con cui gli descrivevano.
"Il piacere è tutto mio Sardegna"
Mi fermai a scrutarlo dalla testa ai piedi, devo dire che si teneva anche in forma, aveva capelli molto lunghi, infatti li teneva in un fiocco color bianco, mentre i capelli davanti erano messi in modo disordinati ma ben portati, i vestiti erano impeccabili, avevo sentito del fatto che gli italiani non sapevano solo parlare di moda, mi fermai, smisi di pensare togliendo tutti i miei pensieri da sardo mettendomi da parte, mentre egli mi guardava con sopracciglia inarcate verso l'alto, magari domandandosi, perché tanta osservazione.
"P-prego! Entrate!"
La voce era roca, e in tensione per aver osservato troppo a lungo qualcuno che oltre al nome non sapevo praticamente niente.
"Se non ti dispiace ho portato anche un ospite"
"Oh!"
Ero sorpreso, non perché nessuno portasse ogni volta, un ospite, ma perché ogni volta non me ne facevo mai l'abitudine per subito dopo ricompormi e dire magari di non preoccuparsi.
"Nessun problema, chi sarebbe il nostro ospite allora?"
Dissi con sorriso allargato, quasi a trentadue denti.
Un segno di "avanti" venne fatto dal sardo verso la figura al interno quasi del buio.
Bhe, niente da dire, se non-
Che era bellissimo...
Insomma, era davvero bello, era giovane di sicuro, forse 19 anni! Aveva un viso angelico, occhi azzurri per con parlare dei capelli tricolore.
Incantevole...
"Ti presento mio figlio, Regno d'Italia"
Regno d'Italia..?
Non sapevo davvero cosa dire..
Ero senza parole, e questa volta per davvero..
"Piacere di conoscerti allora"
Feci una piccola pausa.
"Italia"
Dissi riprendendo il discorso, e perché no! Aggiungendo un sorriso subito dopo.
Ma lui non rispose micha, anzi nascondendosi dal padre, mi arrivo una linguaccia da parte sua, e io di seguito sussultai.
Credo che non gli piaccio...
Non ci diedi molto peso, o magari cercavo, di non farci caso, tornando a fare attenzioni a Sardegna.
"Tornando a noi.."
Dissi, formando una pausa alla fine.
"Possiamo acommodarci per parlare meglio del nostro accordo"
"Mi avete preceduto sul fatto Prussia, con grande piacere"
Concluse con quest'ultima frase facendo subito dopo un cenno di un "acconsento"
Il sorriso fece capire di essere d'accordo con la sua ultima affermazione, mentre alla fine feci cenno della mano verso la sedia dietro noi, e così, che iniziamo il nostro colloquio.
O almeno credo...
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contryhumans(one shot)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin