Capitolo 8

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Era passata una settimana, continuavano a camminare ed allenarsi; allenarsi e camminare. Avevano visitato diversi villaggi, ma nessuno sapeva dire nulla sul luogo dove era nascosto Alcalimon, anzi molte persone, soprattutto gli anziani, al solo suono del suo nome si rintanavano in casa, o delle volte si rivolgevano alle ragazze con parole poco dolci.
Si trovavano di nuovo nella foresta, diretti verso un altro villaggio, sempre ad est.

-Nowel, lo vuoi capire che devi metterci più forza?- stava iniziando ad innervosirsi.

-Ho capito! Ho iniziato da solo una settimana, vai con calma.- disse ansimando a preparando un altro colpo.

-Secondo te Alcalimon andrà "calmo" per aspettare che tu sia abbastanza capace anche solo di graffiarlo con quella maledetta spada?

Sentì quelle parole e con rabbia, un po' nei confronti di Calih e molta, troppa, nei confronti di Alcalimon, tirò un colpo talmente forte che per una frazione di secondo la spada di illuminò e tagliò a metà quel robusto troco. Sotto gli occhi increduli delle tre fanciulle.

-AAAH! Hai visto Niere? Hai visto vero?- urlò Nowel soddisfatta e in preda all'euforia.

-Ok, ok, adesso calmati.- disse Calih continuando a guardare stupefatta ciò che rimaneva dell'albero. –Che era successo alla spada? Si era illuminata o sbaglio?

-Cosa c'è Calih?- disse Nowel portandosi la spada alla spalla e guardandola con aria di superiorità. –Chiudi la bocca, potrebbero entrare delle mosche.

-Taci, mocciosetta.- le disse irritata. Subito dopo scoppiarono in una fragorosa risata. Niere le guardava sorridente.

-Seriamente Nowel. Cosa hai fatto?- disse Calih asciugandosi una lacrima dagli occhi.

-Non lo so, dico sul serio.- le rispose guardando la lama, provò ancora a creare quella luce, tagliando l'aria davanti a se. –Non succede nulla.

Calih si portò una mano vicino al mento, tentava di capire cosa fosse successo.

-Non sforzarti troppo vecchietta, potresti far esplodere quel cervellino.- ridacchiò Nowel.

-Oggi sei davvero fin troppo spavalda.- le disse Calih con un sorrisetto malizioso. Raccolse da terra un bastoncino di legno e si mise in posizione d'attacco. –Prova a togliermelo di mano con la spada. Vediamo se impari le buone maniere. Mocciosetta arrogante.

Nowel scoppiò di nuovo in una grande risata.

-Vuoi davvero farti male?

-Cosa aspetti? Hai paura?- continuava Calih.

Anche Nowel si mise in posizione d'attacco, le corse incontro urlando, ma Calih la scansò subito colpendola alla nuca col bastoncino.

-Morta.- disse ridendo.

Nowel riprese ad attaccarla, ma non la sfiorava nemmeno, cercò di colpirla allo stomaco ma con passo veloce si allontanò spostandosi alla sua destra, colpendola di nuovo alla nuca col legnetto.

-Morta di nuovo.

Nowel cercò di riprendere un po' di fiato. L'aveva davanti, era rilassata, come se non avesse fatto nessuno sforzo.

-Così non è valido!- si lamentò all'improvviso gettando a terra la spada. –La mia arma è molto più pensante della tua.

Calih si chinò a prendere un altro rametto e glielo posò a terra, vicino ai suoi piedi.

-Ecco, ora non potrai più lamentarti.

Raccogliendolo subito Nowel si scagliò di nuovo all'attacco. Ma fu tutto inutile, ogni volta che tentava di colpirla o lei si scansava e le colpiva la nuca, oppure le faceva uno sgambetto gettandola a terra e portandole il bastoncino verso la gola, ripetendo in continuazione "Morta", "Morta ancora".

Il Cavaliere della Luna [REVISIONE]Where stories live. Discover now