Capitolo 11

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-Buongiorno.- disse Calih sbadigliando. Tastò il letto, dalla sedia dove si trovava, cercando inutilmente la presenza di Nowel. Improvvisamente gli occhi si sbarrarono, cercò con lo sguardo per la casa, ma senza successo. Si alzò di scatto e aprì la porta. La trovò, distesa sull'erba a pochi metri dalla casa. –Nowel?- disse avvicinandosi.

-Mmh...- mugugnò. Si era addormentata fuori. Questo poteva causarle un peggioramento.

-Sei febbricitante, devi tornare dentro, Nowel.- disse preoccupata.

-Stavo sudando, avevo caldo. C'è un piacevole venticello qui fuori.- disse ad occhi chiusi.

Si avvicinò ancora di più toccandole la fronte. –Si è abbassata notevolmente a quanto pare. Sono felice per questo, ma in ogni caso alzati e torna dentro, potresti far rialzare la febbre con questo sbalzo di temperature.

-Va bene, hai ragione.- rispose alzandosi faticosamente e tornando dentro, continuando a tenersi le fasciature sul torace. –Obbedisco!

Accertatasi che Nowel avesse seguito le sue istruzioni, si mise a cercare Aryon e Niere. Avevano deciso di dormire fuori per evitare contagi alla piccola.

-Aryon?- urlò Calih.

-Sono nel retro.- urlò di risposta Nowel, facendola entrare in casa. –Stanno dormendo sotto un albero.- continuò con un tono di voce normale.

-Come sono teneri.

Niere era poggiata sul petto di Aryon a sua volta poggiato al tronco del ramo con le mani dietro la nuca. Avevano un'espressione tranquilla, soprattutto la bambina. Calih guardò Nowel, aveva lo sguardo completamente perso nella contemplazione del ragazzo. Indossava una maglia scura a maniche lunghe, sollevate fino al gomito, in qualche modo anche quel particolare lo rendeva così affascinante, pantaloni marroni, coperti, all'altezza del polpaccio, da degli stivali di pelle neri.

-Attenta o sbaverai di nuovo.- la prese in giro Calih.

-C..cosa? Chi te l'ha detto??- chiese sconvolta sbarrando gli occhi.

-Ooh sai, un uccellino, o meglio un corvo.- rispose riferendosi di certo al colore corvino dei capelli di Aryon.

Voleva dirne di tutti i colori a quel pazzo che ha spifferato tutto! Ma l'unica cosa che riuscì a fare fu arrossire in modo imbarazzante e continuare a guardarlo da fuori la finestra.

-Credo che tu sia cotta di quel bel ragazzone lì fuori.- continuò Calih con sguardo ammiccante.

-E anche se fosse?- protestò Nowel.

-Beh, credo che Niere stia più avanti di te in quel campo.- disse indicando la bambina. –Guarda com'è rannicchiata su di lui con quel faccino tranquillo.

Per un momento Nowel si sentì realmente minacciata da Niere, per poi realizzare che quella era una perdita di tempo.

-È inutile, non sono brava in questo genere di cose. Che se lo prenda.- disse nervosamente per poi stendersi nel letto.

-E a te starebbe bene?

-Mi potrebbe dare fastidio all'inizio, ma questa è una semplice cotta, come hai anche constatato tu. Mi passerà.

-Vorrei vedere come.- sussurrò tra sé per quelle parole che si era detta anche lei da giovane, ma nonostante gli anni la cotta non è mai andata scemando, anzi.

-Come?- chiese Nowel.

-Nulla, riposati. Sveglio quei due, poi farò un giro della città vicina.- disse avviandosi verso la porta posteriore. -Devo trovare un cavallo e un carro. Ormai il peggio è passato, non sei più in pericolo, tanto vale rimetterci in viaggio. Finirai la convalescenza lungo il cammino.

Il Cavaliere della Luna [REVISIONE]Where stories live. Discover now