capitolo 8- Amici

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Mi svegliai di buon mattino, non riuscivo a dormire per quanto ero nervosa cosí mi alzai dal letto e mi andai a lavare. Mi serviva peró un supporto morale ed erano solo le sette di mattina. Dovevo svegliare Maya. Mi intrufolai lentamente nei suoi sogni e la svegliai ma lei mi guardó e boffochiando quanlcosa si giró dall altra parte cosí tentai di nuovo.
" Maya, mi serve il tuo aiuto, SOS shopping"
Non appena sentí la parola shopping i suoi occhi si spalancarono e in fretta e in furia si alzó e si mise a sedere sul letto. Insieme ci iniziammo a vestire per uscire quando lei inizió a parlare.
" allora, io mi sono alzata di primo mattino e ora tu mi spieghi che succede"
" beh ho un amico e sta sera ci vado a cena"
Per poco non saltellavo dalla gioia.
" e chi sarebbe questo amico del quale io non sono a conoscenza?"
" Daniel"
Appena sentí il nome i suoi occhi uscironk dalle orbitw, penso che se avesse avuto una bibita in bocca ora sarebbe stata tutta sul pavimento.
" Daniel? Quel Daniel?"
" si proprio lui"
" lui non ha amiche e se quel verme schifoso ti fa del male o ti sfiora lo ammazzo"
Sembrava sincera e speravo per lui che facesso il bravo.
" siamo solo amici di che ti devi preoccupare!"
"Dalla gioia che c' é disegnata sulla tua faccia non sembra solo amicizia!"
Aveva ragione quel ragazzo mi piaeva un pó ma non l'avrei mai ammesso ad alta voce, poi lui non si metteva con le ragazze e io non potevo stare con un ragazzo che mi ricordava troppo il passato.
" siamo solo amici"
" va bene, va bene, faccio finta di crederti."
Dopo questa leggera discussione la mattinata filó liscia entrammo e uscimmo dai negozi comprando vestiti e scarpe e flirtando con i commessi sexy. Ce ne capitó anche uno gay e facemmo una bella figuraccia!
Tornate a casa sistemammo nell armadio i nostri acquisti e fu proprio in quel momento che mi arrivó il messaggio tanto atteso.
- BUONGIORNO ALIS, MI SONO SVEGLIATO ORA SCUSAMI SPERO CHE TU NON ABBIA GIÁ PRESO IMPEGNI PER QUESTA SERA.
Per poco non iniziai a fare i salti di gioia e Maya se ne accorse cosí inizió a scuotere la testa.
"Siamo solo amici"
Ribatto io.
- BUONGIORNO A TE. CMQ NON HO ALTRI IMPEGNI PER QUESTA SERA FAMMI SAPERE COSA DOBBIAMO FARE.
dopo neanche due minuti ecco che mi arriva la risposta.
- TI PASSO A PRENDERE PER LE SETTE E ANDIAMO IN UN POSTO È UNA SORPRESA.
Cavolo no così non va bene e che dovrei mettermi?!
- DEVI DIRMI COSA DEVO METTERMI PERÓ!
Speriamo non risponda con mettiti quello che vuoi che se no lo ammazzo.
- VESTITI CARINA.
molto vago, lo odio, ora cosa dovrei mettermi?! Vabbe mi arrangeró in qualche modo.
Erano le quattro e mezza quando ho deciso che mi sarei dovuta iniziare a preparare cosí mi spogliai e mi infilai sotto la doccia. Ero cosí piena di pensieri, non sapevo che fare, che pensare, eravamo amici o questo era un appuntamento, lo volevo un appuntamento con lui ma non potevo, non era il mio tipo, troppo imprevedibile a me serviva un ragazzo piu serio, maturo che non si infilasse nel letto di ogni studentessa che trovava. Quando mi decisi ad uscire dalla doccia erano gia le cinque meno dieci. Iniziai ad asciugarmi i capelli lentamente per far si che i miei boccoli naturali mi ricadano morbidi sulle spalle. Misi un po di ombretto chiaro sugli occhi e un po di matita e rimmel, colorai un po le guance e mi misi un velo di rossetto.
Giravo per la stanza in mutande e regiseno e non sapevo cosa mettermi, avevo rovesciato l intero armadio sul letto senza trovare niente di appropriato. Ero nel panico tra un quarto d' ora sarebbe arrivato e io sarei rimasta cosí come una scema.
" no, io non ci vado"
Dissi a Maya buttandomi sul letto.
" non fare l'idiota dai ora ti aiuto io"
Detto ciò inizió a frugare tra i miei vestiti e me ne tiró uno blu chiaro da abimare a delle scarpe con il tacco aperte. Mi vestí in fretta e presi una borsa argentata. Andavo bene. E proprio in quel momento bussarono alla porta. Quardai il telefono erano le sette precise. Andai ad aprire la porta e lui mi squadró dalla testa ai piedi con la bocca aperta. Buon segno. Anche lui non era affatto male, i jeans gli ricsdevano sui fianchi in modo molto sexy lasciando intravedere l'elastico delle mutande, e sopra indossava una camicia bianca arrotolata sulle maniche che lasciava scoperto metá di un tatuaggio sul braccio che non avevo mai notato, doveva essere nuovo.
" sei bellissima"
Disse dopo aver incontrato il mio sguardo.
" anche tu stai molto bene"
Non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi ma mi costrinsi a farlo perché dovevo prendere il giacchetto, cosí andai di corsa e tornai.
Ci incamminammo verso la sua auto in silenzio e gliene fui grata perché avebo troppe cose che mi giravan per il cervello. Mi aprì lo sportallo e io mi sedetti sul sedile mentre lui si infilava dall altro lato.
" Mettiti la cintura Ali"
Mi disse premuroso.
" non ho cinque anni"
Risposi piu acida di quanto volessi.
" Non era quello che intendevo, scusami, ma per sicurezza per favore mettila"
Ubbidi e mi misi la cintura. Lui si rilassó.
" é nuovo il tatuaggio?"
Chiesi per rompere il silenzio imbarazzante.
" si l' ho fatto una settimana fa pù o meno"
Non toglieva gli occhi dalla strada.
" ne hai altri?"
Chiedo ingenuamente.
" si ne ho uno sulla schiena"
" su tutta la schiena? "
Dissi sgranando gli occhi. Cavolo un tatuaggio su tutta la schiena ma sarebbe stato enorme!!
" si su tutta la schiena l ho fatto l'anno scorso e tra un mesetto ne faró un altro."
La sua voce era tranquilla ma c' era qualcosa di strano che non so, mi sembrava un argomento troppo intimo volevo cambiare discorso.
" tu hai tatuaggi?"
Mi chiese. Per fortuna fu lui a distogliere l attenzione da se stesso, il problema é che ira il riflettore era puntato verso di me, e io odiavo i riflettori.
" no ho paura"
Dico secca.
"Non dovresti, fa male un po si ma è sopportabile."
Oddio le attenzioni, cambia argomento, cambia argomento.
" cosa fai nella vita?"
Cosa fai nella vita? Ma che razza di domanda era!
" beh studio visto che sono al college e nuoto, mi piace nuotare, faccio anche l' istruttore per i bambini ad una piscina qui vicino."
" wow davvero fai l'istruttore per bambini?"
" si perché?"
"Boh non ti ci vedo con i bambini, penavo fossi piu uno da insegno alle ragazze per guardargli il culo"
Stupida boccaccia. Lui scoppió a ridere, meno male che non si era offeso.
" che bel pensiero che hai di me."
" scusami"
Senza che me ne fossi accorta eravamo arrivati al ristorante, era un posto abbastanza elegante cosí scendemmo dall auto e in silenzio raggiungemmo il tavolo.
Lui era silenzioso e pensieroso, pensavo di averlo offeso e non sapevo che fare.
" senti Daniel scusami per quello che ho detto prima, so che non é giusto, non ti conosco e non posso giungere a conclusioni in questo modo"
continuavo a fuardarmi le mani senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi.
" lo sapevo che eri diversa!"
Disse senza avere l aria di uno che scherza o che mi sta prendendo in giro.
" mi hanno detto cose molto peggiori di quello che mi hai detto tu ma tu sei stata l' unica a scusarsi con me. Sei diversa!"
Lo stavo guardando negli occhi e non riuscivo a staccarmi da essi, erano troppo belli.
Continuammo la cena tranquillamente, ormai eravamo a nostro agio l' uno con l'alta e chiacchieravamo del piú e del meno. Gli dissi che avrei voluto fare la giornalista e lui mi disse che sognava di fare l'avvocato. Continuammo a parlare fin quando non ci accorgemmo che era tardi e mi accompagnó a casa. Mi aprí lo sportello e mi aiutó a scendere. Durate il tragitto per la mia stanza iniziammo a prenderci a spintarelle scherzose e ogni volta che passavamo davanti ad una stanza quella si apriva e si affacciavano trste di studentesse curiose. noi non ci facevamo caso la serata era stata divertente e tutto mi diceva che noi eravamo solo amici, non ci aveva provato con me ne mia aveva sfiorato minimamemte cosí mi ero tranquillizzata. Davanti alla porta mi salutó con un abbraccio e un bacio sulla guancia.
" Buonanotte Ali"
Mi disse mente si allontanava.
" Notte Daniel"

Non farmi scivolare via da te.Where stories live. Discover now