capitolo 35- contrasto.

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"No scusami Tesoro oggi non posso, ho premesso a Maya che andavo a fare shopping con lei" dissi al telefono.
" ma tu odi lo shopping" rispose. Ero esasperata.
"Lo so ma é una regola tra amiche se una ti chiede di andare a fare shopping non puoi dirgli di no" e questa da dove mi era uscita.
"Mmm va bene ma quando torni vieni subito da me" disse entusiasta.
" certo" dissi. Ci sarei andata se non mi fossi suicidata prima.
" Dai Maya andiamo" dissi dentro la macchina.
" quando hai intenzioni di dirglielo?" Mi chiese comprensiva.
" sta sera" dissi poco convinta.
Avevo prenotato un ecografia e la cosa mi agitava parecchio, anzi a dire il vero avevo una paura fottuta ma dovevo farla per forza, diciamo che la mia amica mi aveva praticamente puntato un coltello alla gola.
Il vero problema era Daniel. Come glielo avrei detto? cosa avrebbe detto lui? Sarei impazzita ne ero sicura.
Ci misi mezz ora per salire una rampa di scale cosí prendemmo l ascenzore e salimmo al terzo piano. La sala d attesa era piena di donne con pancioni enormi e smorfie di dolore, avevo davvero paura, non volevo avere un figlio, non ora. Entrai dentro la stanza con Maya al mio fianco.
"Sei pronta?" Sussurró
" no, ma devo farlo"
Il dottore mi spalmó il gel sulla pancia e poi spinse il macchinario per vedere ciò che stava crescendo nella mia pancia. Io non riuscivo a distinguerlo ma il dottore me lo indicò, era poco piu grande di un puntino e alla sfua vista iniziai a piangere, non era ne gioia ne dolore solo pianto.
Tornai a casa che ormai era sera, con l ecografia nella borsa che non avevo piu il coraggio di guardare, ora dovevo affrontare Daniel e dirgli la decisione che avevo preso.
"Maya puoi lasciarmi qui?" Chiesi
" ma manca ancora un po"
" voglio camminare"
L aria fredda mi accarezzava il viso mentre io cercavo di farmi coraggio. Non passó molto che mi ritrovai dacanti casa sua, in preda al panico.
" ciao Ali" mi accolse Lucas quando entrai.
" sembri un po pallida vuoi sederti" mi chiese Robbie
" no grazie ragazzi, dove è Daniel?" Chiesi in fretta.
" in camera sua"
" grazie" e esitante salii le scale e aprii la porta della sua stanza.
Lui era sdraiato sul letto con il pc sulle ginocchia, in tutto il suo splendore, avrei rinunciato a questo? Certo che no! I capelli gli ricadevano sulla fronte e gli occhi brillavano alla luce del pc.
"Ali" disse alzandosi in piedi e venendo verso di me.
" sei Pallida Poccola cos hai?"
" devo dirti una cosa" sussurrai. Lo vidi irrigidirsi e stringere i pugni, cosa si aspettava?
" siediti per favore" lui ubbidí penetrandomi con quegli occhi di ghiaccio sperando di cogliere qualcosa.
Tirai fuori dalla borsa l egografia e gliela misi tra le mani.
"Cos é?" Chiese guardandola.
"La mia ecografia" dissi in un sussurro.
"La tua..." sollevó lo sguardo verso di me e le lacrime stavano gia bruciando gli occhi.
"Beh..." disse guardando le foto e sorridendo... sorridendo?
" fantastico" sussurró.
"Inaspettato certo ma fantastico" disse guardandomi negli occhi.
Fantastico? Ma di cosa stava parlando? aveva capito? Ero incinta....INCINTA.
" fantastico?" Ripetei.
" certo fantastico! Tu non trovi?" Cosa vedevo nei suoi occhi? Eccitazione? Ma tutto questo era sbagliato.
"Non lo terremo" sussurrai in un fiato.
" cosa?" Urlò lui.
"No Daniel non lo terremo, non voglio un figlio, non sono pronta, non mi sento all altezza, non voglio farlo e poi come farei con la scuola, come farei?" Dissi tutto urlando buttando fuori tutto ció che mi stavo tenendo ormai da un mese e buttandoglielo in faccia.
" sarai una splendida mamma" mi rassicurò lui ma io non volevo sentirlo avevo preso la mia decisione.
" no, Non lo saró, non so come si fa, non so niente di queste cose e come sarà la mia vita."
" la tua vita?" Sussuró lui.
" sei davvero un egoista, pensi solo a te stessa, questo é il frutto di qualcosa di meraviglioso che non avevamo ma ora é scoparso perché tu con la tua decisione l hai ucciso come farai con questo bambino" disse agitando in aria l ecografia.
Lacrime salate mi raggiunsero le labbra ma io non mollavo.
"Domani avrò l operazione" dissi in un sussurro.
" se lo farai avrai mandato tutto in frantumi, se lo farai avrai ucciso entrambi" disse triste.
E a quelle parole uscii dalla sua stanza per andare lentamente in stanza a piendi in modo che il freddo mi aiutasse.

Non farmi scivolare via da te.Where stories live. Discover now