capitolo 23- il passato che ritorna

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Dormivo tanto tranquilla quando colpi alla porta mi svegliarono, come uno zombie andai ad aprire. L uragano Maya mi travolse, inizió a parlare ininterrottamente e io ancora non ci stavo capendo niente guardai il lrtto dove ero stata fino a poco fa e Daniel non c era, rimasi un po delisa ma poi vidi un biglietto sul cuscino.
-piccola questa mattina sono dovuto andare ad allenarmi é un po che li salto... dormivi tanto beatamente che non ti ho voluto svegliare sembravi un angelo. Tuo Dannie.
Che dolce pensai... comunque la mia coinquilina iniziò a raccontarmi tutto quello che era successo, la cena il bacio, il dopo bacio, come lo aveva chiamato lei, e avevo vinto la scommessa, lo sapevo che anche i bravi ragazzi non reggono a lungo. Erano davvero carini insieme comunque.
" e usciamo insieme anche oggi pomeriggio" disse. I suoi occhi brillavano, penso di non averli mai vista così felice, neanche dirante le feste piu sfrenate alle quali ni aveva portata. Il sonno ormai mi era svanito cosí decidemmo di andare a fare colazione. Al mio bar dove ormai lavoravo da tanto.
" ciao Martine come stai?" Salutai la mia collega
" bene tesoro e tu? Pomeriggio vieni al turno?"
" certo certo"
Ordinammo due cappuccini e ci sedemmo al tavolo, continuammo a parlare di fare uscite a quattro, andare al cinema o al ristorante. Era tutto perfetto.
Dopo aver pranzato Lucas scrisse a Maya, io continuavo a guardare il cellulare ma di Dannie nessuna traccia... pensavo che forse visto che aveva saltato degli allenamenti dovesse recuperarli, peró non lo so, non restava così tanto senza che si facesse sentire. Quando Luke venne a prendere la ragazza gli chiesi informazioni ma restó vago e non mi diede nietnte di utile, lui non lo sapeva. Rimasi un po sul letto a pensare, guardavo il telefono in continuazione ma niente. Erano ormai le sei quando presi una decisione, presi il costume la cuffia e tutto l occorrente e andai a vedere se era alla piscina, avevo un brutto presentimenti, ero quasi terrorizzata ma presi la macchina e in menodi un quarto d ora ero li. Mi cambiai rapidamente ed entrai. L aria sapeva di cloro e a me piaceva da moririe, mi guardai intorno sperando di individuarlo ma lui non c era, non sapevo che fare, cosa pensare, cosí decisi di farmi qualche vasca per schiarirmi le idee, da qualche vasca peró divenne un ora e quando ebbi finito anche di farmi la doccia erano ormai le sette e mezza. Presi il cellulare ma ancora niente, ero davvero preoccupata, cosa poteva essere successo. Con la macchina sfrecciai verso casa sua dove ad aprirmi fu Robbie. Lo salutai velocemente, volevo sapere di Dannie.
" ci ha detto di non disturbarlo" disse alzando le spalle.
In punta dei piedi andai di fronte all sua camere e bussai piano.
" vi ho detto che non volevo essere disturbato" rispose una voce da dentro, stavo per dire che ero io e che se c era qualcosa che non andava potevamo risolverla insieme quando senti una voce di donna, c era anche una ragazza dentro quella stanza, lacrime silenziose iniziarono a scendere lungo le mie guance, ma volevo sapere di piu , chi era quella ragazza, mi avvicinai alla porta e la prima parola che senti fu Roxie... tutto il mio mondo crollò e io non feci intempo a fare niente che mi ritrovai sonmersa dalle lacrime, scesi di corsa le scale dove alla fine trivai Robbie in fondo alle scale e per poco non lo travolsi, scappai dalla porta senza neanche salutarlo, misi in moto la macchina e partii, non volevo tornare in stanza, volevo andare in un altro posto, un posto senza ricordi. Vagai per quasi un ora prima che trovassi un bosco, parcheggiai la macchina e mi incamminai all intetrno. Tutto era verde e tranquillo, si sentivano solo i miei passi e il cinguettio degli uccelli, guardai il cellulare, non prendeva, meglio così non volevo sentire nessuno. Camminai nel bosco per tre ore e quando andai via ormai era buio pesto e io per muovermi dovevo farmi luce con il cellulare, tornai dritta a casa e mi ritrovai 100 chiamate perse e 263 messaggi... molti erano da parte di Maya, all inizio erano messaggi dolci poi iniziava a scagliarmi maledizioni di ogni genere, altri erano di Luke che anche lui si stava preoccupando e altri di Daniel. Risposi a Maya e a Lucas che sicuramtente erano insieme dicendogli che non dovevamo preoccuparsi ma che ero in giro e il telefono si era scaricato, Maya mi chiese se ero sicura che andava tutto bene e se doveva ritornare a casa ma io non volevo rovinare la serata a nessuno e gli risposi che stavo bene così. Mi misi il pigiama e mi infilai a letto, ripensai di nuovo a lui, tanto per farmi del male... avevo condiviso con lui cose che non avevo condiviso neanche con me stessa... e lui aveva bittato tutto via... iniziai a piangere convulsivamente fino a quando non avevo piu lacrime... così mi addormentai, un sonno tormentato fatto di baci rubati, di mani e di occhi. Mi svegliai di soprassalto quando sentii dei colpi violenti alla porta. Guardai il telefono e vidi che erano le quattro del mattino, chi poteva essere a quell ora... non feci in tempo a formulare quel pensiero che sentii la voce.
" Ali apri sono io" disse la voce di Daniel
Feci finta di non sentire la lui continuava a colpire, non avrei aperto.
"Ali ti prego apri"
Rimasi nel letto, non volevo vederlo. Dopo una ventina di minuti che bussava sentii venire proteste dalle altre stanze e lui che rispondeva soltanto devo parlare con lei... ma io non risposi.
Alle sette suonó la sveglia ma io ero gia in piedi, mi vestii di fretta presi la borsa e uscii dalla porta. Mi sorprwse vederlo ancora li, era seduto per terra con la schiena appoggiata al muro ma io non lo degnai di uno sguardo. Scesi le scale e all ingresso trovai una ragazza mai vista, aveva un corpo davvero fantastico e dei bei ricci biondi che le ricadevano lungo la schiena. Si girò vero di me e mi fermó.
" scusa per caso hai visto un ragazzo alto muscoloso con dei capelli neri un po riccetti? Si chiama Daniel"
"ehmm si è su al terzo piano" dissi.
"scusami ma tu chi sei non ti ho mai vista qui?" Dissi.
"Oh scusami giusto, piacere io sono Roxie la tagazza di Daniel"
Disse tendendomi la mano.
"Alissia" risposi andandome via... quindi era tutto vero... non volevo piu vederlo.

Non farmi scivolare via da te.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora