Segreto svelato

3.2K 214 75
                                    

Capitolo 21

Gli occhi arrossati, per via del pianto, si posarono sulla pistola caduta a terra, prima di sollevarsi verso quel viso familiare.
Non si trattava dei Punitori.
Fui contenta di vedere Nick, nonostante non riuscii a mostrarlo quanto avessi voluto.
-Riley è...- iniziò Minho sottovoce, prima che lo interrompessi.
Senza guardarlo dissi: -Si, è Nick.- Non pensavo di avere ancora la voce finché non parlai, quella successione di urla strazianti mi aveva provocato un mal di gola atroce.
Mi alzai in piedi con le mie sole forze e corsi verso Nick che ancora non aveva visto il fratello. Quando lo abbraccia sentii il suo odore familiare entrarmi nelle narici e per un secondo avvertii la stessa sensazione che provavo quando stringevo Rachel. Piansi sulla sua spalla, cosa che non facevo da un sacco di tempo e che mi mancava. Quando mi ricomposi, guardandolo in faccia, gli scrollai le gocce di pianto dall'uniforme.
Mi sforzai di fare un sorriso quando le sue labbra si incurvarono.
-Sapevo che saresti tornata sana e salva.- mi confidò guardandomi in viso, come se pensasse di trovarci qualcosa di nuovo. -Rachel?- chiese titubante.
Gli bastò osservare un po' meglio i miei occhi per capire che non era con me. Dopo Rachel, Nick era quello che mi conosceva meglio, non riuscivo a nascondergli mai niente.
Tirai su con il naso e non appena avvertii le lacrime accumularsi negli occhi, mi apprestai a strofinarli con forza. Lui mi prese i polsi per poi far cadere le braccia lungo il corpo. Mi sentii una bambina quando ricominciai a piangere tra le sue braccia.
Serrai i pugni sul suo petto. -È morta, non... non sono riuscita a... a salvarla.- tartagliai in preda a una serie di singhiozzi. Mi accarezzò i capelli con la mano, proprio come farebbe un fratello maggiore.
-Ehi, tranquilla, hai ancora me.- disse accanto al mio orecchio, il calore del suo alito mi lambì la pelle.
-E hai ancora noi.- si associò Minho.
Quando mi voltai, i ragazzi erano tutti e tre davanti a me, i loro volti sconsolati.
Allungai un braccio così che Minho potesse afferrarmi la mano. La strinse con esitazione e si fece avanti.
-Fratellino.- La sorpresa negli occhi di Nick mi riempì il cuore e un fiotto di calore mi scaldò il petto, almeno lui si sarebbe riunito a ciò che rimaneva della sua famiglia.
Sul volto di Minho prese forma una leggera smorfia a quella parola, ma Nick rise il che voleva dire che conosceva bene quella reazione. Quando si avvicinò a Minho per abbracciarlo, lui lo lasciò fare e io lo ringraziai con uno sguardo per non averlo allontanato.
Ero felice per loro, avrei voluto finisse in quel modo anche per me, ma non era stato possibile. Mi allontanai andando a raggomitolarmi tra le braccia di Newt che mi diede un bacio sulla fronte. Le sue labbra erano calde e avrei tanto voluto sentire il loro sapore sulle mie in quel momento.
Una porta sbatté alle nostre spalle, dalla Sezione 9 e una decina di pistole si caricarono. Inghiottii la saliva e faticai a voltarmi, per paura che a un minimo movimento i Punitori ci avessero sparato.
Nick si fece avanti.
-Ehi, abbassate le armi!- ringhiò, avanzando verso di loro a grandi falcate. -È tutto sotto controllo, li ho catturati... sarò io a portarli alla Paige.- Il suo tono era risoluto, degno di una guardia, perciò mi sorpresi quando l'uomo con l'uniforme gli scoppiò a ridere in faccia.
Avvertii un cattivo presentimento quando puntò la canna della pistola sulla fronte di Nick.
-Tu sei un traditore, sappiamo dei contatti che hai avuto con la ragazza. La Paige pensa che sia stato tu ad aiutarla ad entrare nella Rete. Avevi il grado e le conoscenze giuste. Sapevi dei gruppi e del siero e avevi il pass per poter aprire la sua cella e farla scappare la scorsa notte.- Gli occhi schiusi della guardia erano freddi e vitrei. Dentro di me trasalii a quell'ultima affermazione. Era passato solamente un giorno da quando era scappata?
Il tempo doveva trascorrere in modo completamente diverso nella Radura. Rivolsi un pensiero ai ragazzi che avevamo lasciato, a Chuck specialmente, e mi domandai che fine avrebbero fatto.
-Perciò che avete intenzione di fare?- chiese Nick spavaldo, per certi versi il tono di voce che utilizzò mi ricordava quello di Minho.
La pistola calò dalla fronte e io tirai un sospiro di sollievo.
-Verrai con noi, insieme a tutti loro.- fece un segno con la testa e in un attimo i Punitori alle sue spalle vennero verso di noi.
Con violenza mi staccarono dall'abbraccio di Newt e lui si ribellò al sequestro forzato. Lo stesso fecero Minho e Thomas alle nostre spalle, tirarono qualche pugno, ma si arresero quando gli venne puntata la pistola sul petto.
-Bastardi.- mormorò Minho con le mani dietro la schiena.
Thomas ci guardò, uno ad uno. -Sentiamo che cosa hanno da dire, poi vedremo come andarcene da qui.- L'uomo che lo aveva catturato lo strattonò, costringendolo a camminare davanti alla fila.
Lo seguimmo lungo il corridoio, Nick si voltò a guardarmi, ma se le sue intenzioni erano quelle di dirmi qualcosa con quello sguardo, non riuscii a capirlo.

The Maze Runner - L'IniziazioneWhere stories live. Discover now