Ricordi

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Capitolo 5

Sul volto di Thomas esplose un'espressione di interesse che mi colpì.
-Dicci di più!- disse con enfasi. -Pensi che tutto questo sia frutto della nostra fantasia?- chiese gesticolando con le mani. D'un tratto mi sembrò nervoso, sembrò farsi prendere troppo dalle novità.
Non feci in tempo ad aprire bocca che immediatamente dalla sue labbra uscì un'altra valida domanda. -Credi che i Creatori stiano mettendo alla prova i nostri cervelli per provarne la resistenza?- Prese fiato e ricominciò a parlare. Non riuscii più a seguirlo, mi persi tra le mille domande. Mi sentii frastornata e in più la stanchezza iniziò a farsi sentire, come un urlo disperato nel silenzio tombale della notte.
-Ehi amico, calmati ok?- disse Minho affiancandosi a lui. La sua mano si posò sulla spalla di Thomas e come se avesse premuto il tasto di spegnimento, la voce dell'amico si arrestò.
-Già Tommy, forse è meglio sapere il resto della storia domani. Per oggi abbiamo scoperto abbastanza.- si guardò intorno come per dire a tutti i radurai ancora li, di levare le tende e andare a dormire. Una parte di me ne fu sollevata, avevo bisogno di risposo, ma l'altra parte insisteva ancora perché raccontassi il resto.
Non feci in tempo a riportare li l'attenzione che già tutti i ragazzi erano a dormire nei propri letti. Rimase solo Newt in piedi a qualche passo da me. Mi alzai e lo raggiunsi senza alcun motivo preciso.
Mentre camminavo, trascinavo i piedi a terra come fossero diventati troppo pesanti da sollevare. Trassi un respiro profondo non appena mi ritrovai il ragazzo biondo di fronte.
-Direi che sia ora che tu vada a dormire.- il suo sguardo si abbassò su di me. Mi fece sentire quasi in imbarazzo l'idea di essere così vicina a un ragazzo. Non riuscii a vedere il mio viso ma ero sicura di essere arrossita. Si creò una bella atmosfera, quasi come quella delle favole almeno finché non riprese a parlare. -Cacchio hai una faccia di splof!- esclamò con sarcasmo. Fu la prima volta che lo vidi fare un sorriso mostrando i denti. Sorrisi di rimando. Non ero affatto dispiaciuta del fatto che avesse mandato in frantumi quel momento. Riuscire a strapparmi un sorriso non era facile di questi tempi, eppure tra questi ragazzi non era il primo che facevo. Iniziai ad abituarmici e pian piano il senso di paralisi alla mascella svanì.
Mi feci prendere dalla sua simpatia e finii per dire qualcosa di stupido.
-Anche tu non sei niente male.- dissi sferrandogli un leggero pugno alla spalla. Per la seconda volta sentii le guance infiammarsi dalla vergogna.
Come potevo aver detto qualcosa di così idiota? E quel pugno poi?
"Oh Riley... che stupida, stupida!" Pensai serrando con forza le palpebre.
Udii una risata, così riaprii gli occhi e lo vidi. Il sorriso che colsi sulle sue labbra, spezzò il disagio che si era creato tra noi come l'anello di una catena troppo lunga. Mi lasciai pervadere dal senso di leggerezza e non mi accorsi delle sue ultime parole.
-Buona notte, Fagiolina.-
Mi diede le spalle e si allontanò dissolvendosi nel buio.
-Notte- sussurrai pur sapendo che Newt era troppo lontano per riuscire a sentire.

Erano le due del mattino quando mi svegliai. E non lo sapevo perché in quel posto c'era un orologio, ma perché mi svegliavo sempre alla stessa ora da quando Rachel era stata portata via dalla sede della WICKED. Facevo un sogno, sempre lo stesso da quanto ricordavo. I punitori che la strappavano dalle mie braccia dopo l'ultimo saluto. Sentivo ancora le lacrime bagnate rigarmi il viso e il loro sapore salato sulle labbra.
Scossi la testa. Chiusi gli occhi e sgombrai la mente. Mi sembrò da egoista pensarlo, ma non volevo ricordarla per il momento. Era nella mia mente ogni secondo e ogni minuto della giornata, ma ora non volevo pensare a lei, ne a nient'altro.
Ma presto un altro pensiero sovrastò la mia testa.
Nick.
Per qualche strano motivo in quell'istante pensai a lui. Riportai alla mente alcuni dei giorni in cui mi parlò segretamente per raccontarmi i pianti della WICKED, per raccontarmi del siero e del resto. Lui era la guardia che teneva d'occhio me e le altre ragazze, era stato l'unico in grado di darmi una mano.
Naturalmente il suo aiuto aveva un prezzo, mi fece promettere che oltre a Rachel avrei salvato anche suo fratello.

Diceva. "Salva mio fratello...!"

Mi sforzai di ricordare il nome del ragazzo. Strizzai gli occhi, scavai nel profondo dei ricordi.

"Salvalo, ti prego!" Diceva Nick, nel tono della sua voce distinsi la disperazione. "Il suo nome è..."

Buio solo il buio oltre le palpebre. Come potevo non ricordarlo? Cavolo! Maledizione!
Piansi e mi incolpai della dimenticanza e di molto altro.
Come avrei fatto se non fossi riuscita a ricordare quel nome?
L'unica soluzione era riuscire a salvare tutti, proprio tutti. Mi sembrò una cosa troppo grande da riuscire a fare da sola, ma ci sarei dovuta riuscire per Nick, che mi aveva dato la speranza di rivedere Rachel, e per suo fratello.
Un singhiozzo ruppe il silenzio, e poi un altro.
-Fagiolina stai bene?- domandò una voce dall'angolo opposto della stanza. Era buio, non riuscii a vedere in viso il ragazzo. Almeno fin quando non si alzò e mi raggiunse.

*SpazioAutrice*

Buon Natale (Anche se un po' in ritardo) e felice anno nuovo! ❤

Mi dispiace moltissimo per il ritardo!!! Ma ora ci sono le vacanze e spero di riuscire a scrivere un po' di più :)
Se non sarà così, vi do il permesso di gettarmi nel labirinto, nella scarpata o darmi in pasto ai dolenti! 😲😲 A voi la scelta ahahaha ❤
Se vi va lasciate un commento e ditemi se il capitolo vi è piaciuto e chi secondo voi è il fratello di Nick.. (Fatelo altrimenti sarò io a darvi in pasto ai dolenti hihihi 😈😡 Ovviamente scherzo ❤❤❤)

Vi voglio bene Pive!

The Maze Runner - L'IniziazioneWhere stories live. Discover now