Vedi ciò che è reale

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Capitolo 8

Caddi a terra quando non riuscii più a reggere il peso del corpo sulle gambe.
Il terreno in pietra sul quale sedevo era freddo e mi provocò un brivido lungo la schiena.
Thomas parlò, ma ero troppo sconvolta per starlo a sentire.
Rievocai nella mente lo sguardo di Newt e quasi mi pentii di aver oltrepassato le porte.

Boccheggiai in cerca di aria come se l'adrenalina di quel momento me l'avesse portata via tutta, poi afferrai uno dei rami di edera che pendeva dal muro e mi tirai in piedi.
Qualcosa scricchiolò ma la "corda" tenne.
Thomas aveva già raggiunto Minho quando mi unii a loro.
Il ragazzo dagli occhi a mandorla si era accasciato a terra e sembrava non volersi alzare molto presto. Aveva un'aria distrutta e stanca per l'immenso sforzo che aveva fatto. Il viso era ricoperto da goccioline di sudore che continuava ad asciugare con il dorso della mano e i vestiti, ormai lerci di chissà quale sostanza viscida, erano leggermente strappati qua e la. Ansimò varie volte prima di parlare.

-Perché l'hai fatto Fagiolina?-

D'un tratto gli sguardi dei due ragazzi erano su di me.
Cercai di dire qualcosa ma le parole sembrarono non riuscire più ad uscirmi dalla bocca.
Il silenzio ci inghiottì in un boccone.
L'unico rumore udibile era quello del vento che rollava tra i lunghi corridoi del labirinto. Il suono che riproduceva era simile a quello del vento che soffia sotto a una porta.
A questo si unirono poi alcuni lamenti, di intensità molto più elevata, che ruppero definitivamente il silenzio. Erano strazianti e spaventosi.
Mi venne quasi voglia di gettarmi a terra e accartocciarmi su me stessa coprendo le orecchi con i palmi delle mani a mo' di paraorecchie.
Ebbi un fremito quando una folata di vento abbracciò il mio corpo. Sembrava impossibile, ma la temperatura era di gran lunga più bassa li dentro, come se quel posto non avesse mai visto la luce del sole.
Mi impressionò quanto il Labirinto potesse sembrare vivo. Quelle improvvise raffiche di vento come un soffio d'alito, quei rumori che viaggiavano nel silenzio come lamenti e quell'odore nauseante di cibo stantio misto ad erba appena tagliata, tutte caratteristiche che definivano il mostro che mi ero creata nella mente.
Un altro lamento. Questa volta trasalii per lo spavento. Erano perfettamente udibili, eppure li sembravo l'unica a sentirli.

-Se riusciremo ad uscire da qui,- azzardò Thomas, afferrandosi il capo con una mano. -ci saranno delle conseguenze.-
Non mi importava delle conseguenze, ne di morire. Sapevo che era tutto nella mia testa, sarebbe bastato per sopravvivere.

-Nessuno sopravvive qui,- abbaiò Minho come se vivere in quelle circostanze fosse paragonabile al riuscire a volare. Entrambe impossibili. Provai un senso di irrequietezza a quell'affermazione e il ragazzo sembrò accorgersene. -non la notte.- aggiunse.
Si rimise in piedi. Pareva aver riacquistato un po' delle forze perdute.

Un altro guaito in lontananza attirò la mia attenzione. Questo sembrò avere un non so che di robotico. Erano sempre più vicini. Dritti nella nostra direzione come se sapessero esattamente dove fossimo.

-Dolenti.- disse Thomas sommessamente. Questa volta lo sentì anche lui.

-Se non sopravviveremo non ci sarà motivo di preoccuparsi delle conseguenze.- Alzai le spalle e mi sforzai di fare un sorrisetto, che più finto non poté apparire, per nascondere il fatto che ero spaventata a morte. Mi si raggelò il sangue nelle vene.
In cambio ricevetti occhiate indecifrabili da entrambi i ragazzi.
Per la prima volta da quando attraversai le porte, rivolsi uno sguardo ad Alby. Era steso a terra e sembrava aver perso i sensi. Aveva graffi qua e la su tutto il corpo. Poi notai una chiazza di sangue abbastanza estesa sulla maglia color grigio topo.
Il ragazzo ebbe un fremito, le palpebre socchiuse.
-È stato punto da un Dolente ed è svenuto, starà facendo un caspio di incubo.- mi informò Minho. Dovevo aver osservato Alby troppo a lungo con sguardo perplesso per aver spinto il ragazzo asiatico a darmi una spiegazione.

The Maze Runner - L'IniziazioneWhere stories live. Discover now