CAPITOLO QUATTORDICESIMO - parte 1

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-Come ti senti?-.
Il capo aveva i palmi premuti contro alla scrivania, in modo da sporgere il viso oltre, e scrutare l'espressione atterrita di Liu. Il ragazzo non rispose; aveva il capo chino, e lo sguardo puntato sulla tazza di thè caldo che reggeva con ambe le mani.
-Liu, vuoi parlarmi oppure no?- insistette il capo, irritato.
-Sto bene- disse il ragazzo, con voce debole. Non c'era nulla di più sbagliato da dire al momento; gli girava la testa, ed aveva l'impressione che una pressa stesse lentamente stritolando le sue tempie.
-Che cosa è successo là dentro?-.
Le dita di Liu si avvolsero con forza attorno alla tazza, tremanti. -Nulla. Ho sbagliato io-.
-Che significa? Vuoi parlare o no?!-.
-Mi sono avvicinato troppo a lui- disse, sospirando.
Sul volto dell'altro comparì un ghigno di rabbia, mentre scuoteva la testa in segno di disapprovazione. -Così non va, agente Woods-.
-Mi dispiace- si difese lui -È stata colpa mia e...-.
-No! Adesso ascoltami!- lo interruppe il capo, gridando -Tu non stai prendendo questa cosa sul serio; hai perso completamente di vista la strada che dovresti seguire, e ti stai lasciando trascinare da emozioni che non dovresti a rigore di logica nemmeno provare!-.
Liu sbatté con violenza un pugno sul tavolo, improvvisamente innervosito dall'atteggiamento del suo superiore. -Quindi credi che non dovrei provare niente nei confronti di mio fratello?- gridò. Si stupì di sé stesso, e si ricompose subito dopo; non era da lui agire in quel modo.
Tuttavia, la sua breve sfuriata aveva già fatto dei danni; il capo, infatti, assunse un'espressione profondamente delusa. 
-Sei sollevato dall'incarico. E ti vieto l'esercitazione della tua professione per questa settimana-.
-Aspetti, io non vol...-.
-Silenzio!- lo interruppe l'uomo, ormai adirato -Prenditi una pausa e rimettiti in sesto, perché così non ti riconosco più. Assegnerò il caso Jeff the Killer a qualche tuo collega-.
Il ragazzo scosse la testa. -La prego, no lo faccia-.
-Mi hai costretto tu, Liu- ribatté -Ed ora fuori da quì-.

...............

All'estero aveva iniziato a piovere, e Liu osservava immobile le innumerevoli gocce che scivolavano lungo il vetro della finestra. La sua casa era vuota e silenziosa, come sempre, e lui non poteva far altro che rimuginare si tutto quello che era accaduto.
Si era comportato da stupido: era già stato avvertito che rischiava di perdere il caso, ed aveva ignorato l'avvertimento. Aveva distrutto tutto quello che per anni aveva costruito con fatica e sudore, lasciandosi strappare il caso della sua vita da sotto il naso.
Che avrebbe fatto adesso?
Si mise a sedere sul divano e poggiò stancamente la testa sulle mani.
Il suo sguardo era puntato sul muro davanti a sé, mentre la sua testa era altrove.
Non riusciva a smettere di pensare al volto triste di Jeff; tutto il vuoto che aveva letto nei suoi occhi, tutto il dolore che si portava addosso...
E poi, ciò che aveva raccontato. In una situazione del genere era ragionevole pensare che avrebbe potuto mentire nel tentativo di impietosirlo, ma Liu sapeva bene che non era così.
Gli occhi di Jeff erano sinceri.
Ciò che aveva raccontato era la verità.
Una lacrima solitaria scivolò lungo la sua guancia, ora che ripensava a quell'orribile racconto. Nonostante non volesse accettare che tutto ciò fosse vero, si rendeva conto che i pezzi del puzzle si incastravano senza forzature; Non poté fare a meno di ricordare tutte le volte in cui papà prendeva Jeff per mano e lo portava via con sé.
Aveva sempre una scusa diversa: andiamo a raccogliere i funghi, andiamo al supermercato, lo porto a lavoro con me....
Ogni volta che Liu aveva chiesto di poter andare anche lui, papà aveva detto di no; a causa di questo, era arrivato a pensare che Jeff fosse il preferito, e dunque ad invidiarlo.
Se solo avesse saputo...
Jeff aveva sopportato tutto quell'orrore per lui; aveva lasciato che quel mostro facesse di lui ciò che voleva affinché non toccasse il suo fratellino.
E lui?
Lui non aveva mai capito niente. Come avrebbe mai potuto perdonarsi questo, adesso?

Jeff e Liu - La nostra stella Where stories live. Discover now