CAPITOLO DICIOTTESIMO - parte 2

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L'abbraccio si fece più forte; Liu aveva il mento poggiato sulla spalla del fratello, e più lo stringeva a sé, più avrebbe voluto stringerlo.
Solo adesso si rendeva conto di quanto Jeff gli fosse mancato, in tutti quegli anni.
Aveva lottato contro qualcosa che non esisteva, ignorando i suoi stessi sentimenti per raggiungere lo stupido obbiettivo che si era prefissato.
Jeff non era un assassino, non era una persona cattiva; adesso lo sapeva. Era malato, sì, talvolta fuori controllo; ma non cattivo.
Aveva gettato al vento la sua vita per difendere quella del suo amato fratello, senza chiedere nulla in cambio, e senza dirlo a nessuno. Quante altre persone sarebbero state capaci di farlo? Sopportare tutto quell'orrore per il bene di qualcun'altro?
-Non potrò mai scusarmi abbastanza- farfugliò Liu, emettendo un lungo sospiro tremante.
Le braccia di Jeff si fecero molli, e scivolarono lungo la sua schiena. -Questo dovrei dirlo io...- rispose, con un filo di voce.
-No-. Liu si ritrasse e poggiò il palmo della mano sotto al mento di Jeff, per costringerlo a guardarlo negli occhi. -È anche colpa mia per tutto questo... Se solo avessi capito... Se solo..-.
-Liu- lo interruppe l'altro, afferrando la mano con cui gli reggeva il mento. -Non cercare di difendermi. Sono una persona orribile, e lo so... La mia mente si è ammalata, e forse questa è la mia unica scusante. Ma non mi basta, non è sufficiente a perdonarmi-.
-Jeff..-.
-Ho distrutto tutto quanto...- continuò il moro, abbassando lo sguardo -Non era questa la mia intenzione... Volevo uccidere nostro padre, soltanto lui...-.
Le parole che Liu avrebbe voluto pronunciare gli morirono in gola; non riusciva neppure a capacitarsi di quanto intenso fosse dovuto essere il dolore che Jeff aveva sopportato per tutto quel tempo.
Guardava nei suoi occhi, e vi vedeva dentro una rassegnazione a dir poco spaventosa. Quel ragazzo forse aspettava soltanto la cessazione della sua sofferenza, adesso; attendeva la morte, forse.
Come si può descrivere il vuoto? Mancanza di ogni cosa?
Non-presenza di tutto?
Ciò che c'era nell'anima di Jeff, era vuoto. Non aveva più niente, se non la sofferenza. Era vivo solo e soltanto perché la sua cassa toracica continuava a muoversi, niente più di questo.
Quanto può pesare il senso di colpa? Un macigno sul petto?
Molto più di questo?
A confronto, la morte rappresenta la salvezza.
Liu scattò in avanti, e tornò ad abbracciare Jeff con tutta la forza che aveva in corpo. Sentì il suo corpo tremare sotto alle sue braccia, ed in quel momento gli parve di sentire tutto quel vuoto sulla sua pelle.
-Andrà tutto bene- disse, accarezzando delicatamente la spalla del fratello -Ci sono io con te, adesso-.
Difficile dire per quanto tempo rimasero lì, abbracciati l'uno all'altro. La sera scese molto lentamente, dapprima colorando i tronchi rugosi degli alberi con la luce rossastra del tramonto, poi inghiottendo il paesaggio con le ali scure della notte.
Ed i fratelli erano ancora lì, seduti l'uno accanto all'altro, con gli occhi puntati sull'orizzonte scuro ove si scorgevano le luci lontane della città. I rumori generati dalle auto sulla strada giungevano confusi e deboli, e l'atmosfera aveva un'aria magica e surreale.
Il cielo era completamente limpido, privo di nuvole e nebbia, ed esprimeva la sua magnificenza dominando sul mondo come un sovrano gentile.
Gli occhi dei due ragazzi, anche adesso come anni prima, si alzarono quasi da soli, a guardare il luccichio delle stelle che dominavano quel cielo scuro.
A Jeff venne quasi automatico, fare quella domanda.
-Appariva nel cielo ogni notte, piccola ma luminosa- farfugliò -Te la ricordi?-. I suoi occhi erano puntati dritti su quel punto luminoso che pareva dominare su tutti gli altri. Quella perla lucente che rappresentava la loro amicizia, la loro fratellanza.
-Come no- rispose l'altro, allargando un sorriso ampio e sincero celato dal buio della notte.
-Quella era la nostra stella-. Ed anche i suoi occhi, come fossero una calamita attirata da quel punto luminoso, si fermarono immobili a guardarla.
Sembrava più vicina di quanto lo fosse mai stata.

Jeff e Liu - La nostra stella Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin