Panic

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Mi ci volle qualche minuto prima di riprendermi da quel discorso. Avevo visto nei suoi occhi e nelle sue parole troppa sincerità. Ma ancora non capivo perché se ne tormentasse a tal punto da starci così male. Si. Anche io soffrivo, e non volevo accettare la cosa. Ma era stata lei la prima a proporre di allontanarci e non aveva combattuto nemmeno una volta contro questa idea del cazzo. Eppure sembrava pentirsene ogni giorno. I suoi occhi nocciola mi dicevano che stava soffrendo. Che anche se sorrideva in lei c'era una malinconia di fondo che non se ne andava da quattro mesi a questa parte. Avrei voluto aiutarla, ma probabilmente avrei fatto solo peggio. Ero io il problema infondo.

Dieci minuti dopo uscii dal camerino e raggiunsi il palco, dove stavano già riprendendo le prove e Camila era di nuovo ritornata la solita pazza di sempre. Era incredibile come quella ragazza cambiasse umore così velocemente. Non avevo mai pensato che fosse falsità la sua. Quando Camila era felice, era felice davvero. E lo era spesso. Ma quando capitavano momenti come quello di prima, dove dai suoi occhi lucidi riuscivi a leggerle l'anima, allora capivi quanto fosse profonda Camila Cabello. Era straordinaria quella ragazza.

Mi unii a loro, ma senza parlare alla telecamera, non ero proprio in vena. Camila stava facendo il suo "show" di facce strane e balletti improbabili. Non le avrei mai voluto levare la scena e mi limitai a ridere sotto i baffi. Mi dissero che neanche ridere troppo mi era lecito. Mi dissero che anche quel gesto era visto con malizia. Il sorriso mi si spense non appena ci pensai. Mantenni lo sguardo basso e serio. Mantenni la mia usuale apatia che mi accompagnava oramai in tutte le interviste da quattro mesi. Mi mantenni a distanza finché non sentii il bip che indicava la fine della registrazione. Appena alzai lo sguardo vidi che Ally mi stava guardando preoccupata mentre Normani ripeteva alcuni passi con Camila e Dinah.

Ally mi si avvicinò piano. Sembrava intenerita.

- Non riesco proprio a capire come possa essere tanto simpatica quella ragazza -

Disse girandosi per un attimo verso Camz e sorridendomi. Probabilmente aveva capito al volo cosa stava succedendo dentro di me.

-Già. Mi fa morire -

Dissi guardando Camila con un sorriso amaro sul volto. La fissai per un po' mentre Ally mi guardava come si guarda un cucciolo abbandonato. Qualche secondo dopo Camila girò la testa sentendosi osservata e mi fece un cenno accompagnato da uno dei suoi più bei sorrisi. Non potei fare a meno di ricambiare quel gesto tanto semplice quanto importante. Vidi Ally sorridere ancora di più.

- Sai, non devi tenere la testa bassa ogni volta che Camila parla, sennò otterrai l'effetto opposto -

Il sorriso mi si spense sulle labbra e la guardai seria mentre mi passavo una mano tra i capelli.

- Se questo la fa sentire più a suo agio lo farò. E poi non è che impazzisca all'idea di un altro commento "camren" sotto l'ennesimo video -

- Vi fate troppi problemi -

Controbatté Ally senza pensarci nemmeno un attimo.

- Camila non è un mostro Lauren, fai quello che ti senti di fare. Ascoltami -

Mi lasciò lì in silenzio a guardare il gruppo delle tre ragazze davanti a me che continuavano a provare senza sosta. Camila mise un piede storto e cadde di peso sul pavimento. Dopo i primi secondi di preoccupazione scoppiammo tutte in una fragorosa risata. Le andai incontro per alzarla e le porsi la mia mano ferma per tirarla su.

- Dai, forse tra 10 anni imperai a ballare Camz -

Le dissi mentre afferrava la mia mano e la stringeva forte. Ovviamente scherzavo, Camila era una straordinaria ballerina.

Camren stole my CamzDonde viven las historias. Descúbrelo ahora