NB. Il capitolo contiene delle scene abbastanza forti e mi sembrava giusto avvertire prima della lettura. Il capitolo si collocano temporalmente subito dopo "I know what you did last summer" ed è perciò uno speciale nel passato. Ricordo inoltre per una maggiore comprensione che IKWYDLS è un mese dopo del capitolo Last Tears. Bene detto questo si dovrebbe capire abbastanza bene il periodo temporale. Buona lettura.
Mi appoggia al lucido bancone facendo scivolare il mio vestito nero sullo sgabello elegante in vetro. Ordinai distrattamente una vodka liscia lasciando il barista incredulo che una ragazza come me, non avesse ordinato il solito Martini. Mentre aspettavo che il liquido alcolico venisse versato nei bicchieri eleganti mi girai ad osservare l'enorme all, in cui mi trovavo. La reception era enorme e tutta rivestita in marmo antico intervallato da infissi d'oro. Le grandi tende che ricoprivano le vetrate erano di un rosso fortissimo facendo sembrare quella sala, quasi la stanza di un castello. Le poltrone e i divanetti erano occupati solo da uomini e donne di un certo calibro e raffinatezza. L'unica cosa che notavo io in quelle giacche e cravatte, e in quelle pellicce pesanti era un gran superficialità che mai si sarebbe staccata dalle loro vite, come un cancro incurabile che ti costringe a vivere, in una falsità perenne tanto sottile da non riconoscerla ma avvertirla.
Sorrisi. Quel paragone mi ricordò qualcuno. Presi il bicchiere di Vodka e lo sorseggiai per qualche minuto prima che qualcuno mi si avvicinò chiedendomi se avevo bisogno di qualcosa. Dissi semplicemente che stavo aspettando una persona e mi feci versare altra Vodka mentre continuavo ad osservare tutti quegli uomini in giacca e cravatta lavorare sui loro costosi portatili. Fuori l'hotel avevo notato delle ragazzine appostate con tutta l'aria di essere delle fan in attesa, meno male che erano troppo stanche per riconoscermi, non volevo che questo incontro si venisse a sapere.
Io e Brad non eravamo fidanzati, né amanti. Io e Brad non eravamo niente. Una volta pensare ai suoi ricciolini e alle sue labbra sottili mi aveva dato un brivido, ma era passato così tanto tempo che, nemmeno me lo ricordavo.
Ci sentivamo di tanto in tanto, giusto per non perderci di vista. Ultimamente il nostro rapporto si era approfondito nuovamente, forse perché io cercavo qualcuno con cui potessi non pensare, e Brad era perfetto. Non domandava, non pretendeva, volevo solo divertirsi.
E io volevo solo tentare di provare qualcosa che non fosse una fitta di dolore ogni volta che gli occhi di Camila tornavano nella mia mente. Volevo bere fino a dimenticare, fumare fino a non ricordare più nemmeno dove mi trovassi, volevo un contatto umano, una carezza svogliata anche falsa, anche in uno squallido bagno, anche solo se quella carezza era un modo per portarmi a letto.
Ultimamente mi sentivo così, inutile. Al tour non ci pensavo più, sbagliavo le prove, sbagliavo i passi, tutti si erano accorti che le cose stavano cambiando dentro di me. La mia famiglia la sentivo poco, e non volevo sentirla. Volevo solo annullarmi. Poi all'improvviso un pensiero mi sfiorò la mente..
Mi ero già annullata. Era già morta la vecchia Lauren, era morta con quel bacio davanti alla luna e alla chitarra. Era morta quando mi ero guardata allo specchio senza riconoscermi più. Io ero morta. Io, quando avevo lasciato che Camila uscisse da quella porta in quell'albergo giurando a me stessa che la versione ufficiale della nostra storia fosse sempre perfetta e mai scalfita. Ma a scalfirsi sarebbe stato il mio cuore. Il mondo non avrebbe saputo niente del dolore che piano piano mi stava logorando fino ad uccidermi.
La verità era una sola. Non riuscivo a chiudere gli occhi senza vederla davanti a me. Ubriaca come quella sera quando mi aveva baciata, o sul mio letto con quella maledettissima chitarra tra le mani ad incantarmi fino a farmi annullare diciottanni della mia vita e fare una cosa che mai avrei pensato di fare: baciarla, farmi crollare il mondo addosso, tutte le convinzione di una vita. Con una sola canzone era riuscita a farmi capire quello che il mondo in anni di vita mai era riuscito a rendermi chiaro.
