Broken

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Pov Lauren.

- Ciao ragazze. Come va? Stiamo memorizzando le ultime cose e tra poco andremo a riposarci ma per adesso c'è tanto lavoro da fare. Le performance.. -

Distolsi lo sguardo un solo istante e mi ritrovai davanti gli occhi di Camila. Mi fissavano da dietro la telecamera, vuoti, senza espressione. La bocca semiaperta mi fece capire che aveva notato il mio imperdonabile errore. Pazienza. The show must go on.

- Le performance saranno davvero impegnative in questo tour.. -

Continuai a parlare anche se con la coda dell'occhio vedevo l'agitazione di Camila farsi sempre più grande fino a farle prendere la testa tra le mani e respirare a fatica. Le succedeva quando era particolarmente scossa. Continuava a muoversi avanti e indietro. Si mise una mano sul cuore e la vidi lottare con il suo inevitabile impulso di scappare. Vederla in quello stato mi faceva male. Non era la prima volta che faceva quei passi così agitati e sperai vivamente che non stesse succedendo quello che era successo in passato. Sentivo il mio cuore sprofondarmi sotto i piedi. Il sorriso però, quello doveva sempre restare felice e spensierato, anche se vedevo Camila soffrire dietro la macchina da presa.

- Spero.. spero che continuerete a segui.. -

- Spegnila! -

Sentii l'urlo di Camila congelarmi il sangue nelle vene e mi fermai di colpo. Non potevo credere che l'avesse fatto sul serio. Non poteva essere così.. impaurita. La vedevo soffrire tanto ma non credevo fino a questo punto.

- Spegnila subito! -

L'uomo con la telecamera in mano si girò con un espressione sconvolta e il resto del gruppo la guardò con la stessa espressione.

- Ei ragazzina lo sai che adesso devo girare di nuovo tutto ? -

Camila lo guardò con l'odio negli occhi. Non la riconoscevo nemmeno. Non aveva mai fatto una cosa del genere. Per quanto questa cosa ci stressasse non aveva mai interferito con i nostri impegni lavorativi. Camila era rossa in viso, tremava ancora.

Manteneva i piedi puntati a terra, posizionata esattamente davanti alla telecamera. Sembrava una bambina che non aveva voglia di obbedire la mamma. Anche io soffrivo, ma non avevo mai reagito così. Non poteva avere tutto quello che voleva quella ragazza. Prima ignorava la cosa e poi faceva tutto quel casino per una giacca? Stava iniziando ad infastidirmi.

- Camila.. -

Provò ancora Dinah, afferrandole un braccio. Ma lei si svincolò brutalmente.

Finalmente mi svegliai da quella trans che mi aveva risucchiata da quando aveva urlato quella parola che ci aveva interrotti.

- Sei impazzita Camz -

Le dissi avvicinandomi a lei. La presi per un braccio e la feci girare verso di me, dato che era ancora di spalle.

I suoi occhi, che non avevo ancora visto, mi fecero paura. Erano velati di lacrime, disperati. Tremava. Sembrava stesse avendo ancora una volta un attacco di panico.

Il mio primo istinto nel vederla così fu quello di abbracciarla. Protesi le braccia verso di lei dimenticando in un attimo tutto quello che era successo. In quel momento lei era solo un cucciolo ferito. Ed ero stata io a ferirla seppur non intenzionalmente. Venni respinta con forza dalle sue braccia esuli e ancora fragili. Poi mi sputò in faccia poche semplici parole, ma furono abbastanza da farmi fermare il cuore.

- Ti ho detto di non chiamarmi così Lauren. -

Sembrava mi odiasse. Sembrava volermi uccidere in quel momento. Come se fosse stata davvero colpa mia.

Camren stole my CamzWhere stories live. Discover now