Forgive me, Camz

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Pov Lauren

Mi svegliai quella mattina con uno strano sapore in bocca, e dei brividi inaspettati sulla schiena. Oramai era primavera, avevo già abbandonato i piumoni invernali e i pigiama pesanti. Eppure quella mattina un leggero venticello mi fece inarcare la schiena appena sveglia e mi accorsi di essere completamente sola in quel letto, in quella stanza. Chissà forse nella mia intera esistenza.

Il ricordo della notte prima mi fece trasalire come risvegliata da un incubo. Mi ricordai di Lucy, di Camila, delle ragazze che avevano deciso di starne fuori, mi ricordai di Big Rob degli impegni lavorativi che da oggi ricominciavano. Era come essersi svegliata adesso da un intero letargo. Un letargo dove avevo riscoperto me stessa, avevo conosciuto un'altra Lauren, una nuova famiglia. Un sonno profondo dove avevo rincontrato la Lucy bambina che tanto mi faceva fremere e dove avevo perso la mia musa dagli occhi e la pelle scura.

Diedi la colpa di quei pensieri così astratti e irrealistici al sonno che mi aveva preso troppo tardi ieri notte e svegliato troppo presto quella mattina.

Mi alzai guardandomi in giro per cercare indizi su quello che mi ero persa la notte scorsa, e quella mattina.

Da quando avevo abbandonato le labbra di Lucy la sera precedente mi ero come spenta. Mi ero scusata e mi ero buttata sul mio letto come fosse una barella capace di curare tutte le mie colpe. Ero rimasta a fissare il muro con la schiena rivolta verso lo sguardo sicuramente spento di Lucy. Aspettavo che si stendesse vicino a me, che il sonno mi addormentasse per finire quella serata irrealistica e strana. Pregavo perché Lucy non facesse domande, non volesse altro da me. Non sapevo come dirgli che le mie lacrime segrete rivolte a quel muro erano per Camila. Chiudevo gli occhi, li riaprivo. Sentivo sulla schiena bruciare lo sguardo di Lucy. Ma davanti a me appariva solo lei. La mia lei, con gli occhi lucidi e arrossati. Con la pelle pallida e stanca. Mi appariva il suo dolore, un dolore che avevo provocato io.

Di una cosa ero certa, avrebbe dovuto sapere la verità, e gliel'avrei detta io stessa l'indomani mattina. Non volevo segreti, non volevo fingere che tra me e Lucy fosse tutto come un tempo.

Niente era più come un tempo. Ma lo sguardo ferito di Camila mi perseguitò per un'intera notte. Immagini di lei, confuse, oniriche mi impedirono di cadere in un sonno profondo facendomi trasalire ogni volta che sembravo rilassarmi. Di Lucy non sentivo nemmeno più la presenza, non volevo sentirla. Nella mia testa una bellissima cubana stava suonando la chitarra seduta sul mio letto, stava piangendo tra le mie braccia, mi stava salvando da un bagno sporco di una qualche discoteca. I suoi occhi scuri mi scrutavano nella notte, i suoi capelli neri mi avvolgevano nella morbidezza dei sogni.

Poi sentii urlare. Un urlo mozzato, disperato, senza energie, solo odio. Avevo riconosciuto poche parole. Quasi nessuna. Il mio primo istinto era stato quello di alzarmi e di scendere di sotto, preoccupata potesse essere successo qualcosa. Quando riconobbi in quell'urlo la voce di Camila stavo già per precipitarmi di sotto.

Fu in quel momento che sentii quelle parole. Che riconobbi finalmente il motivo di tanto odio, di tanto dolore. Riconobbi la frase sotto quell'urlo e mi paralizzai. " Mi hai uccisa Luna, mi hai uccisa Lauren".

Bloccai la mia mano tremante sul pomello della porta, le urla erano finite. Tutto intorno a me ora era silenzioso. Non sentivo ne piangere ne urlare. Quella frase mi risuonava nella testa come fosse stata messa in reapeat nella mia vita. " mi hai uccisa, lauren". Mi hai uccisa.

Come lo aveva saputo? Dov'era Lucy? Ci aveva viste? L'avevo uccisa..

Sapevo che in quel momento la cosa migliore da fare sarebbe stata correre di sotto e abbracciarla stretta finchè tutto il suo dolore non si fosse vaporizzato sotto il caldo incessante del mio amore. Ma il tono di voce con cui aveva pronunciato quelle parole. I termini scelti accuratamente. Io non l'avevo solo tradita. L'avevo uccisa.

Camren stole my CamzWhere stories live. Discover now