2.

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Meno di due minuti dopo mi ritrovai spiaccicato al suolo di quella che doveva essere una taverna. Mi alzai dal pavimento con lo stomaco ancora un po in subbuglio, ed alzai lo sguardo: notai una donna con un ampio mantello a coprirle il volto, seduta in un angolo remoto.
La donna alzò il capo e incrociai i suoi occhi azzurri vivaci e sapienti: Ecate.
Mi avvicinai con discrezione al tavolo e, una volta lì, dissi, a mo di domanda
''Lady Ecate?'
"Perseus Jackson, ben arrivato" mi disse la Dea, io semplicemente annuii,  lei si raddrizzò e puntò i suoi occhi nei miei, tanto che ebbi un tremito
"Chirone vi ha già dato le informazioni fondamentali, tutto il resto che devi sapere è in questo fascicolo" disse porgendomi una cartellina azzurra "È tutto in Greco. All'interno troverai anche la lista delle cose da comprare per Hogwarts e il 1° Settembre ti recherai nella Londra babbana (babbano è il termine con cui i Maghi chiamano i non Maghi, i mortali per noi) a King's Cross Station e prenderai l'Hogwarts Express... capirai come" mi spiegò poi si alzò
"Ora vai dal barista è un Semidio figlio di Iride. Ti aspetta" concluse. Mi ricorda improvvisamente di una cosa
"Lady Ecate... ehm per il denaro? " chiesi un po in imbarazzo
"Oh già -disse e mi porse un sacchetto- quelli in oro sono Galeoni, in argento le Falci e quelle piccole in bronzo Zellini. Ora va' " disse ed io andai.
Mi affacciai al bancone e feci segno a quello che doveva essere Tom di avvicinarsi
"Sei Tom?" Chiesi
"Sisi sono io! Signor Jackson è un onore incontrarla di persona. Benvenuto al Paiolo Magico! Prego mi segua" mi disse e io girai dietro al bancone con lui, per poi andare in un ampio corridoio con tante porte.
Tom mi aprì una delle porte più in disparte e mi fece entrare, lui dopo di me
"Bene, lasci pure le cose, prenda solo la lista degli acquisti per Hogwarts, così accompagno all'ingresso di Diagon Alley. Li troverà tutto quello che le servirà" mi disse.
Aprii la cartellina e tira fuori quella che credevo fosse pergamena e la misi in tasca insieme al denaro.
Andammo verso un'uscita e ci riprovammo di fronte a... un muro di mattoni?
Tom tirò fuori dalla tasca un bastoncino di legno, probabilmente la sua bacchetta, e secondo una sequenza picchiettò tre mattoni sul muro di fronte a noi.
Questo cominciò a muoversi  e ad aprirsi, scoprendo, nel vero senso della parola, un mondo.
Tom mi salutò allegramente ed io entrai attraverso il muro.
Quel posto era stupendo: Annabeth lo avrebbe amato.
A furia di sentirla parlare di architettura, ogni tanto finivo per concentrarmici anche io.
Pensare a lei mi strinse il cuore: eravamo separati da così poco eppure mi mancava già così tanto.
Scossi la testa per concentrarmi sulla lista: la aprii e lessi:
Uniforme
Gli studenti dovranno avere:
3 completi da lavoro in tinta unita nero
1 cappello a punta in tinta unita nero da giorno
1 paio di guanti di protezione in pelle di drago o simili
1 mantello invernale nero con alamari d'argento
Libri di testo
Gli studenti dovranno avere:
Manuele si incantesimi
Storia della magia
Teoria della magia
Guida pratica di Trasfigurazione
Gli animali fantastici: dove trovarli
le forze oscure: guida all'auto protezioni
Infusi e Pozioni Magiche avanzate
Altri accessori
1 bacchetta magica
1 calderone in peltro misura standard 2
1 set di provette in vetro o cristallo
1 telescopio
1 bilancia d'ottobre
N.b. Gli allievi possono portare anche un gufo, OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.
Lessi accuratamente la lista poi partii alla ricerca delle cose richieste.
Per prima cosa presi i libri di testo, rigorosamente in greco, altrimenti con la mia dislessia avrei avuto dei seri problemi nella lettura.
Dopo presi tutto il resto e per finire andai verso un negozio che doveva essere di bacchette.
Entra ed un campanello annunciò il mio ingresso. Un paio di secondi dopo un uomo anziano uscì dal retro bottega e sorrise

'Oh Signor Jackson ben arrivato' disse l'uomo e io lo guardai scettico 'Io sono Olivander, figlio di Ecate' rispose lui ai miei dubbi. Io, capendo, annuii. 

'Sono qui per una bacchetta' dissi 

'Si si , ovviamente' disse e comincio' ad armeggiare con le scatole che riempivano il negozio, tirandone fuori alcune e poi rimettendole apposto. Svariati secondi dopo ne tiro' fuori una dalla scatola e me la porse

'Su la agiti' mi disse. Io feci un movimento del polso e un fiotto di acqua usci' dalla punta della bacchetta..

'Bene bene. Direi che è proprio la sua. Particolare, molto particolare: 12 pollici, agrifoglio, flessibile con nucleo di crine di unicorno. Una bacchetta molto potente per un mago molto potente' mi spiego'

'Ma io non sono un mago' dissi

'Oh Signor Jackson la magia è ovunque' disse 'Sono 8 Galeoni' concluse. Mi riscossi dal mio stato di trance per le sue parole e pagai la bacchetta, per poi salutare ed uscire dal negozio. 

Era ancora primo pomeriggio percio' decisi di fare una passeggiata per Diagon Alley. Era piena come un uovo: genitori che trascinavano bambini da una parte all'altra, gruppi di ragazzetti che andavano da un negozio all'altro e altri appiccicati coi nasi alle vetrine.

Restai ancora un po' poi ornai al Paiolo Magico, dove mangiai qualcosa e poi tornai alla mia camera. 

Avevo ancora un giorno prima del primo Settembre, percio' avrei letto domani il contenuto della cartellina. 

Mi addormentai in un sonno profondo...


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