12.

1.5K 101 4
                                    

Percy P.O.V.
Probabilmente Crono, da qualche parte in qualche forma nel Tartaro, giocava col tempo a mio sfavore.
I giorni erano passati tutt'altro che velocemente, ma almeno erano passati.
Ottobre, con la sua brezza fresca e le foglie secche, volgeva già al termine tra i numerosi eventi.
Stavolta, mancavano veramente pochi giorni: Nico, che da qualche giorno a questa parte era stabilito ad Hogsmeade e faceva avanti e indietro con noi per portarci messaggi da Chirone, ci aveva detto con sicurezza che i ragazzi serebbero arrivati la data prestabilita, ovvero il 30 Ottobre.
Quel pomeriggio era uno degli ultimi del mese e speravo davvero che sarebbe rimasto uno dei pochi.
Ma la fortuna e i semidei, non vanno affatto d'accordo...
Harry P.O.V.
Ottobre stava per lasciar posto a Novembre e già tutto sembrava precipitare.
Le lezioni proseguivano in maniera sfocata, il Quidditch, per fortuna, andava bene ed anche i punti della coppa delle case.
Era tutto il resto che assomigliava tanto a un colossale disastro: i miei incontri con Silente erano sempre più pesanti.
Ogni volta, scoprivo un nuovo ricordo di quell'essere che si faceva chiamare Lord Voldemort e, anche se era per una buona causa, non riuscivo a non provare sentimenti contrastanti per quelle informazioni che venivo a conoscere.
Inoltre ero certo che ci fosse qualcosa di strano nell'aria.
Hermione non voleva lasciar perdere la sua teoria su Percy, Annabeth e Jason, e ogni qual volta che ci riusciva, ci trascinava in biblioteca alla ricerca di informazioni.
Anche io avevo cominciato a credere che ci fosse qualcosa che non non sapevamo, che ci stessero mentendo.
Ma come si faceva a mentire a tutti noi per tutto quel tempo senza farsi scoprire?
Se c'era un segreto, allora qual'era?
Ero determinato a scoprirlo e, a un certo punto, mi venne in mente una persona che proprio non riusciva a mantenere un segreto...
"Hagrid!" Dissi a Ron e Hermione, che mi guardarono come se stessi delirando.
"Cosa centra Hagrid con Storia della Magia Harry?" Disse Hermione, senza staccare gli occhi dalla pergamena su cui stava scrivendo il tema per Rüf.
''Per sapere qualcosa su Percy e gli altri, potremmo provare a chiedere ad Hagrid!" Spiegai a bassa voce
"Effettivamente, lui non riesce proprio a tenere un segreto!'' Mi diede man forte Ron.
Hermione depose la piuma nel calamaio e ci dedicò la sua attenzione
"Come facciamo?" Chiese
"Andiamo stasera col mantello" dissi
"Chi c'è di ronda?" Domandò Ron
"Due Tassorosso mi pare..." riflettè Hermione
"Bene allora stasera andremo col Mantello dell'Invisibilità da Hagrid e, cautamente, cercheremo di parlare con lui degli studenti di scambio" Spiegai.
Gli altri annuirono.
Forse avremmo avuto delle risposte, oltre che domande...
***
La notte calò sul castello rapida, e verso le 10, ci mettemmo sotto il Mantello e uscimmo dalla Torre.
La parte più difficile fu essere ben nascosti: più volte dovettimo fermarci in qualche bagno o angolo del Castello per evitare Gazza e la sua gatta rognosa.
Riuscimmo comunque a svignarcela e presto fummo sotto i raggi della luna, leggermente coperta dalle nuvole.
Velocemente prendemmo il sentiero verso Casa di Hagrid.
Ma le luci erano spente e il comignolo non fumava altro che non il rimasuglio delle braci probabilmente spente.
Bussammo comunque ma dall'interno non arrivarono né le parole di Hagrid, né i latrati di Thor.
"Perché non è in casa?" Chiesi, più a me stesso che agli altri
"Forse è al castello... da Silente magari!" Propose Ron
"E Thor?" Sentenziò Hermione scuotendo la testa "No deve essersi allontanato"
I due presero a bisticciare e a fare ipotesi su dove il Guardiacaccia potesse essere, mentre io tesi l'orecchio verso la Foresta.
Sentii proprio quello che volevo sentire: uggiolii e latrati.
"Ragazzi... ascoltate" dissi un un sussurro.
Ron e Hermione smisero di parlare e ascoltarono..
"Sembra un cane" disse Ron cauto
"E viene dalla Foresta" aggiunse Hermione
"Forse Hagrid è lì con Thor! Dovremmo entrare a cercarlo, non possono essere distanti se si sentono i versi del cane!" Proposi
"Harry, sei sicuro? Nella Foresta? Ora?" Mi domandò a raffica Hermione
"Sì. Io vado, venite con me?'' Chiesi.
Hermione e Ron si scambiarono un'occhiata e annuirono poi verso di me.
"Questa cosa di seguire gli animali, Hagrid deve proprio farcela perdere..." mugolò Ron, mentre ci addentravamo a bacchette levate nel folto degli alberi, forse riferendosi alla nostra esperienza di quasi quattro anni prima con Aragog e i suoi figli...
Decisi comunque di fare finta di non aver sentito: di certo pensare a quella volta quando centinaia di ragni giganti volevano cenare con i nostri corpi mentre mi trovavo in una Foresta piena di creature simili, non aiutava a mantenere la calma. O la sanità mentale.
Per metri e metri chiamammo e cercammo Hagrid nel buio, seguendo il suono dei latrati sempre più nel fitto della foresta.
"Dovremmo tornare" disse Hermione
"Sì... meglio" risposi e ci voltammo.
Non l'avessimo mai fatto.
Davanti a noi almeno cinque mostruose creature ci sbarravano il passo.
Non sapevo definire cosa fossero: la schiena sembrava una corazza indistruttibile, la testa era munita di un corno stile rinoceronte, le zampe zoccolate erano robuste e muscolose e un strana coda di serpente coronava il tutto.
Non sapevo cosa diamine fossero e dall'espressione dei miei compagni ero certo che non lo sapessero neanche loro.
"Credo che fiutino la paura..." mormorò senza quasi usare le corde vocali Hermione al mio fianco destro
"Allora siamo messi male" rispose a tono Ron alla mia sinistra
"Dobbiamo farci un varco tra di loro per fuggire" ragionai
"Al mio tre attacchiamoli" dissi
"1.. 2..."
Ma prima del 3 fu tutto confuso e stupefacente allo stesso tempo.

Protectors.Where stories live. Discover now