10.

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È incredibilmente facile mentire: a volte basta non guardare negli occhi, a volte invece si mente anche facendolo, talmente bene da farne un talento.
Noi non rientravamo in quella categoria, ma di certo era difficile scoprire le nostre bugie.
Quel pomeriggio ci sarebbero state le selezioni per la squadra di Quidditch di Grifondoro, e noi, da bravi ragazzi interessati di sport, andammo ad assistere.
Bugia. Eravamo li per il nostro dovere.
Non c'era molta gente ad assistere, di più a fare i provini, comunque.
Tra quelli in campo vi erano Harry, in veste di capitano, e Ginny a fare le selezioni, alcuni altri e Ron per il ruolo di portiere.
Hermione, accanto a noi, assisteva interessata.
"Ehi Perce, ti ci vedo su una di quelle scope!" Scherzò Jason, dandomi un colpetto amichevole con il gomito
"Ah ah ah. Molto divertente" dissi sarcastico e guadagnandomi una strana occhiata da Hermione.
Le cose si prolungarono per un po, quasi tutto il pomeriggio, ma al suo termine Ron fu preso in squadra come Portiere.
La sua gioia era palpabile a un miglio di distanza e, in fondo, lo eravamo anche noi.
Certo, per diversi motivi: mancavano solo due giorni e sarebbero arrivati i ragazzi ed anche il mese di Settembre stava volgendo al termine con questa settimana....
Hermione P.O.V.
Anche se Ron aveva avuto un piccolo aiutino da parte mia, ero felice per lui.
Finite le selezioni andai fuori dal campo ad aspettare Harry, Ginny e Ron.
Quando finalmente arrivarono, ci avviammo verso il castello.
Ginny aveva un'aria strana: era un po di tempo che, se riusciva, si teneva a distanza dal nostro gruppo e passava più tempo con Percy e gli altri.
Era molto curioso come fatto: Ginny doveva sapere qualcosa che noi non sapevamo sui tre.
Così, quando lei se ne fu andata, mi misi a parlare fitto con i ragazzi
"Non pensate anche voi che quei quattro si comportino in modo strano?"
"No.. perché?" Disse Ron
"Non lo so... ma c'è qualcosa che non mi convince..." dissi pensierosa
"Andiamo in biblioteca!" Esclamai entusiasta della mia idea
"Hermione sai che non tutti i problemi del mondo si risolvono in biblioteca vero?" Fece Harry, ma io non gli diedi peso e li trascinai in biblioteca.
L'odore di pergamena e libri mi invase subito le narici appena attraversammo la grande porta.
Subito, io, Harry e Ron, andammo ad occupare un angolo remoto della grande sala.
Mentre loro due si sedettero i cominciai a spulciare gli scaffali e a tirare fuori i pesanti libroni.
"Cosa stiamo cercando esattamente?" Chiese Ron
"Lo vedrete..." risposi.
***
Un'ora dopo non avevamo ottenuto granché ma eravamo ancora lì a discuterne...
"Allora da nessuno parte parla di scuole di magia in America" dissi, chiudendo un ennesimo libro
"E allora? Non significa che non esista!" Disse Harry
"Vero ma... ci sono delle altre cose che non mi convincono: il fatto delle lingue diverse, anche tra di loro, il modo in cui interagiscono con i Professori, le loro capacità magiche elevate, la loro età, Annabeth inoltre ha un interesse molto approfondito sulla Grecia ... c'è qualcosa che non torna..." elencai
Cominciai a percorrere a grandi passi la piccola area attorno a noi e a pensare a tutto quello che poteva esserci di anomalo o quanto meno utile...
Poi fu un lampo:
Chi sono i Semidei?
Figli di Dei e Mortali.
"Oh.." dissi, entusiasta per lo strano ricordo che mi era tornato in mente, e cominciai a cercare come un ossessa libri sulla mitologia greca.
Poco dopo tornai con altri tre libroni al tavolo, dove Harry e Ron mi guardarono sotto shock.
"Cercate qualsiasi cosa ci sia sui Semidei" dissi loro, porgendogli un libro ciascuno
"Cosa?" Domandò Harry
"Semidei, figli di Dei e Mortali. Cercate su su" li incitai e cominciammo.
Passò un'altra ora e fu presto quasi ora di cena..
"Basta Hermione, questa teoria è inutile!" Disse Harry, chiudendo il suo libro.
Io sbuffai e chiusi il mio.
"Ehi guardate un po qui..." disse Ron.
Girò il libro verso di me ed Harry si sporse per leggere:
Semidei? Dubbi e teorie del mondo magico
"Ron! Non credevo che l'avrei mai detto ma.. sei un genio!" Dissi. Lui sorrise, poi si riscosse e disse qualcosa ma non gli badai.
Ero intenta a leggere.
I Semidei, secondo la mitologia greca, sono il frutto dell'unione tra un Dio e un mortale, ovvero un non Dio. Questi, ipotetici, figli sono spesso inconsapevoli delle loro origini e perciò innocui. Secondo alcuni, hanno poteri straordinari e capacità fisiche suoeriori al normale. Non esiste però alcuna informazione certa su di loro o la loro esistenza.
Il paragrafo finiva lì e non era molto d'aiuto.
"Anche se fosse così... cioè se fossero semidei... perché sono qui?" Chiese Harry
"Non ne ho la più pallida idea. Ma voglio scoprirlo" dissi sicura.
Volevo sapere e avrei saputo.
S/A
1° capitolo dell'anno *-*
Come avete passato la nottata! ? Io con l'alcool, la famiglia e il divano *-* *-* *-*
Vi auguro una buona giornata! Spero di riuscire a pubblicare ancora in giornata!!!
All The Love
Rebecca

Protectors.Where stories live. Discover now