Capitolo 9

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-H.?-
Scuoto la testa: -Scusa... ero distratta- blatero velocemente.
-È la terza volta che ti blocchi in un discorso, non riuscirò mai a prendere una C se non mi spieghi!- dice con un sorriso.
-Sì, scusami sono, un po' preoccupata- prendo la penna e riguardo l'argomento che stavo spiegando.
-Hai bisogno di parlarne?-
Alzo lo sguardo su di lui: -No, fa... fa lo stesso, davvero-
-Sicura? Sono un ottimo consigliere- esclama gonfiando un petto come un pollo.
-Stupido! No comunque, sto uscendo con un ragazzo e ci siamo anche baciati, ma eravamo mezzi ubriachi, comunque voleva invitarmi a fare un giro in questi giorni solo che gli ho detto che dovevo studiare con un amico, cioè te, e devo andare da un parente fra due giorni, e si è offeso e non mi ha più scritto...- faccio una piccola pausa e rido amaramente: -mi sto rendendo ridicola lo so, continuiamo-
Comincio a scrivere ma lui poggia la sua mano sulla mia, per farmi scrivere, e io mi riempio di brividi.
Perché?
-Non ti stai rendendo ridicola, davvero. È lui lo stupido, dico, c'è non offenderti se la tua amica ha da fare! Secondo me dovresti non pensarci più, se ti vuole, ti chiederà scusa, sennò passaci sopra... no?-
Rifletto sulla sua risposta, e effettivamente ha ragione: mi sto preoccupando di una schiocchezza.
-E comunque, chi è sto scemo?- dice con una risata.
-Jake. Tawens. Della nostra classe-
La sua risata si spegne.
-Ti vedi con Jake? Con quel... coglione?- sbotta incredulo.
-Siamo solo amici! E comunque cos'ha che non va?- chiedo, un po' scossa da quella reazione del tutto inaspettata.
-È... è... è un coglione! Mi sta troppo sul cazzo. Ha quest'aria da sono un bravo ragazzo e ti dico Ti amo Ti amo Ti amo e poi si scopa un sacco di ragazze, illudendole...- dice gesticolando ma io lo interrompo.
-Brad, ti rendi conto che sta affrontando questo argomento uno dei puttanieri più popolari della scuola?-
Questo lo zittisce immediatamente e quasi me ne pento.
-Lo so. Lo so che sono un puttaniere, ma io non illudo le ragazze... io le scopo punto, non dico Ti amo a quelle ragazze, io dico Scopiamo. Non faccio promesse che non posso mantenere...-
Stavolta mi zittisce lui.
Restiamo qualche minuto in silenzio, poi lui toglie la mano dalla mia e riprendiamo la lezione.

-Okay ho capito. Ho capito tutto. Impossibile! Ommiodio cosa mi stai facendo?- schiamazza inciampando nella mia borsa e cadendo sul letto.
Ridiamo e mi fa cenno di sedermi sul materasso. Infilo la mia roba nella borsa e mi siedo sul letto. È morbidissimo. Sono stanca morta perciò mi sdraio.
Brad si affianca a me: -Scusa se sono stato un po'... su quel discorso-
Scuoto la testa per rassicurarlo: -Non preoccuparti, hai ragione tu, ma non penso che Jake stia facendo questo con me. Siamo solo amici e, insomma, sia lui che... tutti gli altri, non si interesserebbero mai a me-
Si alza sui gomiti e mi guarda dall'alto: -In che senso? Perché pensi che nessuno possa interessarsi?-
Sbuffo.
-Non è ovvio? Guardami. E guarda.... Molly! E guarda Molly ad esempio. O... o... le sue amiche cheerleader. Insomma, tutte, o quasi, sono bellissime e hanno corpi da urlo. E poi ci sono io, che non sono né uno né ho l'altro...-
Brad alza gli occhi al cielo e mi fa girare verso di lui: -È vero, non hai un corpo da modella da televisione, ma non vuol dire che rimarrai zitella tutta la vita! Sei intelligente, spiritosa, e non è vero che manchi di bellezza. Troverai chi ti apprezza così come sei!-
Non sta scherzando. Non sta ridendo o... o sghignazzando. È serio. È... incredibilmente serio.
-Grazie- dico solamente, sapendo già di essere rossa.
-Sembri uno scoiattolino quando arrossisci- dice ridacchiando, gonfiando le guance e saltellando per tutta la camera.
Gli tiro un cuscino in testa, scompigliandogli il ciuffo. Si tocca i capelli e, vedendo che i capelli sono tutti schiacciati si volta verso me, lanciandomi uno sguardo assassino e un sorriso macabro.
-Corri-
Non me lo faccio dire due volte e scappo fuori dalla stanza, non sapendo dove dirigermi. Corro giù per le scale e mi rifugio in uno stanzino armadio pieno di abiti da donna. Mi nascondo dietro ad alcuni vesiti appesi ad altezza umana su tante grucce. Trattengo il respiro quando lo sento entrare nella stanza-guardaroba. Spegne la luce e rimaniamo in silenzio. Al buio.
-H. so che sei qui e so che ti troverò- sussurra e comincia a girovagare per la stanza.
Vedo nell'ombra le sue braccia che cercano tra i vestiti e poi lo sento spostarli e posizionarsi di fianco. Mette le mani sul pannello dietro di me, una alla destra e una alla sinistra della mia testa, bloccandomi al muro.
-Trovata- bisbiglia al mio orecchio.
Non capisco perché mi vengono i brividi quando mi parla, o mi tocca.
Non ha assolutamente senso!
Scivolo via dalle sue braccia e corro in salotto, quello al piano di sotto, ma lui mi prende per la vita, e, naturalmente, inciampo.
Cado sul tappeto e lui mi cade praticamente addosso. Siamo io, stesa sul tappeto, a pancia in su, e lui, a pancia in giù. I nostri volti sono a pochi centimetri l'uno dall'altro.
-Te l'avevo detto che ti avevo trovata. E ora ti ho fermata- dice compiaciuto.
-E... pensi di stare sopra di me ancora per molto?- dico divertita.
-Mmmh... forse- fa una smorfia divertita.
-Non sono un tappeto- gli faccio notare.
-Sei comoda, vedi le altr...-
Proprio in quel momento la porta si apre e contemporaneamente, io e Brad ci voltiamo verso la porta.
Jake ci guarda con un'espressione incomprensibile. Un misto tra furia e... okay forse solo furia.
-Cosa. Cazzo. Sta. Succedendo.- digrigna i denti.
Brad si toglie da me e io mi alzo.
-Non... non è quello che sembra- balbetto scuotendo le mani.
-Non è quello che sembra?- sibila e si avvicina a me.
Indietreggio di qualche passo alzando le braccia come uno scudo. Brad si interpone tra me e lui.
-Sto parlando con Holland- bofonchia Jake.
-Beh, la conversazione è finita. Se vuoi parlare, adesso parli con me-
Io sono ancora dietro Brad, e non intendo muovermi.
-Sei un pezzo di merda, ci sto provando con una ragazza e te? Me la rubi. Te la sei scopata? Eh? Ecco chi era l'amico con cui doveva 'studiare'! Se non c'eri te, oggi le avrei chiesto di essere la mia ragazza! Vaffanculo!-
Sento un rumore e vedo Brad cadere a terra, tenendosi una mano al viso.
-E tu? Pensavo fossi una ragazza pura, invece non hai battuto ciglio ad aprire le gambe a lui eh?- mi urla addosso e per un attimo ho paura che mi picchi.
Però si inginocchia e si rivolge a Brad: -Pensavo che dopo Amanda avresti smesso di scoparti quelle con cui esco! Ma no, invece! Per convincerla a stare dalla tua parte le avrai detto che era tutto un gioco! Era la prima ragazza da cui ero davvero attratto! E tu hai rovinato tutto...- gli dà un altro pugno sullo stomaco: -'fanculo fratello!-
Si dirige alla porta, dopo aver preso un borsone sopra un armadio, e la sbatte violentemente. Brad si sta lamentando, steso a terra e rannicchiato su sé stesso e sembra che mi stia dicendo qualcosa, ma io non riesco a sentirlo. Non riesco nemmeno a muovermi. L'unica cosa che riesco a pensare è: Sono fratelli

Not Again #Wattys2016 Where stories live. Discover now