Capitolo 20

3.9K 135 1
                                    

Butto l'ormai relitto del bicchiere nel cestino e mi stringo nel mio cappotto. Lascio dondolare le gambe mentre sono seduta sul muretto della spiaggia. L'intervista sulla morte del fratello di Baylee mi ha sconvolta. Un altro pezzo del mio cuore è volato via. Un pezzo della mia vita è volato via. E se voglio che mi restino soltanto nostalgici ricordi, dovrò andare a Los Angeles a trovare i ragazzi e, magari, trasferirmici lì o portarmeli dietro nel Queens. Insomma, la mia scuola è ottima e con l'apertura dei dormitori il giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale, sarebbe perfetto.
Scuoto la testa.
Sono cambiata.
Probabilmente anche loro.
Salto giù dal muretto e mi incammino verso il centro città, cercando di togliermi dalla testa quelle sciocchezze.

Mi copro il viso mentre passo per un marciapiede. Sorpasso i fumatori e mi insinuo in un parco giochi. Mi siedo sulla panchina e accavallo le gambe. Le faccio dondolare avanti e indietro e mi perdo a guardare il paesaggio urbano intorno a me.
Dopo quella che mi sembra un'ora, mi squilla il cellulare. Sobbalzo alla musica e porto il telefono all'orecchio.
-Pronto?-
-Holland torna subito a casa- dice mia madre con il tono più serio di sempre.
-Cosa c'è?-
-Torna subito e basta- aggiunge e riattacca.
O Cristo. Cosa può essere successo?
Salto giù dalla panchina e corro verso casa. Se mia madre è arrabbiata, meglio non metterci troppo a tornare.
Apro la porta e mi infilo in salotto. Sophie, seduta sul divano, mi lancia un'occhiata disgustata e torna a concentrarsi sul suo libro. Volto il viso verso la cucina, dove vedo mia madre seduta sul tavolo con le mani sul viso.
-Mamma?- chiedo avvicinandomi.
Appena sente la mia voce si irrigidisce e si alza furiosa.
-Holland cosa ti passa per la testa?- sbraita e io non so cosa rispondere.
Quando sente il silenzio scuote la testa disperata: -Cos'è questo?!-
Quando si sposta dal tavolo il mio cuore sprofonda. L'intervista. Il video di stamattina. Mi porto una mano alla fronte. Come ho potuto lasciare il computer lì, aperto, proprio sulla famiglia che, secondo mia madre, mi ha rovinato la vita.
-Holland rispondi alla mia domanda, cazzo- sussurra mia madre apparentemente calma, ma la frustrazione si sente trasparire dal tono.
-Io... stamattina ero sulle news e mi è uscita questa...- farfuglio cominciando a sudare freddo.
-Questi individui devi lasciarli stare! Non capisci che ti hanno traviata? Ti hanno rovinata! E tu, dopo un anno di riabilitazione, visite e altro cosa fai? Vai a cercarli sul web! Cosa ti passa nella testa? È una cosa più grande di te! Non riusciresti a gestirla!- urla e alza una mano.
Quest'ultima entra in collisione con la mia guancia con un sonoro suono. Mi mordo il labbro inferiore per non dire nulla che possa mettermi ancora più nei guai e cerco di tranquillizzare i sentimenti che hanno iniziato a ribollirbi dentro.
-Ti proibisco di fare altre cavolate! Fila in camera tua!- continua istericamente mia madre, sbattendo il monitor del mio portatile per chiuderlo.
Obbedisco e salgo i gradini, non prima di essermi aggiudicata una smorfia di disgusto dalla mia sorellina.
Ma chi si credono di essere?
Stavo solo cercando.
È una cosa più grande di te! Non riusciresti a gestirla!
Ah davvero?
Le farò vedere come riuscirò a gestirla.
Sbatto la porta della mia stanza e tiro fuori dal cappotto il mio cellulare. Digito il numero di telefono di Katie e la chiamo.
-Holly?-
-Ciao Katie, ho bisogno di un favore-
-Dimmi tutto-
-Avrei bisogno di... posso venire a casa tua stasera?- chiedo sperando in un sì.
-Ehm... devo andare alla festa con un ragazzo...-
-E se stessi in camera tua senza che i tuoi lo sappiano e quando torni mi racconti tutto? Ti prego- la supplico anche se la mia richiesta è del tutto insensata.
-Senti, cosa devi fare?-
-Devo cercare delle informazioni ma mia madre non vuole e non posso usare il laptop, tu hai il computer e la stampante. Mi saresti di grande aiuto- arrivo dritta al punto: è la mia unica possibilità, perché mentire?
Passa un minuto di silenzio poi risponde.
-Va bene... solo, non metterti nei guai okay? Vieni stasera alle... nove e mezza e vai nel giardino dietro alla casa, ti farò entrare da lì, in qualche modo...-
-Ti adoro-
Riattacco e mi sdraio sul letto, pensando a quale scusa inventerò per stasera.

-Mamma vado a dormire, sono molto stanca...- urlo da camera mia, cercando di non sparare troppe cavolate.
-Okay, buonanotte- mi risponde immediatamente.
Chiudo la porta cosicché non possano entrare durante la notte ma lascio la toppa senza chiave, nel caso guardassero dentro. Spengo la luce e arrotolo il piumone come se fossi sotto le coperte. Apro la finestra. Esco sul balcone e guardo giù, non è molto alto. Senza pensarci mi calo. Appena tocco terra scatto via nelle strade deserte.

Invio un messaggio a Katie e aspetto. Sono seduta sotto il nocciolo del suo giardino. Controllo ancora l'orario e alzo gli occhi, in questo momento Katie apre la finestra. Abita al secondo piano. Mi indica il nocciolo e io ci metto un paio di secondi a capire. Mi arrampico velocemente e mi calo sul suo balcone.
-Ti adoro Katie, come potrei fare senza di te?-
Alza le spalle scherzosamente e ricambia il mio abbraccio.
Entro velocemente in camera sua e accendo il computer.
-Holly che ne pensi di questo vestito? E di questo? Oppure... e questo?- 
Scruto con attenzione i tre abiti e sono davvero tutti molto belli. Quello nero però sorclassa tutti.
-Quello sexy nero! Provalo su!- dico e lei va in bagno velocemente.
Entro su internet ed entro su facebook.
-Katie! La tua password?-
-C i u s q i-
-Cosa?-
-Era il nome del mio gattino quando guardavo Doraemon, solo che non sapevo come si scriveva- spiega dal bagno.
-Eccomi!-
La guardo e resto a bocca aperta. È sensuale dalla bocca ai piedi. Il vestito le arriva a metà coscia e i tacchi le slanciano le gambe.
-Sei... wow, sei bellissima- ammetto.
Mi abbraccia calorosamente e io le faccio cenno di prendere la borsetta e andare, il suo accompagnatore è già arrivato.
-Ci vediamo dopo! Nasconditi dai miei e... ti adoro!-

Batto le dita sulla tastiera ed entro nel profilo facebook di Baylee. Scorro le sue foto e mi fermo su una in cui ci sono lei, Cameron e James. Sorrido e scendo ancora. Sono arrivata quasi alle ultime quando una attira la mia attenzione. È l'unica foto che abbiamo insieme noi quattro. Quella che ho in camera. Una lacrima percorre le mie guance. Singhiozzo un momento poi chiudo facebook e vado su Google. Voglio cercare delle informazioni su di loro. Non so ancora cosa.
-Cazzo muoviti!- sibilo al computer e sbatto il pugno sulla scrivania.
-Ho sentito un rumore cara- esclama il padre di Katie alla moglie un secondo dopo il tonfo della mia mano.
Mi serro la bocca maledicendomi e mi cerco un nascondiglio. Alla fine opto a sotto al letto. Mi raggomitolo e mi copro con una coperta scura e resto in silenzio mentre i due controllano la casa ed entrano in camera della mia amica.

Spazio autrice
Allora... ho perso ispirazione per questa storia e adesso sono ferma. Mi è già successo con altre due storie: Why love is so difficult? e un'altra do cui non ricordo più nulla. Alla fine le ho cancellate tutte e due ma non vorrei fare lo stesso con questa... adesso mi sto concentrando su My Old Love e scrivo tanti capitoli proprio per non perdere il filo. Adesso farò un periodo di pausa in questo "libro" e mi dedico all'altro. Spero davvero che mi balzi in mente qualcosa perché non voglio scrivere cavolate, questo capitolo infatti non mi piace troppo ma voglio comunque pubblicare anche questo avviso. Vedremo cosa succederà.
Lussy🌸

Not Again #Wattys2016 Where stories live. Discover now