Capitolo 18

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-Ma a scuola? Mi daranno tutti della troia- interrompo il bacio preoccupata.
-A chi lo dice gli farò cambiare idea- mi accarezza i capelli.
-Da oggi in poi ti è vietato toccare o guardare con insistenza il culo e le tette di qualsiasi ragazza- dico gattonando verso di lui.
-Perché dovrei toccare o guardare insistentemente loro se ho già te?-
-Perché le ho piccole, e.... e sono grassa- sussurro l'ultima parte, incerta se l'abbia sentito o no.
-Grassa? Tu non sei grassa. Sei bellissima così come sei. Sei magra e Molly è solo una troia. Una così smilza non è neppure bella. E poi tu non sarai mica così stupida da crederci vero?-
Vede la mia faccia e si copre gli occhi con le mani: -Quante volte hai rimesso i pasti?-
-Non... non lo so...- evito il suo sguardo ma lui mi prende il viso tra le mani e mi costringe a guardarlo: -Dimmelo-
-Compresa le colazioni... nove o dieci volte...-
-Cosa?- esclama inorridito: -Dio io la uccido, quella troia di merda. Adesso facciamo colazione e mi assicurerò che tu mangi.-
Fa per andare alla porta ma lo fermo.
-Ehy ehy ehy! Non puoi farti vedere qua a casa mia. Mezzo nudo. Nella mia stanza. Quando sono mezza nuda anche io.- gli faccio notare ma a lui non interessa.
-Potresti presentarmi a loro...- dice gonfiando il petto.
-Non gasarti scemo-
Gli stampo un bacio sulle labbra e faccio per uscire ma lui mi sbatte contro la porta.
-Dove vai così? Dio, sei così provocante di natura?- sussurra al mio collo.
-A farmi una doccia-
-A farci una doccia vorrai dire- mi corregge e mi prende in braccio senza aspettare la mia risposta.
Mi scarica nella doccia e chiude la porta, poi si mette vicino a me e si spoglia degli slip. Come faccio io.
-Preferisci l'acqua calda o fredda?-
-Tiepida non esiste?- ridacchia ma io mi incupisco un momento.
-Ehy, tutto bene?- mette due dita sotto il mio mento e mi bacia.
Annuisco e apro il getto d'acqua, cancellando per un momento le sue parole.
Holly, esistono solo il bianco e il nero. Il grigio è solo un compromesso per chi è indeciso. Quindi bianco o nero? Preferisci scappare da me e continuare la tua vita noiosa oppure diventare la mia ragazza e vivere un'esperienza che non potresti provare mai più? Tranquilla, quando ci sei dentro, non vuoi più uscirne.

Sento i passi di mia madre che scendono le scale per arrivare in cucina e poi vedo la sua figura.
-Holland chi è lui?- domanda stupita mia madre quando vede Brad seduto a tavola con me.
-Lui è Brad. Il mio ragazzo. È appena arrivato, stiamo solo facendo colazione- dico calma e le si forma un sorriso a sapere che sono fidanzata.
-Ah okay. Piacere io sono Trish. Allora... io vi lascio...- balbetta emozionata e corre via.
-Spero di piacerle- sussurra tenendomi la mano.
-Tranquillo, è così imbarazzata per via dell'anno passato...- dico inzuppando il biscotto nel thé.
-Prima o poi mi dovrai spiegare tutto-
-Seh... allora ci metteremo tre mesi- sgranocchio le gocce di cioccolato nella pasta frolla e finisco la tisana.
-Troveremo tre mesi- dice e io alzo gli occhi al cielo scherzosamente.
-Andiamo?-
Annuisce e si pulisce le labbra.
-Aspetta, sei sporco qui- gli dico e gli lecco via il cioccolato dal labbro inferiore.
Ci baciamo poi andiamo verso scuola a piedi. Mi prende per mano e mi bacia spesso la fronte o il naso.
-Sei bellissima con il nasino rosso, Rudolf- mi scherza toccando la punta del mio naso.
Gli faccio la linguaccia e lui mi accarezza la guancia con il pollice. Siamo nella zona vicino la scuola, e posso già vedere i ragazzi che ci guardano e puntano le dita verso le nostre mani intrecciate. Brad mi avvicina a sé visibilmente e mi mette un braccio sulle spalle, come per proteggermi dagli sguardi altrui.
-Ehy puttanella!- mi urla qualcuno e non faccio fatica a capire di chi si tratta.
-Che cazzo ci fai Brad con questa troia?- esclama Molly sbigottita guardandolo.
Certo che ha una bella faccia tosta a dare a me della troia.
Non perché io non lo sia, ma perché lei lo è molto più della sottoscritta.
-È la mia fidanzata Molly- dice semplicemente Brad.
-Cooooooooosa? Mio Dio che troia!- urla dandomi una spinta tale da farmi cadere per terra.
-Cosa cazzo fai Molly?- sibila il mio ragazzo alla tipa in piedi, poi si china su di me.
Sto bene gli sussurro e mi rialzo sbattendo il mio dito medio in faccia a quella cheerleader di merda. Ci avviamo nei corridoi e quando stiamo per entrare in classe, incontriamo Jake. Mi sento tremendamente in imbarazzo.
-Mio Dio Holland. Sei caduta così in basso a metterti con il mio fratellastro- sbotta guardandomi disgustato.
-Mi dispiace Jake ma io... tu non mi piacevi e mi sembrava brutto illud...-
-Ti dispiace? Ah, dovevi pensarci prima di aprire le gambe a questo qua...- le sue parole mi colpiscono profondamente.
-...Pensavo seriamente che fossi una brava ragazza, ma la realtà è che sei una puttana come le altre. Pensi davvero che per lui conterai qualcosa andando avanti col tempo?- continua assottiliando gli occhi in due fessure.
Abbasso lo sguardo. Brad gli si avvicina e gli spintona il petto.
-Holly non perdiamo tempo con gente così- sibila così mi allontano e mi vado a sedere vicino a Katie.
-Tu sei un casino!- dice puntando un dito al mio petto: -Ma hai un culo! Ti sei messa con il ragazzo più figo e desiderato della scuola!-
-Beh grazie Katie- sussurra divertito Brad, che si è appena seduto nel banco dietro al nostro. Le guance della mia amica si colorano di rosso.
-Comunque... cosa ti metti per la festa?- chiede sventolando la mano come per cancellare l'imbarazzo.
Scuoto la testa in un Non lo so e mi concentro sulla lezione che sta iniziando.

La campanella è suonata mezzo minuto fa, e io sto ancora mettendo a posto i libri delle ore precedenti. Nel corridoio non c'è più nessuno e non si sente nemmeno un rumore. Anzi ne sento uno. Un rumore di tacchi. Tanti tacchi. Mi giro e vedo guai in arrivo.
Molly e il suo gruppetto.
-Cara!- la voce di Molly è così stridula che quasi mi copro le orecchie.
-Cosa c'è?- chiedo secca.
Si guarda un attimo in giro poi mi sbatte contro gli armadietti.
-Sei proprio una troia a fartela con i due fratelli. Pensi davvero che Brad ti sarà fedele? Secondo me dovevi tenerti quel tesoro di Jake. Perché lui ti tradirà. E io non attenderò nemmeno un secondo a farmelo. Quindi tieniti stretta quei pochi che ti rimangono. E prega. Prega perché ti renderò la vita impossibile- sibila mentre stringe la mia gola con le mani.
Mi divincolo e le sussurro: -Non ho paura di te-
Rossa di rabbia, mi tira uno schiaffo e mi butta per terra. Con l'aiuto delle sue pecore comincia a darmi calci sulle costole e nella pancia, riempiedomi di pugni sullo stomaco. Tutte le cheerleader continuano a chiamarmi troia e penso che sia solamente perché ora che Brad è impegnato, non potranno andare a letto con lui.
-Molly lasciala!- urla una voce debole. Molly, che sta tenendo la mia camicia dal colletto, si volta a vedere la ragazzina debole del gruppo. Quella poveretta sta tremando ma cerca di non farlo vedere. La vipera si avvicina a lei e la spinge agli armadietti, sferrandole uno schiaffo dopo l'altro sul viso.
-Qui quella che fa le regole sono io- le sibila contro e la scaraventa sul pavimento vicino a me.
Le ragazze ricominciano a darci calci e pugni su tutto il corpo e io non sento più il busto. Si fermano solamente al rumore di una porta che si apre, e scappano via. Lasciando me e la ragazzina a terra. Spiazzate dal dolore.
-Ricorda Herris! È solo l'inizio!- grida Molly da lontano e per un momento ho paura.
Poi questa paura viene sostituita da un giramento di testa inimmaginabile. Mi accovaccio vicino alla ragazza stesa.
-Come stai?- bisbiglio non trovando nemmeno la forza di parlare.
Per risposta si asciuga le lacrime dal viso e tenta di alzarsi. È ridotta male: ha diversi lividi sul viso e si tiene la pancia con una mano. Non immagino il mio aspetto. La aiuto ad alzarsi e ci trasciniamo in infermieria.
-Cosa è successo ragazze?- strilla l'infermiera ma non riesco a risponderle che chiudo gli occhi e cado senza grazia sul pavimento.

Scusate per il ritardo :)

Not Again #Wattys2016 Where stories live. Discover now