Capitolo 10

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È mattina. Sono sveglia già da un po', ma non mi sono ancora alzata.

Sto ripensando alla conversazione che ho avuto con Ella e forse ha ragione. Potrei veramente essere innamorata di Daniel.

Decido che questa mattina andrò a parlare con lui.

Mi alzo dal letto, mi vesto e scendo in sala da pranzo. Faccio velocemente colazione, così da riuscire ad evitare mia madre e mia sorella che stanno ancora dormendo.

Entro un attimo in cucina, così da comunicare ad Ella la mia decisione di parlare con Daniel.

<In bocca al lupo, Anastasia> dice. <Cerca di fare in fretta però, perché sta arrivando un temporale.>

Mi dirigo all'ingresso e apro la porta. Un vento gelido mi investe e fa sbattere la porta. Il cielo è pieno di nubi nere e tra poco pioverà di sicuro, ma io devo assolutamente parlare con Daniel.

Esco e vado in giardino a cercarlo. Cerco di ripararmi dal freddo come posso, ma ho indosso solo un abito leggero.

Daniel in giardino non c'è e neanche nella serra, ma non voglio arrendermi. Proverò a cercarlo nel nostro posto. Magari è lì.

Dal giardino, entro nel bosco lì vicino. Il tempo continua a peggiorare, ma io non mi arrendo.

Finalmente arrivo nel nostro posto preferito: una distesa d'erba in mezzo al bosco con accanto un ruscello. Quando ci sono le belle giornate, e mia madre e mia sorella non ci sono per tutto il giorno, veniamo qui. Stiamo immersi nella natura e osserviamo gli animali che vengono a dissetarsi.

Oggi però non c'è nessuno. Non ci sono né gli animali né Daniel. Aspetto un po' per vedere se arriva, quando comincia a piovere. All'inizio una pioggerellina debole, ma che poi si trasforma in un forte temporale con tuoni e lampi.

Decido di tornare indietro. Daniel non verrà mai con questo tempo, nessuno lo farebbe.

Quando arrivo a casa, sono completamente fradicia.

Ella, sentendo aprirsi la porta, viene all'ingresso.

<Anastasia! Sei bagnata fradicia! Ti accompagno subito a cambiarti, se no ti prenderai un bel raffreddore!>

Non fa in tempo a finire la frase che starnutisco. Ella mi guarda preoccupata. Mette una mano sulla mia fronte.

<Ti si sta alzando la temperatura. Non va affatto bene. Ti porto subito in camera e poi ti preparo qualcosa di caldo> mi dice, preoccupata.

Vado in camera, accompagnata da Ella. Mi tolgo i vestiti fradici di dosso e mi metto qualcosa di asciutto. Dopodiché Ella mi costringe a mettermi a letto. Si assenta per poco e poi torna con un brodo caldo. Ne prendo qualche cucchiaiata e subito mi sento meglio.

Mi sdraio ed Ella si stende di fianco a me.

<Sei riuscita a parlare con Daniel?> mi chiede.

<No, non l'ho trovato. Non era né in giardino né nel bosco. Probabilmente era a casa sua, sarei dovuta andare lì.>

<No. Hai fatto bene a non andare. Con questo tempo non saresti dovuta neanche uscire di casa. Figuriamoci andare nel villaggio vicino!>

<Va bene, mamma> le dico, prendendola in giro.

Lei mi sorride e mi da una gomitata.

Sono talmente stanca che appena chiudo gli occhi, mi addormento.

La sorellastra di CenerentolaWhere stories live. Discover now