È mattina. Aspetto che mia madre e Genoveffa siano impegnate e sgattaiolo fuori di casa. Chiudo la porta dietro di me senza far rumore e vado in giardino. Devo assolutamente spiegare tutto a Daniel.
Lo trovo mentre sta travasando dei fiori. Alza lo sguardo e lo incrocia con il mio, ma lo riabbassa subito, irrigidendo la mascella. È arrabbiato con me o, peggio, l'ho ferito. Mi avvicino a lui, ma continua a lavorare senza guardarmi.
<Ehi> dico.
<Ehi> risponde lui, sempre lavorando.
<Volevo spiegarti... Non è come può sembrare.>
<Non c'è niente da spiegare> dice, fermandosi e guardandomi. Il suo sguardo è freddo. <È tutto chiaro. Io ero solo un passatempo finchè non arrivava il tuo principe azzurro con la lucente armatura sul cavallo bianco. Adesso che è arrivato, non hai più bisogno di me.>
<No, non è così!>
<Non riesco neanche a guardarti negli occhi> dice, distogliendo lo sguardo dal mio.
Sento le lacrime che premono per uscire e non riesco a trattenerle. Non so come farmi ascoltare. Ha già deciso che per me lui non sarà mai abbastanza. Come posso fargli cambiare idea?
<Ascoltami, ti prego! Le cose non stanno così!>
<Ah, no? Allora illuminami, ti prego. Sono tutt'orecchi> dice, tornando a guardarmi e incrociando le braccia.
<È mia madre. Vuole che mi sposi e ha già scelto per me il mio futuro marito. Non sono riuscita a farle cambiare idea, sai com'è fatta. Me l'ha detto solo ieri e io non sono riuscita ad avvertirti prima. Mi devi credere: a me non interessa nessun altro. Io voglio stare solo con te! Sono innamorata di te!>
Daniel sta in silenzio per un po'. Non so se è un buon segno. Sta riflettendo su quello che gli ho detto? Mi crede o no?
<Credimi, ti prego> gli dico, disperata.
Prendo le sue braccia, ancora incrociate, e le porto intorno alla mia vita. Gli prendo il viso tra le mani e gli dico: <Io ti amo, Daniel. Non c'è nessun altro, non ci sarà mai nessun altro. Solo tu.>
Piangendo, lo bacio. Un bacio dove metto tutto l'amore che provo per lui e tutta la paura che ho di perderlo. All'inizio non ricambia, ma poi si scioglie. Ci baciamo e ci abbracciamo per quella che sembra un'eternità. Quando le nostre labbra si staccano, ma non i nostri corpi, ci guardiamo intensamente negli occhi.
<Ti amo anch'io, Anastasia. Mi dispiace di aver dubitato di te. Quando ti ho visto con quello, non ho capito più niente. Ero accecato dalla gelosia. Lui è così perfetto per te, io non posso competere.>
<Tu sei perfetto per me.>
Lui sorride, mi bacia la fronte e mi stringe di più a sé.
<Adesso cosa facciamo?> chiede lui.
<Intendi con mia madre? O con Enrico?>
Al pronunciare il nome del Conte, Daniel fa una smorfia.
<Entrambi> dice Daniel.
<Con mia madre sarà più difficile. Direi di cominciare con Enrico. Se io gli spiegassi la situazione, penso che capirebbe.>
<Non mi piace che passi del tempo con lui> dice, mettendo il broncio.
<Lo so, ma per il momento è necessario. Devo mantenere le apparenze con mia madre, ma sistemerò tutto. Te lo prometto.>
<Mi fido di te.>
Gli sorrido.
<Anastasia!>
Mi giro e vedo Ella che corre verso di noi.
<Ella! Che succede?>
<Tua madre ti sta cercando!>
Bacio velocemente Daniel e corro in casa insieme ad Ella.
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DU LIEST GERADE
La sorellastra di Cenerentola
FanfictionE se la protagonista della fiaba di Cenerentola non fosse stata lei, ma una delle sue sorellastre? Come sarebbe andata? Cenerentola è così buona e innocente come vogliono farci credere? E le sue sorellastre sono veramente così cattive? #6 in N...