Capitolo 31

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Enrico!

Dal suo sguardo non riesco a capire se ce l'ha ancora con me o no. E adesso? Cosa faccio?

Resto ed affronto le conseguenze di quello che gli ho fatto o scappo?

Decido di rimanere e vedere cosa succede.  Non farà certo scenate ad un ballo pieno di gente a palazzo reale, no?

<Ciao> lo saluto, timidamente.

<Ciao, Anastasia. Come stai?> dice lui.

<Bene, grazie. E tu?>

Non riesco ancora a decifrare il suo sguardo, quindi opto per delle risposte educate e neutre.

<Sto bene anch'io, grazie. È un po' che non ci vediamo.>

'Da quando ti ho lasciato' mi verrebbe da dirgli, ma me ne guardo bene. Mi limito a sorridergli e ed annuire. Vorrei tanto capire cosa sta pensando veramente.

<Vorrei presentarti una persona> mi dice.

Si avvicina a una ragazza, le sussurra qualcosa all'orecchio e insieme vengono verso di me.

<Anastasia, ti presento Robyn.>

Ci salutiamo entrambe con un sorriso e un cenno del capo.

Robyn è una bella ragazza con lunghi capelli scuri acconciati in morbidi boccoli, una pelle simile a porcellana, occhi grandi e chiari e indossa un abito rosa con balze e pizzi: sembra una bambola. Mentre la osservo, mi chiedo se sia una parente di Enrico, magari sua sorella o una sua cugina. Sembra avere un paio d'anno meno di lui.

<È la mia fidanzata> continua lui.

Ah. Fidanzata.

<Oh. Bene> dico io, colta di sorpresa.

<Sono molto felice per voi> continuo. <Vi conoscete da tanto?>

Subito mi mordo la lingua. Sono stata indelicata. Sembra una frecciatina, ma in effetti mi chiedo se l'abbia conosciuta prima o dopo di me.

Enrico e Robyn si guardano negli occhi, sorridendosi a vicenda.

<In realtà, sì> dice Enrico. <Ci conosciamo fin da bambini. I nostri genitori erano molto amici.>

<Già. Poi quando avevo dieci anni, ci siamo trasferiti in un altro regno. Siamo tornati qui solo di recente e ci siamo subito rimessi in contatto con i Leanti La Rosa, la famiglia di Enrico> dice Robyn.

<E appena ci siamo visti ci siamo innamorati. È stato un colpo di fulmine> prosegue Enrico.

Sono talmente innamorati, che ognuno finisce le frasi dell'altra.

Sono molto contenta per Enrico, che ha trovato la ragazza per lui e che non ce l'abbia più con me, ma non posso fare a meno di essere un po' gelosa. Loro possono stare insieme alla luce del sole, mentre io e Daniel non abbiamo mai potuto e adesso non potremo mai più.

Veniamo interrotti dalla musica, che prima era solo di sottofondo, mentre adesso suonano un valzer.

Mi giro e vedo il principe alzarsi dal suo trono e passeggiare per l'enorme salone. Immagino stia decidendo con quale dama dare il via alle danze.

La marea di persone presenti si divide per lasciare passare il principe. Vedo con la coda dell'occhio mia madre farsi largo tra la folla con Genoveffa per avvicinarsi il più possibile e far sì che venga scelta sua figlia. Il principe si avvicina a una dama, le fa un inchino al quale lei risponde con una riverenza, le offre il braccio, si dirigono insieme al centro della sala e ballano sulle note del valzer.

La povera dama si vede che non è molto portata per il ballo. Infatti schiaccia il piede un paio di volte al principe, ma lui continua a ballare come se niente fosse. Si vede che è un bravo ballerino, solo che ha scelto la dama sbagliata. Quando la musica finisce, il principe fa un inchino alla sua compagna di ballo che risponde con una riverenza e con molte scuse.

Mentre si guarda intorno per scegliere la prossima lady, mia madre spinge Genoveffa, che si ritrova al centro del cerchio che si è formato per lasciar ballare il principe e la sua dama. Mia sorella, che non è mai stata timida, in questo momento si vede che è in imbarazzo, ma torna subito sé stessa quando il principe decide di ballare con lei - non che mia madre gli abbia dato molta altra scelta.

Genoveffa se la cava decisamente meglio rispetto alla ragazza di prima. Potrebbero anche essere una bella coppia, sono entrambi molto affascinanti, ma non augurerei a nessuno di vivere con mia sorella e dover sopportare i suoi capricci ogni giorno.

Il ballo viene interrotto all'improvviso. Il principe si è come pietrificato e tutti gli invitati si girano  verso il punto che sta guardando.

Dalle scale sta scendendo una ragazza bionda con uno splendido vestito blu. Con la maschera che le copre in parte il viso è difficile dire chi sia, ma posso dire che è veramente bella.

Il principe è come rapito da lei e le si avvicina lentamente. Non riesce a togliergliele gli occhi di dosso e lo stesso vale per lei. Quando le mancano pochi gradini, il principe le offre il suo braccio per aiutarla a scendere dalle scale e la scorta al centro della sala.

Genoveffa, scioccata ed offesa, non può fare altro che allontanarsi.

Il principe e la ragazza misteriosa cominciano a ballare e sono uno spettacolo per gli occhi. Lui la fa girare, volteggiare: sembra leggera come una nuvola. Continuano a guardarsi negli occhi per tutto il tempo, non riescono a staccare la sguardo.

Anche altre coppie si uniscono alle danze, tra cui Enrico e Robyn.

Mia madre e Genoveffa mi raggiungono e, ancora arrabbiate, cercano di capire chi sia quella ragazza. Mi ricorda qualcuno, ma non riesco a capire chi.

Dato che mia madre non è riuscita ad ottenere quello che voleva, decide che non vale più la pena di assistere al ballo. Si allontana - e ovviamente trascina anche me e Genoveffa con lei - e ci avviciniamo ai tavoli apparecchiati con un'enorme quantità di cibi. I camerieri, sotto istruzione di mia madre, ci preparano i cibi e ce li servono. Ceniamo e poi riprendiamo ad estendere le nostre conoscenze, che per me significa stare seduta in un angolino in attesa di tornare a casa.

L'orologio rintocca le 23:30. Vedo che sta succedendo qualcosa e mi avvicino a vedere. La ragazza misteriosa sta correndo su per le scale inseguita dal principe. Diverse persone li seguono e mi accodo anch'io. Cosa può spingere una dama che stava ballando con un principe a scappare via così?

Arrivo all'esterno del castello insieme ad altri e notiamo il principe chino a raccogliere qualcosa dalla scale, mentre la ragazza continua a correre via e sparire nel buio della notte.

<Andiamocene via. È stato uno spreco di tempo questo ballo> dice mia madre.

Non mi ero accorta che anche lei e Genoveffa fossero uscite. Subito si dirigono verso la scalinata e la scendono, dirette ai valletti che chiameranno la nostra carrozza. Non posso fare altro che seguirle e tornare a casa, concludendo così questa serata particolare.

Non so se sono così delusa come mia madre e mia sorella. Io non puntavo certo a conquistare il principe, non avevo aspettative per questa serata. Devo dire, però, che non mi è dispiaciuto esserci. Avrei voluto che ci fosse con me anche Daniel, anche se so che non sarebbe mai potuto venire. E, nonostante quello che mi ha fatto, sono dispiaciuta che Ella si sia persa il ballo.

La sorellastra di CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora