Subito dopo il bacio siamo andati nel nostro posto, nel bosco, per parlare senza essere visti.Io e Daniel ci siamo chiariti. Entrambi non volevamo rovinare la nostra amicizia ed eravamo disposti a nascondere i nostri sentimenti. Nessuno dei due voleva perdere l'altro.
Siamo seduti abbracciati l'uno all'altra già da un po', ma nessuno dei due ha intenzione di andarsene e rovinare questo momento perfetto.
<Mmm. Devo andare. È ora di pranzo> dico, lamentandomi.
<Devi proprio?> dice Daniel, facendomi gli occhi da cucciolo.
<Mia madre si insospettirà. Il dottore le avrà detto che sono guarita e quindi lei si aspetterà di vedermi a pranzo.>
<Non puoi andartene> dice, stringendomi più forte. <Non ti lascerò mai più. Staremo sempre insieme.>
Ci penso un po' e poi mi viene un'idea.
<Che ne dici se facessimo un picnic qui?> propongo.
<E tua madre?>
<Chiederò ad Ella di coprirmi. Dirà a mia madre che non ho ripreso ancora completamente le forze e che preferisco mangiare nella mia stanza.>
Mi fa un sorrisone.
<Lo prendo come un sì> gli dico, sorridendo anch'io.
Mi alzo a fatica, perché non vorrei allontanarmi nemmeno per cinque minuti.
Siamo ancora mano nella mano e Daniel non ha nessuna intenzione di lasciarmi andare.<Prima vado, prima torno> gli dico.
Lui fa una smorfia, quasi di dolore, e mi lascia la mano. <Fai in fretta> mi dice, triste.
Mi allontano camminando all'indietro. Non riesco e non voglio staccare i miei occhi dai suoi.
Quando mi sono allontanata un po', mi giro e cominciò a correre verso casa. Entro e vado nelle cucine.
<Ella!> chiamo, di fretta e con il fiatone.
<Anastasia! Tutto bene? Sei tutta rossa e ti manca il respiro. Stai di nuovo male?> chiede, preoccupata.
<No, tranquilla. Non è quello. Sto benissimo. Anzi, non sono mai stata meglio!> le dico, sorridendo.
Ella mi guarda per un po', poi apre occhi e bocca dalla sorpresa.
<È quello che penso?> mi chiede, felice.Annuisco e lei mi sorride ancora di più.
<Racconta, racconta!> mi chiede, euforica.<Ti racconterò dopo. Daniel mi sta aspettando. Volevo chiederti un favore.>
<Tutto quello che vuoi.>
Le chiedo di coprirmi con mia madre e di aiutarmi a preparare il cesto del picnic e lei accetta subito.
Dopo poco, esco da casa con il cestino da picnic tra le mani, pronta per tornare da Daniel, il mio migliore amico ed ora anche mio innamorato.
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La sorellastra di Cenerentola
FanfictionE se la protagonista della fiaba di Cenerentola non fosse stata lei, ma una delle sue sorellastre? Come sarebbe andata? Cenerentola è così buona e innocente come vogliono farci credere? E le sue sorellastre sono veramente così cattive? #6 in N...