5 capitolo

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«Mi dispiace per te ma è già impegnata con me.» afferma sicuro.

Lo guardo turbata, recuperando le carte dal pavimento che Harry aveva stracciato per non so quale motivo.
Non è vero che sono impegnata con lui perché gli ha detto così?
Ho accettato di andarmene via da quella casa solo per liberarmi di mio padre, non perchè volevo stare con Harry.

FLASHBACK

«Mi proteggerai sempre, vero?» gli chiedo abbracciandolo forte tra le mie piccole e fragili braccia.

«Si bambina mia, ti proteggerò adesso e anche quando sarai più grande.» Mi risponde baciandomi delicatamente la fronte per poi prendermi la mano e stringerla con la sua.

Sobbalzo all'improvviso rendendomi conto dello sparo di un fucile poco distante dalla nostra abitazione, stringo al petto la collana che mi regalò mia madre prima di notare il brivido della paura sul viso di mio padre.

«Avanti Scoth non avere paura, lo sappiamo che sei lì dentro!»

L'uomo mi guarda indicandomi le scale che portano in camera, annuisco dirigendomi nella stanza per intrufolarmi in uno dei vecchi armadi di legno.

«Sei uno stronzo Scoth, avevi detto che avresti portato tu la roba! Invece mi hai fregato e adesso pagherai con tua figlia!»
Sento dei rumori strani provenire dal salotto, forse mio padre starà lottando contro il suo amico a me sconosciuto, o forse lo starà semplicemente fermando.
Il rumore dei passi si fanno sempre più vicini, apro leggermente l'anta dell'armadio notando nella stanza più di due uomini oltre mio padre, tutti con un fucile spianato in mano.

«Dove l'hai nascosta Scoth?» Grida aprendo velocemente l'armadio accanto al letto scovandomi con le lacrime agli occhi.

L'uomo sconosciuto mi prende dal polso stringendo con forza e provocandomi un leggero dolore, mi faccio coraggio cercando di liberarmi dalla sua stretta e scappare ma purtroppo rimane sempre più forte di me e io sono troppo piccola per difendermi.

«Sei proprio una bambina bellissima, chissà se il tuo fiore delicato sarà piacevole come te..» Si lecca le labbra sfiorando il tessuto della mia gonna vicino alla mia intimità.
Mio padre inizia a gridare e a divincolarsi senza però nessun risultato, gli altri uomini lo tengono da entrambe le braccia e uno di loro ha il fucile contro la sua testa;

Non può farci niente.. Ma è colpa sua se adesso subirò questa violenza.
Sono così piccola e innocente, e questi uomini non hanno pietà di me e nemmeno di mio padre che dovrà guardare tutta questa atrocità.

«È colpa tua papà, mi avevi promesso di proteggermi sempre.» grido in preda ad altre lacrime amare.

L'uomo dal viso giovanile ordina di bloccarmi i polsi ai suoi compagni, loro annuiscono prima di sorridere con aria soddisfatta.
Inizia a togliermi tutti gli indumenti che alcuni minuti fa coprivano il mio corpo gracile facendomi rimanere nuda.
Inizio ad urlare appena vedo slacciarsi la cintura e abbassarsi i jeans; Si posiziona tra le mie gambe iniziando a spingere forte dentro di me, sempre più violentemente fino a farmi sanguinare.

Quella scena è ancora impressa nella mia mente e mai potrò dimenticarla.

FINE FLASHBACK

POV. HARRY

Guardo Elisabeth pensierosa per alcuni minuti, anche dopo aver mandato via Peter lei continua a guardare il vuoto del pavimento.

Noto una lacrima scendere dal suo viso quindi, decido di posare il mio dito sulla lacrima per asciugarla. Sono preoccupato non voglio vedere Beth infelice con me, io vorrei vederla sempre sorridere perché se lo merita. Le ho promesso di non farle mai del male.

«Beth che succede?» le chiedo mordendomi il labbro inferiore.

«Perchè ti sei comportato così con il mio amico?! Non ne hai il diritto Harry.» Scatta asciugandosi le lacrime e intrecciando le braccia al petto.

Inizio a seguirla vedendola dirigersi verso la nostra stanza, decido nervoso di fermarla prendendole saldamente il polso e facendo scontrare la sua schiena con il muro.

«Non ti permetto di avere questo tono alto verso i miei confronti, ragazza cattiva.» La rimprovero sfiorando il lobo del suo orecchio con la lingua sentendola tremare sotto di me.

«Sai che mi sono segato pensando a te?» Le dico stringendola ancora di più al mio petto.

Lei emette un ghigno riuscendo a liberarsi e aprendo la porta della camera.

«Buon per te allora.» Mi risponde ridacchiando.

Apro leggermente la bocca sorpreso prima di prendere un cuscino e lanciarlo sul suo sedere; Emette un grido breve per poi girarsi velocemente, prendere un secondo cuscino e lanciarmelo sfiorandomi di poco il braccio.

«Sei scarsa Beth!» ridacchio ripetendo la stessa cosa di prima.

«Harry Styles io al posto tuo non ne sarei così convinta» Inizia a lanciarmi vari cuscini, mi affretto a difendendermi prendendola dai fianchi e buttandola sul materasso del letto matrimoniale, lei continua a ridere per il solletico che le sto procurando così mi abbasso leggermente al suo viso soffermandomi a guardare quanto questa ragazza può essere bella e quanto sia impossibile averla mia.

«Basta Harry ti prego sei troppo pesante!» continua a ridere cercando di togliere il mio corpo da sopra il suo.

«E tu sei troppo bella Beth» Le dico alzandomi da lei per poi dirigermi verso il bagno.

«Harry.» Mi richiama prima che possa chiudere la porta.

«Si ragazza cattiva?» Chiedo girandomi.

«Grazie per avermi portata via da quella casa.» Aggiunge sorridendo.

No, grazie a te per essere venuta con me in questo inferno.

Annuisco evitando di risponderle, chiudo la porta dietro di me ricordando di aver lasciato sul bordo della vasca bustine di cocaina e non averle tolte per non farle vedere ad Elisabeth.
Non voglio nasconderle a lei perché mi fido, ma non voglio neanche che pensi di star convivendo con una persona drogata e pericolosa, vorrei far passare più tempo prima di farglielo vedere.

Prendo la bustina infilandola nella testa dei jeans neri appena tolti, mi metto la tuta per poi uscire dal bagno e stendermi sul letto.
Guardo accanto a me Beth vestita con un pantaloncino morbido in pizzo rosato, e una canotta che mette in risalto tutte le sue curve ma soprattutto il suo seno.

«Per la cronaca mi stai facendo venire un' erezione.» ammetto vedendola girarsi incredula, per poi chiudere gli occhi sospirando.

Un altro grammo, grazie.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora