9 capitolo

239 22 20
                                    

Mi sembra ancora strano vivere con Harry in questa casa,insomma,dovrò abituarmi certo ma era una cosa che non avrei mai potuto immaginare.
Sono stesa di pancia in giù sul letto,continuo a digitare con i polpastrelli sulla tastiera del computer in cerca di qualche lavoro per aiutarmi in qualche modo a dividere le spese,come ad esempio per il cibo o per le uscite nei vari locali; Adesso come adesso sono al verde e mi sento soltanto una bocca in più da sfamare per Harry,non voglio essere una di quelle ragazze appoggiate ai soldi dei propri compagni in tutto e per tutto.
Sobbalzo leggermente appena sento la porta della stanza aprirsi,mi sistemo con le gambe incrociate, con la schiena poggiata sul cuscino e il computer nuovamente sulle gambe.

«Ti va di uscire con me? Sto andando ad una festa in un locale,e sai avevo pensato che se saresti venuta anche tu, avresti potuto conoscere qualche persona quindi..» Prima che possa finire il suo discorso lo fermo interrompendolo facendo un gesto veloce con un dito.

«Non dovresti arrivare così nella mia camera Harry,dovresti prima chiedere il permesso.» Faccio notare la sua presenza senza preavviso.
Lui annuisce cercando di scusarsi.

«Ci vengo.» Accetto l'invito vedendolo subito dopo andarsene e chiudere la porta.

Salto giù dal letto,aprendo l'armadio e cercando qualche vestito seducente per la serata,non che mi interessi farmi vedere da Harry diversa ma non ho mai avuto l'occasione di vestirmi in quel modo.
Mentre cerco penso alla mia vecchia migliore amica Charlotte,mi manca davvero tanto e purtroppo non ci sentiamo da più di un anno dopo il litigio che abbiamo avuto per un ragazzo,si praticamente avevamo entrambe una cotta per lo stesso ragazzo del quinto anno,aveva voluto finire la nostra amicizia scegliendo di avere lui nella sua vita.
Faccio un saltello appena recupero un vestito color verde acqua mai indossato,lo prendo e lo butto sul letto decidendo con poca scelta di abbinare dei tacchi neri alti 12 cm,ma non essendo abituata butto nella borsa anche un paio di vans.
Mi dirigo verso il bagno facendo una doccia fredda per rinfrescarmi prima di uscire,passo una mano sul vetro appannato districando i capelli e aggiustandoli al meglio possibile anche se non potrei avere nemmeno la possibilità di farmi una coda odiando terribilmente le mie orecchie.
Mi trucco mettendoci il più impegno possibile per risultare comunque diversa da tutti gli altri giorni,dopo mezz'ora di lentezza nel bagno indosso finalmente il vestito ed i tacchi abbinati squadrando il mio corpo dalla testa ai piedi sentendomi per la prima volta decente.
Dopo pochi minuti esco dalla stanza camminando verso le scale,mi ricordo ingenuamente dei tacchi alti facendo ancora fatica a camminare e abituarmi,stringo saldamente le mani sul bordo della ringhiera scendendo ogni gradino con discrezione;
Sorrido facendo scappare un respiro di sollievo notando soltanto un altro gradino da scendere,mollo la presa dalla ringhiera arrivando finalmente all'ingresso.
Non mi sorprendo vedendo Harry vestito come sempre,e forse l'unica cosa che ha di diverso è una semplice camicia nera eccessivamente sbottonata mostrando la maggior parte dei suoi tatuaggi.

«Sei carina.» Mi dice da persona menefreghista.

«Grazie mille eh..» Rispondo alzando gli occhi al cielo.

Lo sorpasso uscendo da casa e camminando fino alla macchina, tengo il profilo basso evitando di avere un qualsiasi contatto visivo con il ragazzo riccio.

«Smettila di fissarmi.» Mi scopre ridacchiando.

«Lo so di essere attraente, ma basta con tutte queste attenzioni Beth.» Aggiunge fissando attentamente la strada.

Alzo una seconda volta gli occhi al cielo evitando di dargli altra importanza che sicuramente non merita,come può essere così fastidioso?

Appena intravedo il locale scendo senza aspettare che Harry mi faccia da gentiluomo aprendomi lo sportello, mi fermo notando la musica farsi spazio nelle mie orecchie sempre più forte,e il locale sempre più affollato di persone ubriache e ancora per poco sobrie.
Mi accendo infastidita una sigaretta imprecando tra me e me,buttandola poco dopo sull'asfalto bagnato... come al solito l'accendino non funziona.

«Stammi vicino.» Mi avverte prendendomi per mano ed entrando nel locale affollato.

POV.HARRY

Sento la puzza di alcol invadermi le narici,prendo saldamente la mano di Elisabeth cercando di non perderla di vista,mi blocco sedendomi su una delle tante sedie del bar ordinando due birre al limone. Lei è così diversa sta sera,non l'avevo mai vista una ragazza innocente ed attraente nello stesso tempo,sono sempre stato certo di non aver mai provato nessun tipo di sentimento nei suoi confronti,forse provo soltanto tristezza per quello che ha dovuto passare,insomma ha avuto una vita difficile quasi come la mia e adesso credo si meriti il meglio.
Spero di esser capace di darle sempre il meglio adesso che ho la sua felicità nelle mie mani.

«Ma come siamo sexy sta sera,Styles.» Quella voce fastidiosa e riconoscibile mi percuote i pensieri facendomi ritornare alla realtà. Rebecca.

Si siede lentamente sopra di me aggrappandosi come una sanguisuga, il suo seno enorme è in bella vista anche adesso,stringe il lobo del mio orecchio tra le sue labbra succhiando con persistenza.

«Cosa vuoi.» Quasi suona come un ordine.

«Il tuo giro ti sta aspettando,e dopo di loro ti aspetterò anche io nella stanza accanto.» Sussurra prima di alzarsi e scomparire in mezzo alla folla.
Il mio sguardo si catapulta subito su Elisabeth che continua a bere la sua birra e a parlare del più e del meno con il mio amico barista.

«Beth io devo andare dai miei amici, riusciresti a rimanere qui senza muoverti fino al mio arrivo?» Spiego torturandomi il labbro inferiore.

«Non sono una bambina,ti ricordo.» Risponde con sicurezza.

Io annuisco scendendo dalla sedia del bar e camminando velocemente fino al piano superiore del locale,mi ritrovo in un corridoio lungo e buio, strizzo gli occhi sbattendo sulle varie persone ubriache.
Sento ad un certo punto dietro la mia spalla una mano famigliare,mi giro trovandomi Louis.

«Seguimi.» Ordina aprendo poco dopo una delle tante camere nel corridoio, una luce fioca da candela illumina di poco il centro del tavolo dove la maggior parte del giro è seduto.

«Harry, accomodati pure.» Mi aggrada Niall facendo segno di sedermi accanto.

«Cosa abbiamo oggi?» Domando stringendo i denti.

«Abbiamo quattro bustine piene di Crack.» Afferma Ash recuperandone una e mettendomela vicino.

«Parti tu come sempre.» Aggiunge Louis ridacchiando.

La guardo attentamente prima di aprire il contenuto e iniziare a fumarla senza dire altro,dopo pochi minuti sento un forte desiderio di altra droga.

«Un altro grammo,grazie.» Quasi balbetto.

Incomincio a sudare per l'ansia, ricordando di aver lasciato Beth da sola soltanto per drogarmi.

«Siete dei fottuti coglioni,cazzo.» Impreco sbattendo un pugno sul tavolo,esco dalla stanza cercando di non cadere,apro la porta della camera accanto dove mi aspetta Rebecca completamente nuda sul letto.

«Da quanto non scopavamo Styles.» Mi ricorda con voce sensuale.

Delle gocce di sudore iniziano a cadermi dalla fronte per ogni movimento che faccio tra le sue gambe,sento i suoi versi per tutta la stanza e le sue mani aggrappate alla mia schiena.

«Oh Elisabeth..» Pronunciando quel nome vedo la ragazza sotto di me guardarmi infastidita.

«Che cazzo stai dicendo?» Non so nemmeno io cosa sto dicendo,sono così drogato che non ricordo nemmeno per quale motivo mi trovo in questa dannata stanza.

Un altro grammo, grazie.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz