12 capitolo

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POV. ELISABETH

«Baciami ti prego» lentamente sfiora le mie labbra provocandomi dei brividi sulla pelle, guardo attentamente le sue irridi trovandole piuttosto dilatate, lo blocco sentendo bussare dietro la porta della stanza; Vedo Harry ritornare in piedi e giocare con la pallina che un attimo prima aveva nelle mani, decido di sedermi con le gambe incrociate senza far sospettare di niente.

«Avanti Stuart.» Ordina Harry nominandolo per la prima volta.

«Hanno telefonato dei vostri amici signorino Styles, vi hanno invitato in spiaggia.» Afferma posizionando le sue mani goffe e anziane dietro la schiena.

«Tu vuoi venire?» Mi chiede lasciando la pallina sul letto.
Noto le sue pupille ancora molto dilatate e continuo a non capirne il motivo. Essendo ancora intontita da quello che stava per succedere tra me ed Harry, afferro la sua domanda senza pensare subito alla risposta.

«Ci vengo, dovrai... Dovrai darmi solo qualche minuto.» Balbetto mordendomi quasi la lingua, ma d'altronde non vado in spiaggia da un bel po' di tempo.
Il ragazzo annuisce uscendo dalla camera, tiro un sospiro di sollievo  aprendo uno dei cassetti della biancheria intima ritrovando un costume rosso sangue.
Lo indosso poco dopo evitando di rasarmi avendolo già fatto in precedenza.
Recupero il borsone pieno di creme e protezioni, solcando la porta di ingresso e dirigendomi fino alla macchina.

«Sei pronta?» Mi rassicura.
Annuisco guardando intenta gli alberi che circondano la strada, pensando nel frattempo se quel "ti voglio" da parte di Harry era sincero o detto così tanto per dire.

«Perché mi volevi?» non avrei mai voluto chiederglielo, ma sono costretta a sapere se quel bacio era in realtà voluto o semplicemente preteso per gelosia.

«In che senso Beth?» Mi rendo conto del suo atteggiamento egoista. Lui in realtà già aveva capito di cosa mi stessi riferendo, solo che continua a far finta di non ricordarselo.
Insomma non era ubriaco o drogato, quindi non può scordarsi di una cosa del genere.

«Perché fai finta di non ricordartelo?» Chiedo trattenendo il bruciore delle lacrime.
Ferma la macchina notando il mare poco distante da noi.

«Siamo arrivati.» Scatta cercando di uscire il più velocemente possibile dalla macchina, ma evitando questo decido di bloccarlo da un polso e tirarlo di nuovo in auto.

«Smettila Harry, ammetti quello che hai detto e quello che stavamo facendo!» Grido incominciando a sentire le lacrime dominarmi sulle guance probabilmente arrossate.

«Cosa dovrei ammettere, scusa?» Ridacchia.

«Che ci stavamo divertendo? E tu, cattiva ragazza ingenua,credevi che quel ti voglio era in realtà detto con sentimenti?» Dice mettendosi una mano fra i capelli tirandoseli poi con un gesto veloce.

«Credi seriamente che io provi ancora dei sentimenti per qualcuno? Forse non mi conosci, ma io Beth non saprò mai più amare, non ti amerò mai. Quindi scortatelo.» Aggiunge uscendo definitivamente.

Le lacrime iniziano a scorrere sempre di più, recupero dalla borsa un pacco di fazzoletti asciugandomi delicatamente ogni piccola goccia caduta per colpa sua, soltanto sua. Qui pensavo di trovare pace, di trovare speranze e di esser trattata meglio di com'ero trattata da mio padre... Ma mi illudevo, e adesso Harry mi ha soltanto aperto gli occhi, e grazie a lui sarò una persona diversa d'ora in poi, mi comporterò proprio come si comporta con me. Una persona che gioca con i sentimenti, una persona falsa e egoista.

«Basta, ho chiuso con la Beth di una volta.»

Mi limito ad aprire lo sportello ed uscirci con eleganza, cammino verso il gruppo radunato sulla sabbia.. Non conosco nessuno, quindi saranno tutti volti nuovi per me.

POV.HARRY

«Vi prego dovete promettermi che non le direte niente del nostro giro...» Quasi sussurro vedendola poi arrivare disinteressata del discorso affrontato in precedenza.
Niall sussurra deciso un "ok", presentandosi assieme agli altri a Beth.
La vedo posizionarsi con il suo telo vicino al biondino prima di togliersi i vestiti e scoprendo il suo corpo terribilmente attraente.

«È lei la ragazza con cui convivi?» Si immischia Rebecca con disprezzo.
Come può disgustarle una "Dea"così?

«Si Rebecca e non rompere il cazzo.» Scatto spostandomi lontano dalla sanguisuga, noto Niall e Beth percorrere la riva insieme continuando a ridere, non l'avevo mai vista così felice... Sposto il mio sguardo sulla mano del biondo che le cinge la vita dei fianchi portandola di poco oltre la riva.

«Dai sciocchino! Facciamo vedere a quella Elisabeth come riusciamo a scopare anche dentro l'acqua..» Propone leccandomi leggermente il lobo dell'orecchio destro.
Guardando Niall ancora più vicino a lei sento la gelosia incominciare a farsi spazio sempre di più dentro il mio corpo, quasi come se la testa mi scoppiasse.
Accetto la proposta di Rebecca cingendole i fianchi e portandola in acqua, la sollevo leggermente facendola aggrappare con le gambe al mio bacino e iniziarla a baciare con persistenza fino ad ottenere lo sguardo infastidito di Beth proprio come desideravo.
Impreco sentendo la mano della ragazza toccarmi e sfiorarmi con frequenza la mia intimità, spalanco gli occhi quando le labbra di Elisabeth si posano con sicurezza su quelle del biondino;

«Spostati!» Scatto nervoso camminando verso i due, afferro con consapevolezza e forza il polso di Beth staccandola da lui e trascinandola via.

«Harry che stai facendo?» mi chiede ingenua.

«Torniamo a casa.» Affermo lasciandole il tempo di prendere soltanto le sue robe.
Inizia a lamentarsi e dimenarsi sul sedile appena accendo il motore;

«Non voglio tornare già a casa.» Ammette torturandosi il labbro inferiore.
Evito di risponderle decidendo di proseguire la strada verso un pub, forse così eviteremo altre discussioni.
Non ero geloso, mi dava soltanto fastidio il suo comportamento, insomma non lo conosce nemmeno, perché mai ha voluto baciarlo? Inizio a pensare che si sia comportata così proprio per farmi irritare.
Continuo a guidare pensando a quel che è successo sta mattina, sono sicuro che l'effetto della droga mi ha spinto a volerla mia e a volerla baciare... Sono sempre stato sicuro dei miei sentimenti, ed ormai assumendo troppa quantità di droga non mi rendo conto nemmeno di quel che faccio.

«Allora qualche volta mi ascolti, eh?» Dice sarcastica.
Faccio spallucce prima di aprire entrambi gli sportelli ed entrare con indifferenza nel locale.

Un altro grammo, grazie.Where stories live. Discover now