Niall Horan.

488 22 9
                                    

C'era una volta,
Una ragazza che aveva sedici anni. Era una ragazza come tanti solo odiata da tutto il suo paese. Il motivo? Beh lei era diversa dalle altre, tutti i suoi fratelli avevano gli occhi chiari e i capelli biondi mentre lei aveva i capelli scuri e gli occhi neri. Ogni volta che usciva tutti la guardavano ponendosi la solita domanda che hanno sempre fatto: perché non è come gli altri fratelli? Così tutti la reputavano diversa dalle altre. Ogni volta che si guardava allo specchio delle lacrime scendevano lungo il suo volto, i suoi genitori non potevano fare niente visto che non diceva nulla per non far arrabbiare i suoi fratelli.
"Posso giocare con voi?" chiese ai suoi fratelli che giocavano a nascondino. Quest'ultimi la guardarono male e incominciarono a ridere:
"Tu? Con noi? Non ci pensiamo neanche. Tu non sei nostra sorella" la deridevano, per lei ormai era un abitudine e questo la faceva stare male. Si rinchiuse nella sua camera e cercò di non piangere ma le lacrime le scesero lungo il volto, dei singhiozzi uscirono dalla sua bocca e cercò inevitabilmente di non pensarci. Quando arrivarono i diciotto anni si rese conto che era meglio lasciare questo paese e così fece, non scrisse nulla e uscì da casa sua. Incominciò ad incamminarsi verso le vie più belle di New York, mentre camminava andò a sbattere contro un ragazzo: era biondo, occhi azzurri e un sorriso da far invidia il mondo. Lo guardò mentre iniziò ad arrossire, lui le sorrise dolcemente e in quel momento si rese conto che il suo sorriso era la cosa più bella che avesse mai visto.
"Ciao, bellezza come ti chiami?" a quel nomignolo iniziò ad arrossire e abbassò lo sguardo, nessuno l'aveva mai chiamata in quel modo. Il biondo la guardava aspettando una risposta, non sapeva niente di lei ma la incuriosiva parecchio. Non sorrideva era alquanto strana come situazione. Voleva a tutti i costi conoscerla così le prese dolcemente la mano, alzò lo sguardo verso di lui e rimase affascinata a guardarlo.
"S-sono T\N" balbettó imbarazzata, lui rise per quella situazione e le baciò la mano facendola, di nuovo, arrossire.
"Io sono Niall, Niall Horan" dice il giovane guardandola, lei annuì e si incamminarono verso la casa del suo nuovo amico -se così si poteva chiamare- era contenta di essersene finalmente andata da quel posto chiamato casa. Una volta che arrivarono lui la fece entrare per prima, e la giovane rimase completamente sorpresa nel vedere quel posto così piccolo ma allo stesso tempo così accogliente. Davanti a lei si trovava un camino e alla sua destra si trovava un piccolo tavolo dove sopra si trovavano dei vasi con dentro dei fiori. Alla sua sinistra invece si trovava un divano e, così si sedettero vicini, poggiò la testa sul petto del ragazzo, e in quel momento si sentiva così sicura. Alzò lo sguardo verso di lui e avvicinò le labbra alle sue. Niall ricambiò immediatamente il bacio, anche se all'inizio era un po'incerto, ma si lasciò andare anche lui a quel contatto cosi bello che solo con lei stava provando.
"Mi piaci tanto" sussurra la mora imbarazzata, lui rise facendo incrociare i loro sguardi, e in un secondo le sue labbra si riattacarono alle sue. Tutti ti prendono in giro, nessuno pensa a stesso, bisogna soltanto avere il coraggio di affrontarli. Bisogna lasciarsi alle spalle le cose brutte e pensare alle cose positive. Questa è la vita.

Se questo immagina arriverà a dieci voti (cosa che molto probabilmente non accadrà) metterò altri capitoli.

ONE SHOT ONE DIRECTION.Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu