Chapter 11: Woman

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"Te li scegli proprio bene i coinquilini" sbuffo non appena entro nel caffè deserto, probabilmente dovuto all'orario di chiusura a cui mancano dieci minuti, ma ció non mi ha fermata dal venire a trovare Michael, trovandolo impegnato con le ultime pulizie.
"Era mio amico al liceo e voleva un posto in cui stare, per il resto paga l'affitto in tempo ogni mese e compra i rifornimenti alcolici" risponde immediatamente il ragazzo dai capelli blu, scuotendo le spalle, e sorrido tra me e me notando che non ho dovuto mettere un soggetto alla frase per fargli capire di chi stessi parlando.
Con un leggero saltello mi siedo sul bancone, osservando Michael pulire i tavolini, masticando imprecazioni quando trova macchie appiccicose su di essi.
"Ma è un grandissimo bastardo. È venuto in cucina completamente nudo mentre c'ero io, ha avuto la decenza di coprirsi quel ben di Dio solo perchè ho urlato, mi ha dato del gufo e, per farmi dispetto, ha fatto sesso con Sydney facendola urlare peggio di una pornostar e facendo sbattere la testiera del letto tanto da crepare l'intonaco! Ti sembra una cosa logica?".
Mentre mi aspettavo sostegno o almeno una tazza di cioccolata calda bianca alla fine del mio monologo, con mio enorme disappunto trovo solo un sorriso malizioso sulle labbra di Michael.
"Ben di Dio, eh?" Domanda con tanto di occhiolino, ed io alzo gli occhi al cielo prima di rubare un muffin rimasto invenduto.
Come puó qualcuno non comprare un muffin al cioccolato? Mistero.
"È un modo di dire, Michael".
"Sì, certo, effettivamente ogni volta che vedo il suo pacco o quello di Luke lo definisco 'ben di Dio'" sorride divertito, e a quelle parole non posso frenare la mia considerazione.
"Beh, effettivamente è ben messo, meglio per Sydney" confesso, sentendomi peró immediatamente in colpa per aver fatto un commento del genere sul ragazzo della mia migliore amica.
"Oh, non mi ci è voluto molto per farti cedere" sorride il ragazzo, posando poi il grembiule sul bancone prima di afferrare la sua giacca, facendomi cenno di seguirlo.
"Non sono una che nega i fatti".
"No, ma sei una che cerca di reprimere il proprio subconscio, quindi è a dir poco una vittoria" replica Michael, e a quelle parole lo osservo confusa finendo il mio muffin.
"Che c'è? Non avró finito l'università, ma ho pir sempre fatto due anni di psicologia" borbotta, aprendo la porta del retro, ed io sorrido prima di lanciargli contro il pirottino del muffin appallottolato.
"Hey, ragazzina, non mi mancare di rispetto. Ho della vodka a casa, ti fermi da me?" Propone, osservandomi con un sorriso stanco, e velocemente valuto i pro ed i contro.
Forse dovrei passare a trovare Ashton, ma tanto stasera è l'unica sera della settimana che puó dormire otto ore di fila, quindi credo sia meglio lasciarlo riposare.
Sydney è fuori gioco, visto che Calum si ferma a casa nostra e sicuramente saranno entrambi troppo stanchi a causa delle loro attività pomeridiane, quindi perchè no?
"Ci sto".

The Sis Code || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora