Chapter 25: You

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"Smettetela di litigare, voi due!" Esclamo, richiamando l'attenzione di Michael e Luke, impegnati a discutere su chi ha fatto la spesa per ultimo, tanto che si girano verso me e Ashton, entrambi con un leggero broncio.
"Scusa" mormorano all'unisono, abbassando la testa, facendomi sorridere leggermente prima che incroci le gambe sul piccolo divanetto del caffè.
"Okay, ora che sono zitti... Racconta!" Interviene Ashton, battendo le mani per l'eccitazione mentre prendo un sorso di cioccolata calda, ringraziando con uno sguardo Michael per aver spruzzato sul fondo l'aroma alla nocciola.
Sto diventando lo stereotipo della ragazza universitaria, che si nutre una volta al giorno se va bene e con cose tutt'altro che salutari.
"Beh, non è che ci sia molto da raccontare..." mormoro, facendo inarcare un sopracciglio a Michael.
"Certo, e Calum è tornato a casa con un sorriso ebete perchè gli è apparsa la Madonna davanti. Sputa il rospo, signorina!".
"E va bene. Dopo che è passato a prendermi...".

L'aria è frizzante, fredda e frizzante, facendomi godere appieno il calore della sciarpa che ho deciso di indossare mentre le mie gambe, coperte solo da un paio di collant spessi, tremano leggermente, ma cerco in tutti i modi di tenere la situazione sotto controllo per non far notare il mio disagio a Calum, che cammina accanto a me, stringendo la mia mano nella sua.
"Okay, mi sono trattenuto abbastanza, ora devo chiedertelo: che altre bands ascolti?" Domanda all'improvviso, girandosi verso di me con un sorriso mentre raggiungiamo il posto in cui ci sará il concerto...

"Questo bastardo sa quanto amo i The 1975! Poteva almeno prendere un biglietto in più per me!" Mi interrompe Michael, furente, ottenendo un'occhiataccia da parte di Ashton per l'interruzione.
"Infatti il mio biglietto era in realtà per te..." mormoro sotto lo sguardo ancora più infuriato del ragazzo dai capelli colorati.
"Fedifrago di un migliore amico!".
"Continua, per cortesia" sospira Ashton, decidendo di ignorare Michael, e scuotendo piano la testa, seguo il suo consiglio.

"Ho come la sensazione che sia una domanda a trabocchetto. Se la mia risposta sará sbagliata, non vorrai più avere nulla a che fare con me?" Domando a mia volta, divertita, quando Calum si ferma, guardandomi negli occhi.
"Dubito che ce la farei a ignorarti, e dubito anche che tu possa darmi una risposta sbagliata" sorride piano, facendomi annuire.
"Mi piace la musica classica, in tutto e per tutto. Ma ascolto anche molte bands, come i The 1975, gli Arctic Monkeys, i Panic! At The Disco... E ho una debolezza per Troye Sivan e Shawn Mendes" rispondo sinceramente, cercando di ricordare tutti gli artisti presenti nella mia playlist di Spotify, certa però di averne dimenticato qualcuno.
"Sei più da Mozart o da Beethoven?" Mi domanda, cogliendomi di sorpresa, e non ho bisogno di pensare due volte a come rispondere prima di dire: "Chopin".
"Avrei dovuto prevederlo".
Non appena arriviamo davanti alla sicurezza Calum prende i biglietti dalla tasca della giacca, stringendo maggiormente la mia mano per far capire che sono con lui, facendomi arrossire leggermente, e non appena entriamo noto alcune ragazze letteralmente fangirlare vedendo Calum.
"Direi che hai un pubblico femminile piuttosto esaltato" sorrido, indicandogli con un cenno le ragazze raggruppate poco lontane impegnate a ridacchiare lamciandogli di tanto in tanto delle occhiatine.
"Sí, beh... L'unico pubblico femminile che mi interessa è accanto a me" risponde, intrecciando le nostre dita, e nonostante le mie guance avvampino non riesco a trattenermi: "e a casa. Sydney".
Il senso di colpa fiorisce nuovamente dentro di me, pesando quanto un macigno sul mio stomaco, quando Calum mi stringe a sè, raggiungendo i nostri posti.
"Dimentichiamoci del resto per stasera, va bene? Rendiamola la nostra dolce via di fuga" propone, e guardando quegli occhi di un colore più scuro e caldo dei miei annuisco, quando le mie labbra si posano con delicatezza sulle sue.

"Oh, finalmente! Dio, grazie! Sai, qui non aspettavamo altro!" Esclama Michael, alzando le braccia al cielo, facendo alzare gli occhi al cielo sia a me che ad Ashton, mentre Luke sospira: "è che siete cosí carini!".
"Perchè una cosa del genere non accade a me con Sydney? Non può essere anche lei innamorata di me?" Domanda Ashton, imbronciandosi leggermente, ed io mi sporgo leggermente verso di lui, battendo piano la mano sulla sua spalla.
"Calum non è innamorato di me...".
"Ma ti prego! Conosco quel ragazzo da quando mangiava la sua stessa cacca -aveva due anni e i suoi genitori hanno ancora le fotografie- e ti assicuro che so riconoscere quando Cally Wally è innamorato. È stato innamorato solo un'altra volta nella sua vita, a diciassette anni, e i sintomi erano gli stessi, solo che invece di camminare avanti ed indietro per il corridoio di casa lo faceva da casa sua a casa mia" interviene Michael, gesticolando animatamente, facendomi arrossire piano prima che Luke lo placchi, coprendogli la bocca con una mano.
"Continua pure".

"Grazie mille per stasera, Cal... Non pensavo avrei mai visto Matty dal vivo" sorrido piano non appena apro la porta della macchina, decisa a mostrargli che sono comunque una ragazza indipendente, e lui sembra capirlo perchè mi lascia fare, bloccandomi però contro la portiera della macchina.
"Sai, in genere adesso nei film lui bacia lei" mormora, osservandomi attentamente alla fioca luce di un lampione, ed io sorriso maliziosamente, fingendo di pensarci un secondo.
"Direi che di stasera hai già avuto il tuo bacio, ma se vuoi posso abbracciarti" propongo, facendolo sorride prima che avvolga le braccia attorno alla mia vita, portandomi vicina a lui.
"Sai che non ti chiamerò domani, vero?".
"Lo so perfettamente, e sinceramente non vorrei neanche che tu lo facessi" mormoro nell'incavo del suo collo, staccandomi poi leggermente ma non prima di aver lasciato un bacio sul suo collo.
"Buonanotte, Virginie".
"Buonanotte, Calum".

"Ma allora è proprio scemo" sbuffa Luke, incrociando le braccia al petto, richiamando la mia attenzione.
"Perchè?" Domando, confusa, quando il biondo sbatte sul tavolino la sua tazza di thè fortunatamente vuota.
"Perchè avrebbe dovuto baciarti e dovrebbe chiamarti oggi, per Diana! Cosa ha in quella testa? Segatura?".
"Beh, se è tura non so, ma sega di sicuro" borbotta Michael, portando su di sè l'attenzione generale mentre Ashton alza gli occhi al cielo.
"Non fa ridere".
"Oh, taci, scopettone da bagno! Tagliati i capelli, piuttosto".
"Sei sempre cosí sfacciatamente onesto" sospira il riccio, facendo sorridere orgoglioso il ragazzo dai capelli colorati.
"Ed è per questo che venite tutti quanti da me a sfogarvi e a chiedere consigli".
"Comunque, Luke, ha fatto bene a non baciarmi, perchè se lo avesse fatto sarebbe stato un appuntamento ufficiale, e lui sta con la mia migliore amica. Già è sbagliato che esca e baci il ragazzo di Sydney, questo avrebbe solo reso tutto ancora peggiore" confesso, sospirando alla fine, quando sento un profumo familiare dietro di me, e girandomi trovo Sydney con gli occhi spalancati e lucidi che mi osserva.
Anche i ragazzi si girano, spalancando gli occhi alla vista della ragazza dai capelli biondi che, però, mantiene gli occhi su di me.
Ed è in quel momento che sento il dolore che speravo di non sentire mai.
Quello di un cuore infranto per un'amicizia perduta, e la colpa è solo ed esclusivamente mia.

The Sis Code || Calum HoodWhere stories live. Discover now