Harry.

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Harry non riusciva a credere a quello che era appena accaduto: era successo tutto troppo in fretta ed il mago non aveva fatto niente per evitarlo, era stato uno dei tanti spettatori di una tragedia evitata per poco.

E ora lui, Hermione, Ron, Draco e gli 8 semidei si trovavano nell'infermeria, con Silente e Piton che li guardavano con aria veramente preoccupata, mentre le infermiere si occupavano dei feriti.

I ragazzi non era messi bene.

Frank aveva una spalla rotta e una caviglia slogata, lui affermava di stare bene, ma non era così: il ragazzo non riusciva più a trasformarsi dopo il suo incidente, e adesso era seduto su una brandina, con Hazel seduta di fianco a lui.

Vicino a loro c'erano Jason, che era steso su un'altra brandina, e Piper di fianco che gli teneva la mano: il ragazzo aveva una brutta ferita in testa, ma era cosciente.

La prima cosa che aveva detto quando aveva ripreso pienamente conoscenza era stata "perché mi colpiscono sempre in testa?"

Molto probabilmente lo aveva detto per calmare Piper, che era veramente preoccupata per lui, ma era comunque riuscita ad accennare un sorriso e rispondere "forse perché sei troppo intelligente"

Sull'ultima brandina c'era Percy, che non sembrava stare bene: sul viso, oltre alle altre ferite già presenti, era spuntato un livido sotto l'occhio; sulle spalle e sulla schiena aveva dei graffi profondi e sul fianco aveva una ferita, molto probabilmente provocata da una lama; aveva anche qualche costola rotta.

Annabeth era seduta di fianco a lui, teneva la mano al fidanzato che tentava di non dimenarsi per il dolore, mentre gli medicavano le ferite.

La ragazza era preoccupata ,e non solo per Percy, quel nome, Luke, aveva sconvolto tutti i semidei, e anche Silente a quanto pare.

Fu proprio lui ad intervenire e, guardando uno ad uno i ragazzi, disse "pensavo di avere più tempo, ma purtroppo non è così, dovete sapere la verità"

Ora che, dopo settimane che attendeva, era arrivato il momento di scoprire tutto, ma Harry non provava quella trepidazione ed impazienza che avrebbe, o voluto provare.

Non se le circostante dovevano essere quelle e non se, le parole pronunciate da Silente o avrebbero portato a rischiare la vita, di nuovo.

"semidei e maghi hanno uno stretto contatto tra loro, nell'antica Grecia, tutti i semidei avevano delle origine magiche.

Vi siete mai chiesti come mai c'è così tanta somiglianza tra di voi?

La somiglianza tra il potere di Frank e l'incantesimo di trasfigurazione? o il potere di Leo e l'incantesimo "incendio"?

Questo perché maghi e semidei provengono dallo stesso ceppo, le divinità.

Una grande profezia lega questi due mondi, che non è mai stata rivelata ad entrambi di essi.

Solo pochi ne sono a conoscenza, tra cui io"

Fece un profondo respiro.

"Non è un caso se Harry e Percy si sono incontrati, non è un caso se siamo qui.

E' la profezia che vi lega:

semidei e maghi il loro potere uniranno

e le barriere innalzate nell'antichità tra i due mondi ceder faranno

una profezia deviata, aggiustata verrà

perdite, distruzione e l'ultimo fiato di un eroe con se porterà

le imprese passate e superate i giovani unirà

e la caduta dei nemici nelle antiche terre da essi dipenderà

una battaglia finale il destino determinerà"

Tutti rimasero senza fiato.

I ragazzi se ne stavano lì a guardare Silente, come se fossero in uno stato di trance o, forse, troppo spaventati per dire qualcosa che non fosse "voglio tornare a casa", ma Harry era già a casa.

Fu Annabeth ad intervenire "una profezia deviata? Come si può deviare una profezia?"

Silente fece un respiro profondo e poi disse "come dicevo, pochi sono a conoscenza della profezia, e nessuno se ne preoccupava

Dovete sapere che questa profezia ha milioni di anni e nessuno pensava che sarebbe potuta avverarsi adesso, dopo le due guerre che i semidei hanno affrontato e la sconfitta di Voldemort.

Eppure è successo, e credo proprio che voi siate i ragazzi della profezia"

Percy si mise seduto, anche se a fatica e disse con un tono ironico "tu dici?"

Era impressionante come il ragazzo, nonostante le ferite e la bomba appena sganciata da Silente, riuscisse a mantenere il suo tono ironico e la calma, una calma platonica che faceva innervosire il mago tanto da volerlo scrollare urlandogli "fatti prendere dal panico cavolo"

Improvvisamente un suono assordate interruppe la scena e i pensieri ormai lontani del mago.

Un ragazzo metà capra, già metà capra, seguito da un enorme cane dal pelo scuro entrò nella stanza.

"signora O'Leary" esclamò Nico sollevando le mani, per incitare il cane a dirigersi verso di lui cosa che, accadde qualche secondo dopo.

"Grover" disse Annabeth con un tono sorpreso.

Il ragazzo si girò e corse ad abbracciare la ragazza, he sembrava sconvolta ancora più di prima alla vista dell'amico.

Grover si fermò a guardare Percy "amico sei proprio messo male" disse terminando la frase con un belato.

Percy riuscì ad accennare un sorriso, nonostante il sangue raggrumato sul viso "è bello vedere anche te" disse porgendogli una mano.

Il ragazzo ricambiò con una stretta di mano amichevole.

I due ragazzi dovevano conoscersi da molto tempo, Harry lo capiva da come si guardavano, era lo stesso sguardo complice che avevano Ron e lui, lo stesso della priva volta che si erano incontrati.

Silente intervenne "pensavo aveste bisogno di una mano" poi aggiunse " e anche io"

Nella stanza entrò un cavallo, un uomo, beh...Entrambi: Era un uomo che dalla vita in giù aveva il corpo di un cavallo, aveva dei folti capelli scuri tenuti indietro solamente da un paio di occhiali dalla montatura vecchia, la barba gli copriva tutto il mento conferendo all'uomo un'espressione saggia.

"Chirone" esclamarono i semidei all'unisono.

"ragazzi" disse l'uomo facendo un cenno col capo e sollevando la mano.

Poi si rivolse a Silente "Albus", gli porse la mano che Silente accettò volentieri "chirone, quanto tempo" disse il vecchio.

Percy intervenne, indicandoli con un dito e socchiudendo gli occhi "aspettate un momento...Vi conoscete?"

Chirone rise e disse "da molto tempo, e quanto a te ragazzo, come mai sei messo così male?"

Percy sollevò le braccia debolmente e disse "hey Percy, è un piacere vederti come va?"

Annabeth sorrise ed Harry notò che lo sguardo del fidanzato si fece più tranquillo e felice, come se il sorriso della ragazza gli avesse alleviato il dolore, come se lo avesse calmato.

"a proposito di questo" disse Silente rivolgendosi al figlio di Poseidone "che cosa è successo?"

SPAZIO SCRITTRICI

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WOW

GRAZIE, GRAZIE E ANCORA GRAZIE.

Lo sappiamo di esser ripetitive, ma non ci aspettavamo un risultato, che per noi è già molto alto, in così poco tempo.

Love you guys, you are AMAZING!

SERENA&SOFIA

magic of demigodsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora