12.

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Ieri mi hanno chiamato per l'intervento. Sono pronta a tutto. Rosa mi stringe la mano. Respiro. Sono già in ospedale​ da ieri sera. Mi hanno fatto tutti gli esami e oggi sono pronta. La porta si spalanca sarà arrivato il momento.
« Elo»
«Lele che cavolo ci fai tu qui?» dico. Che ci fa davvero lui qua? Chi glielo ha detto?
«come ti è venuto in mente di non dirmelo » è nervoso.
«lele non lo sapeva nessuno. C'è tanta di quella cosa dietro che non sai. Non dovresti essere qua. »
«ma ti pare normale che non mi dici nulla. Quattro giorni fa eravamo insieme» si avvicina. Continua ad innervosirsi. Rosa ci lascia soli.
«Lele ti prego. Non so nemmeno se sopravvivo all'intervento. Vai a casa. Hai una fidanzata. Questa è una cosa troppo delicata. Non voglio essere un peso per te. Hai tanti di quei problemi. Torna a Napoli. » dico sconfitta.
«io non mi muovo da qui oggi. Tu vali più di qualunque cosa. » lo guardo mi accarezza la mano. Come fa? Come da a starmi ancora dietro. Io lo allontano lui si avvicina. Proprio come quando ci siamo conosciuti.
«Le ascoltami, due anni fa sono stata male. Mi avevano trovato un tumore. Sono stata già operata. Sono dei polipi che crescono e ogni tanto vanno tolti. Ma in tanti casi possiamo non sopravvivere all'intervento o nei peggiore dei modi fare delle terapie per ammazzare le cellule che si sono sparse. - respiro - in questi anni mi sei mancato. Un tuo appoggio mi sarebbe stato d'aiuto. Sapere che mi avresti stretto la mano mi avrebbe fatto sentire meglio. Io sono sicura che abbiamo sbagliato entrambi ma proprio quando volevo provare ad andare avanti sei piombato di nuovo nella mia vita. Poi mi hanno diagnosticato questa cosa un'altra è mi sono buttata giù. L'anno scorso tutto è andato in fallimento fallimento è quest'anno farò la stessa fine. Non volevo rovinarti la vita. Quindi ti prego vai a casa. » 
«Elo tu non mi rovini proprio niente. Io ti amo cavolo.  Sono anni che reprimo questo sentimento. Me lo dovevi dire Elo. Ti sarei stato realmente vicino.» sorrido. Aspettavo questo momento da troppo tempo. Non mi sembra vero. Gli stringo la mano.
«signorina..Oh scusate!»
«dottoressa stia tranquilla tutto ok»
«siamo pronti » annuisco. È arrivato il momento. La dottoressa sparisce. Lele mi guarda. È preoccupato.
«Mi aspetti?» chiedo. Sorride.
«non dovevi nemmeno chiederlo»
«torno più forte di prima te lo prometto. Ci provo»
«Ti amo» mi alzo leggermente e  lo bacio.
«anche io. » gli dico.
«mi raccomando Didi non combinare casini» rido. Mi portano via. Spero che vada tutto bene. Potrebbe essere anche benigno  pure stavolta.  Gli stringo la mano nel corridoio e vengo portata dentro. Mi mettono la mascherina e mi addormento.

Flashback
«Ok adesso ti posi la scopa e io la schiuma» gli dicevo ridendo.
«col cavolo! Tu ora mi spruzzarai con la schiuma dopo che io mi sono disarmato» appoggiò la schiuma per terra. Mi avvicino a lui. In quell'esatto frangente inciampai sul tappeto facendo scattare una risata fortissima in Lele. Lui rideva così forte che contagio pure me.
«no Didi aspettaaaa ahahahah»
«sei uno stronzo viene ad aiutarmi»
«era una caduta troppo buffa amo. » si avvicina e prende in braccio. «ti sei fatta male?»
«le ginocchia»
«vuoi che ti porto al pronto soccorso?» chiede dolcemente. I nostri visi erano vicini. Vicinissimi. Amavo sentire il suo respiro vicino alle mie labbra. Mi dava modo di vivere ancora di più. I miei occhi si posarono sui suoi. Mi guardava intensamente. Come faceva ogni giorno. Ci piaceva giocare alla lotta e poi ci perdevamo in certi sguardi.
«sei bellissima» sussurro.
«sei sicuro di ciò che dici?» chiesi facendolo sorridere.
«si. Sei la cosa più bella che la vita potesse regalarmi. »
«anche tu la mia Lele» mi bacio. Non avevamo bisogno di dire nient'altro. Quelle poche frasi valevano per tante altre parole. Mi baciò poi il collo. Sentii la pelle d'oca. Un brivido sulla schiena. Mi stava amando veramente come nessuno avevano fatto. Era sempre così protettivo nei miei confronti che nelle litigate mi accorgevo di dire certe scemenze, che non meritava.

Io e te come nelle favole🎈Where stories live. Discover now