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Apro la casetta della posta e ci trovo le bollette e poi una busta bianca a nome di Lele. Rientro in casa. Sono sudata. Visto che ero andata a correre. L'ho lasciato dormire. Entro e li trovo sul tavolo con la colazione. Mi avvicino lo bacio.
«buongiorno» sorride.
«buongiorno amore. Sei andata a correre?»
«si amo»
«immaginavo. »
«ti mandano questa. Non so chi sia il mittente non c'è scritto»
«vediamo un po' » prende la busta tra le mani. L"apre. Dentro una busta di agenzia di viaggi. Sbarro gli occhi.
«che sta succedendo?» alza le spallucce. Trova dentro un bigliettino.

Ne avete bisogno. Godetevi la vacanza. Mi raccomando non litigate. Amatevi. Stringerevi. Guardatevi. Sorridetevi. La vita è bella ragazzi e soprattutto è una. Vivetela.
Linda, Michele e Mattia. Roberto e Donatella. ”

Fisso Lele senza capire. Si sono impazziti totalmente. Prendo i biglietti tra le mani. Una settimana in vacanza.
«questi so matti! Ci mandano una settimana a sciare»
«stanno esauriti» afferma lui continuando a guardare quello bigliettino scritto da Linda sicuramente.
«ma dobbiamo proprio??» chiedo. Ho paura degli scii. È se cado? Mi rompo un osso? Come faccio a cantare poi.
«certo che si almeno si esce di casa. Aria nuova.»
«aria nuova al freddo Lele. Se potessi mi butterei sul divano e buonanotte.»
«come siamo anziane»
«anziano sarai tu» affermò facendo scaturire una risata fragolosa a Lele che appoggia quel figlio di carta.
«dai amo una settimana diversa. Senza pensare a nulla. Magari ci farà bene»
«no ci faremo del male le»
«di cosa hai paura? Della funivia? Della neve?»
«di cadere! Ecco. Ho paura di cadere e di rompermi qualcosa. Ma un idea più geniale no? Potevano scegliere un posto caldo almeno avrei sfoggiato il mio bel fisico».
Il suo sguardo diventa troppo buffo. È geloso marcio lo so. Per questo lo provocò. So bene quanto gli dia fastidio che qualcuno mi guardi.
«anche no!» mi sorpassa.
«come anche no! Sai che bello prendere il sole con in mano una noce di cocco?» credo di avere la faccia di una che si sta sognando in costume su uno sdraio a bordo piscina con davvero la noce di cocco.
«la gente poi ti guarda. Il caldo poi non va bene. Ti appiccicata tutto. Il sudore» rido. Perché sta cercando mille scuse.
« li sulla neve mi guardano comunque.» affermò.
«ma almeno il corpo tuo lo vedo solo io. Sarai chiusa in un bel giubbotto grande»
«per chi mi hai presa? Per un orso da polo nord? Guarda che non vivo con gli eschimesi»
«Eppure un certa somiglianza» gli tiro il cuscino con la coperta che sta sul divano. Mi guarda e ride.
«non è divertente quello che hai detto
Cretino!»
«sei troppo buffa!»
«in montagna a prendere freddo al culo ci vai da solo!»
«non posso!»
«perché?» non cedere Elodie. Ti sta solo provocando. Vuole che tu ceda.
«perché hanno prenotato il viaggio per due. »
«portaci qualche amica. Tanto ne hai tante»
«fammi ci pensare» gli pizzico il fianco appena lo vedo con la mano sotto il mento.
«smettila!» affermò.
«hai detto tu che devo portarmi un'amica la lista lunga amo»
Gli Prendo l'amico tra le mani e lo stringo leggermente. Morsa di dolore.
«Elo....»
«se solo osi dire di nuovo che hai la lista di amiche questo te lo taglio capito?»
Annuisce.
«vieni in vacanza con me allora?»
«vengo se mi prometti che non mi uccideranno» ridacchia.
«non ti succederà nulla. Però potresti mollare la presa... Sai mi stai facendo male» rido io stavolta. Mollo e lo guardo. Mi bacia.
«aggressiva»
«quando voglio si» ride e poi mi bacia. Lo lascio fare. Mi stringo di più al suo corpo.

Io e te come nelle favole🎈Where stories live. Discover now