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La sera precedente Harry era rimasto in silenzio, non aveva commentato il mio sfogo. Un'ora e due milkshake dopo ci eravamo fermati davanti casa sua dove io avevo preso il posto del guidatore per poter ritornare a casa mia. Mi aveva dato la buonanotte ed era rientrato in casa. Io avevo guidato per altri dieci minuti, poi ero arrivata a casa e dopo essermi sistemata, mi ero messa a letto dove non avevo fatto altro che pensare a lui e le cose che gli avevo detto.

La domenica solitamente la passo nel mio studio, a dipingere, ma oggi non ho poi così tanta voglia, quindi penso che prenderò la macchina fotografica e andrò al parco qui vicino. Solitamente dopo pranzo non c'è molta attività, quindi dovrei essere tranquilla.

*

Aggiusto alcune impostazioni e finalmente sono pronta per cominciare a scattare. Oggi l'aria fresca è particolarmente aggressiva sulla mia pelle, ma questo non mi impedisce di fotografare il cielo o semplicemente pezzi di case, alberi, fiori e tant'altro.

In questo momento il mio soggetto è un piccolo scoiattolo intento a mangiucchiare un'arachide. L'animaletto si trova sopra una panchina e sembra del tutto ignaro della mia presenza a pochi passi. Porto la macchina fotografica al viso e faccio un paio di scatti. I soggetti all'interno della mia fotocamera diventano due nel momento in cui mi accorgo di un ragazzo seduto proprio sulla panchina in cui lo scoiattolo continua a mangiare beato. È raro che ci siano animali del genere in circolazione in questo periodo, ma si vede che aveva bisogno di un po' d'aria fresca.

Il ragazzo seduto sulla panchina è di spalle mentre sorseggia l'ultimo sorso di acqua prima di buttare la bottiglietta vuota all'interno di un cestino. Scatto un'altra foto, ammaliata dai suoi movimenti, ma la macchina fotografica scivola lentamente sul mio collo quando osservo il ragazzo abbassare il suo cappuccio e voltarsi verso lo scoiattolo: Harry.

Recupero la macchina fotografica e scatto un paio di volte, poi decido di avvicinarmi quando noto lo scoiattolo allontanarsi.

"Grazie per aver fatto scappare il mio soggetto." porto le braccia al petto. "Sei ovunque." porta una mano tra i suoi capelli adesso liberi dall'elastico che prima li teneva legati. "Faccio del mio meglio." mi siedo al suo fianco togliendo la fascia della macchina fotografica dal mio collo. "Che modello è?" domanda. "Questa è una Canon Eos 1300D." rispondo osservando fiera la mia bambina. "Quindi oltre a pitturare fai pure la fotografa?" chiede ancora, sorpreso. "Quando mi va, sì." rispondo. "E cosa fotografi?" "Qualsiasi cosa mi piaccia in realtà, oggi il mio soggetto era lo scoiattolo seduto qui sopra poco fa." spiego. "Passionale." mi prende in giro. "Era l'unica cosa vivente che potessi fotografare!" mi difendo. "Ora ci sono io, però." ribatte offeso. "Io dovrei fotografarti?" lo guardo sorpresa. "Perché, ti faccio schifo per caso?" ribatte fissandomi. "No, ovviamente...– arrossisco – lascia perdere- io... cominciamo. Scuoti un po' i capelli e liberati della felpa." istruisco mentre lo osservo fare come gli dico.

"Ho intenzione..." blatero a bassa voce mentre scatto un paio di foto e osservo il vento accarezzare i suoi lunghi capelli. "Bianco e nero... annullo il- sì, mi piace." mormoro per poi riportare la macchina fotografica sul mio viso e osservarlo da dietro l'obiettivo.

"Io..." deglutisco abbassando la macchina fotografica. "Tu?" mi fissa in attesa. "Ho intenzione di chiederti una cosa, è molto di più di questo." borbotto arrossendo ancora una volta. "Se hai intenzione di chiedermi di posare nudo, no, mi dispiace, quel genere di cose non fa per me." parla facendo infiammare, sempre più, il mio viso. "N-no... io voglio solo ritrarti. Anche solo il viso. Se ti va." balbetto in totale imbarazzo. "Questo è più accettabile. Vuoi farlo adesso?" chiede. "Io- ehm, certo, ma se tu hai da fare..." perché continuo a balbettare come una deficiente? Oddio. "Sono in una condizione un po' pietosa. Faccio una doccia e ti raggiungo a casa tua. Che ne dici?" propone. "Okay, va... va benissimo." annuisco. "A dopo, allora." sorride sollevando l'angolo destro della sua bocca.

Potrei fottutamente impazzire. 

me: amerete il prossimo capitolo. A domani!

Strange || H.S. || A.U.Where stories live. Discover now