Strange || H.S. || A.U.

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Oggi è il primo dicembre, ciò significa che mancano solo venti giorni al Natale e che domani sera ci sarà la partita. Non so perché, ma ho davvero uno strano presentimento a riguardo... Sospiro mettendo da parte la brutta sensazione e mi concentro sullo schermo del televisore.

Harry ha deciso di preparare la cena, io invece guardo la tv mentre piego il bucato pulito. "Rae, ci vuoi la salsa sulle patatine?" domanda Harry. "Sì." rispondo. "Ottimo, vieni a tavola. È tutto pronto." mi avverte.

"Che facciamo?" borbotto sul suo braccio. "Si è aperto un nuovo locale, stranamente. Ti va di passarci?" "Hm-hm. Spero solo non ci siano cameriere femmine a servirci." sbuffo. Harry ride scuotendo il capo per poi aiutarmi ad alzarmi dal divano.

Osservo la mia figura allo specchio mentre passo del rossetto sulle mie labbra sorridendo soddisfatta. Ho indossato una tutina nera con dei tacchi beige e ho abbinato il cappotto del medesimo colore delle scarpe. I miei capelli ricadono mossi e lunghi sulle mie spalle mentre per quando riguarda il trucco ho optato per qualcosa di semplice e leggero. Harry, adesso seduto sul letto, indossa anche lui un completo total black fatta eccezione per il suo cappotto a righe bianche e nere.

Come si suol dire: Il nero è il mio colore felice.

"Pronta?" mi chiede scuotendo i suoi capelli con una mano. "Sì." sorrido lievemente.

Il locale è davvero ben arredato: ci sono tanti tavolini neri accerchiati da sedie bianche, a dominare, però, è il grande bancone in marmo affiancato da sgabelli dello stesso colore delle sedie e una grande vetrina piena di ogni tipo di alcolico. Al muro sono appesi quadri classici e alcuni scatti di diverse parti del mondo, poi gadget vari come piccole bottiglie di vino o citazioni.

"Direi che questo è diventato il mio nuovo locale preferito." commento. "Finalmente qualcosa di decente." concorda il riccio.

Prendiamo posto ad uno dei tavoli che, per nostra fortuna, troviamo libero a causa delle tante persone e apriamo il menù. "Penso di essere appena venuto, Rae." dice Harry facendomi ridere. "Cosa c'è che ti piace?" "Vendono del fottuto Brandy, non ci credo. Non ne tocco un goccio da anni e qui sembra essere estinto." spiega. "Uh, allora prendilo, se ti piace tanto." sorrido. "Assolutamente sì. Guidi tu per stasera?" "Certo." "Che prendi?" chiede poi. "Mmh... penso che opterò per un vino rosato. C'è questo Charmé Rosé che mi attira da matti."

"Buonasera, desiderate ordinare?" un cameriere ci chiede. "Un Brandy e un Charmé Rosé." lo guarda Harry mentre io mi perdo a leggere alcune delle citazioni incise sui tavolini. "Ottimo, a fra poco." il cameriere si allontana ed Harry sbuffa. "Che è successo? Stai male?" chiedo confusa. "Avevi detto che speravi non ci fossero cameriere femmine ed ecco che spunta il primo cazzone che ci serve e ti squadra." incrocia le braccia al petto. "Non mi stava squadrando, Harry." scuoto il capo divertita. "Non puoi saperlo visto che non guardavi, io sì." ribatte. "Che vuoi farci, era destino che ci mettessimo insieme visto che siamo troppo sexy e invidiati." lo guardo posando il mento sul dorso della mano. "Sì, credo che tu abbia ragione." il suo sguardo serio si tramuta in una risatina e il mio cuore esplode alla sua vista.

È la cosa più carina del mondo.

Harry ha bevuto circa due bicchieri di Brandy e, considerando il suo alto tasso alcolico, il moro lo regge piuttosto bene. Il riccio mi osserva mentre io continuo a sorseggiare il mio amato rosato e non posso fare a meno di sorridere alla dolcezza con cui mi osserva.

"Rae." mi richiama. "Sì, Harry?" sorrido divertita al suono del mio nome uscito dalle sue labbra. "Sei bellissima." ridacchia. "Grazie." rido accarezzando poi la sua mano. "Non muoverti, pago e andiamo a casa. È già mezzanotte e mezza e tecnicamente domani dovremmo avere lezione, quindi mi affretto a pagare e uscire dal locale insieme ad Harry. Il riccio è abbastanza andato, ma non del tutto, considerato che si regge in piedi e riesce – quasi – a ragionare.

Quando arriviamo a casa la prima cosa che il moro fa è togliersi il cappotto e le scarpe, io faccio lo stesso e poi lo invito a seguirmi in camera. "Rae." "Dimmi." parlo mentre sbottono la sua camicia. "Stiamo per fare sesso?" domanda. "No, Harry, voglio solo cambiarti così potrai andare a dormire." rispondo. "Quindi ti stai prendendo cura di me..." biascica. "Hm-hm." "Ecco perché ti amo." ridacchia mentre avvolge le sue braccia attorno alla mia schiena e poggia la testa sul mio addome. "Mi ami anche tu?" chiede dopo alcuni minuti di silenzio. "Da matti." lo rassicuro accarezzando i suoi ricci. "Grazie per farlo." sbadiglia. "Grazie a te per permettermelo." sussurro mentre lo sento respirare piano. Deve essersi addormentato.

In fretta lo cambio per poi farlo posizionare sotto le coperte con tanta forza di volontà e allenamento, successivamente faccio lo stesso per poi spegnere la lampada sul comodino. Harry si accoccola sul mio petto facendomi sospirare sollevata.

Assurdo come un solo ragazzo sia capace di farmi provare emozioni più forti di un uragano.