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Harry impreca un paio di volte capendo che non troverà nessun parcheggio vicino casa, così si rassegna e parcheggia ad un paio di palazzi dal suo. "Sei pronta a farti una piccola doccia e a correre?" mi guarda. "Non ho molto scelta, quindi penso proprio di sì." sbuffo una risata. "Ottimo, al tre corri fuori okay?" istruisce. "Okay." annuisco. "Tre!" esclama Harry per poi uscire sotto la pioggia e correre insieme a me verso il suo palazzo. La pioggia ci ha completamente divorati lungo il tragitto, Harry si affretta a recuperare la chiave del portone e in fretta entriamo dentro al riparo dalla pioggia. "Tutta intera?" si volta nella mia direzione. "Bagnata, ma sì." annuisco allontanando alcune ciocche bagnate dal mio viso.

"Sei fottutamente bellissima." mormora avvicinandosi a me. Poi, in un solo scatto, attacca le mie labbra facendomi – letteralmente – cadere le buste sul pavimento. Avvolgo le mie braccia attorno al suo collo stringendolo di più mentre gemo sulla sua bocca, anch'essa bagnata. Le mani di Harry sono strettamente legate alla mia schiena, purtroppo però siamo costretti a separarci quando una signora esce dall'ascensore rimanendo pietrificata davanti alle nostre figure. "Harry, caro, che ne dici di salire almeno nel tuo appartamento, mmh?" sorride gentile la signora per poi aprire il suo ombrello e, dopo un lieve cenno di saluto, uscire sotto la pioggia.

"Oh mio Dio." scoppio a ridere completamente in imbarazzo. La mia risata contagia anche Harry e così ci ritroviamo a ridere come due idioti mentre io recupero le mie buste dal pavimento e lui tiene aperte le porte dell'ascensore.

"Sto gelando." sospiro liberandomi del cappotto bagnato. "Vai in bagno ad asciugarti i capelli e poi passami i vestiti, li metto nell'asciugatrisce." dice posando il suo cappotto su una sedia. "E che mi metto?" chiedo. "Ti presto qualcosa di mio per il momento." propone. "Okay... senti, non è che posso farmi una doccia per riscaldarmi? Giuro che non spreco tanta acqua, sono veloce." parlo seguendolo su per le scale dopo aver afferrato uno dei miei pacchetti. "Certo che puoi farti una doccia. Ho cambiato oggi gli asciugamani, quindi prendi pure quale ti pare." dice aprendo la porta del bagno. "Grazie." sorrido lievemente. "Ti metto i vestiti sul manico della porta, fai attenzione quando la apri." annuisco per poi chiudermi la porta alle spalle.

Faccio una doccia veloce per poi indossare contenta il mio completo nuovo nero e poi asciugo i capelli. Quando finisco recupero pure i vestiti di Harry indossandoli. La felpa e i pantaloni sono davvero troppo grandi per me, soprattutto i pantaloni che potrei indossare come vestito. Indosso pure un paio dei suoi calzini e poi scendo di sotto.

Harry si è già cambiato e adesso è intento a preparare la cena. "Esattamente quanto pesi tutta? 30 chili?" mi guarda divertito mentre continua a tagliare il pane. "Guarda che sei tu ed essere enorme, non è mica colpa mia." sbuffo per poi bloccarmi al suono delle mie parole. "O-oddio, non intendevo in quel senso." balbetto arrossendo mentre Harry ride divertito dal mio rossore. "Sei ancora vergine?" chiede improvvisamente. "E dovrebbe importarti perché?" ribatto. "Stavo solo chiedendo." si difende ritornando a mettere gli hamburger in padella. "No, comunque." rispondo cominciando ad apparecchiare la tavola.

A cena parliamo del più e del meno, non appena finiamo mi offro di lavare i piatti, così dopo un piccolo battibecco, mi ritrovo con le mani immerse nel sapone.

"Ho trovato questa – indica un pacchetto blu in cui vi è scritto 'cioccolata calda' - ti va?" "Perché no." alzo le spalle per poi sciacquarmi le mani e asciugarle con un panno.

Harry armeggia con del latte e un pentolino mentre io mi poggio al ripiano osservandolo. "Niente zucchero nella mia, per favore." lo avviso. "Tranquilla, è già dolce così." annuisce.

Finalmente raggiungo il divano dove mi rannicchio a causa del freddo, i vestiti di Harry sono caldi, è vero, ma essendo così larghi ci sono spiragli d'aria fredda che li trapassano scontrandosi così con la mia pelle.

"Senti freddo?" domanda accorgendosi della mia posizione. "Un po', ma adesso mi riscaldo." non voglio creare ulteriori casini, l'ho già fatto scomodare per i suoi vestiti, non mi va di disturbarlo oltre. "Ti prendo una coperta, purtroppo ho i riscaldamenti rotti e aspetto il tipo della manutenzione." sbuffa. "Quel coglione l'ho chiamato almeno trenta volte..." borbotta avviandosi verso le scale. "No, Harry. Sul serio, sto bene." cerco di convincerlo. "Ma se tremi." mi guarda ovvio. "Adesso mi passa." "Ho un'idea migliore. Seguimi." faccio come mi dice recuperando la tazza dalla sua mano e seguendolo di sopra.

"Qui ho la tv, possiamo metterci qui a guardarla." propone, indicando il suo letto. "Harry, non devi necessariamente mettere in disordine la tua stanza, davvero..." lo guardo. "Sento freddo anche io." risponde prendendo poi posto sotto alle coperte.

Dalla finestra riesco a scorgere il temporale ancora fin troppo attivo. Non accenna a calmarsi. "Puoi rimanere qui stanotte, se vuoi." dice notando la mia preoccupazione. "Non vuole proprio smettere." commento appoggiandomi sulla testiera del letto mentre sistemo le coperte. "Che peccato dover rimanere nel mio letto, al caldo, vicino ad un figo da paura, eh?" mi guarda. "Piantala." rido colpendolo. "Perché, non è vero?" dice altezzoso. "Certo, certo." scuoto il capo divertita per poi cominciare a bere la mia cioccolata calda.

Per le undici e mezza i miei occhi sono quasi del tutto chiusi, quindi non ci penso due volte a portarmi la coperta fin sopra le spalle e chiudere del tutto gli occhi. "Che vecchietta." sento la voce di Harry sovrastare quella della televisione, poi tutto diventa silenzioso. "Fantastico, è anche andata via la luce." sorrido soddisfatta per poi strisciare più vicina al suo corpo caldo. "Ora sì." mormoro per poi chiudere definitivamente gli occhi. Il suo tocco sulla mia schiena mi sembra lontano mentre cado nel mondo dei sogni. 

Strange || H.S. || A.U.Kde žijí příběhy. Začni objevovat