~15~ Day shift 2

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Bruce si cambiò con tanta foga nella penombra sporca che per poco non dimenticò la cravatta annodata al collo, ma non fu comunque abbastanza in fretta

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Bruce si cambiò con tanta foga nella penombra sporca che per poco non dimenticò la cravatta annodata al collo, ma non fu comunque abbastanza in fretta.

L'improvvisa comparsa di Harley Quinn sulla scena confermò le informazioni che aveva strappato a Croc notti addietro e quindi il suo coinvolgimento in entrambi gli attentati avvenuti a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro. Eppure qualcosa non lo convinceva ancora.

Per quanto fosse chiaramente disturbata, Quinn non si era mai sottratta all'azione, eppure, da quando l'aveva pizzicata nelle fogne, non aveva fatto altro che scappare. Poteva essere la paura di essere rispedita a Blackgate, certo, allora perché prendersi la briga di organizzare ben due assalti armati tenendosi a prudente distanza?

Se non l'avesse conosciuta abbastanza da essere completamente certo del suo modus operandi da eterno gregario, avrebbe detto che stava cercando di ottenere qualcosa. La vera domanda era per conto di chi.

Si maledisse fra i denti ancora una volta per aver distrutto l'auto, quando vide la ragazza sparire a velocità suicida in sella ad una motocicletta, i capelli assurdamente colorati frustati dal vento e una scia di sangue dietro di sé.

Del suo passaggio erano rimasti i vetri infranti dell'auto con cui Lucius sarebbe dovuto scappare, un tablet scomparso e Fox semi svenuto con un dito in meno alla mano destra.



April scese dall'ambulanza con la sensazione di trovarsi in una zona di guerra.

Solo pochi minuti prima, l'allerta del comando di polizia aveva colto gran parte del personale di pronto soccorso col naso incollato agli schermi della sala d'attesa, intento ad ascoltare una serie infinita di supposizioni sulla natura del parapiglia che si era scatenato sull'isola di Arkham.

Il dottor Heagen, abituato com'era alle stranezze di Gotham, non aveva perso tempo in lacrime, radunando in quattro e quattr'otto un gruppetto di medici disposti a saltare su una vettura medica, armati di sangue freddo e una conoscenza basica di triage.

Non l'avrebbe mai ammesso, ma non riuscì a respirare regolarmente finché il cellulare non vibrò indiscreto nella sua tasca, dandole conferma che Bruce ne fosse uscito sulle proprie gambe prima che cominciassero gli spari.

Nonostante il messaggio avesse sciolto in parte la tensione, non poté liberarsi del vago senso di nausea che azzannò la bocca del suo stomaco alla vista della violenza che si era consumata ad Arkham in quella manciata di minuti.

Aiutata dalla squadra di paramedici e scortata da un buon numero di agenti di polizia, cominciò a farsi largo fra la polvere, il frantume e i bossoli ancora fumanti che trillavano in un angosciante concerto accanto ai loro piedi.

L'aria era satura dell'odore pungente dei gas d'innesco, misto al puzzo dolciastro di sangue e gomma bruciata che esalavano dal cemento in spire sottili, nascondendo alla vista pattume e detriti.

Batman: The city of rainWhere stories live. Discover now